[Capitolo 15]

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Josie si sveglia in un letto di peluche, con un soffice piumone tirato su fino al mento.

Non è nel suo stesso letto. Non nella stanza del motel.

Qualcosa in Josie vorrebbe che gli eventi di ieri fossero un sogno, che Hope fosse proprio dall'altra parte del corridoio, in attesa che Josie arrivasse e che loro...

Josie scuote la testa. Concentrarsi . Lei ha cose da fare. Non sa nemmeno che ore sono.

Josie si dirige in bagno, guardandosi allo specchio, incapace di riconoscere la ragazza che guarda indietro.

Josie sembra arruffata. Le borse sotto gli occhi sono gonfie e scure e i suoi capelli sono dappertutto.

Il talismano è ancora appeso al collo, facendola sentire vicina a Hope. Ad esempio se rivedrà mai più la rossa, indipendentemente dal fatto che voglia o meno essere trovata, Hope è ancora con lei.

Josie sente bussare sommessi alla porta del bagno, tirandola fuori dall'inevitabile spirale di pensieri che sarebbero venuti.

"Buongiorno," dice Freya, in piedi dall'altra parte della porta quando Josie la apre.

Josie forza un sorriso. "Giorno."

"Sono venuta a controllarti stamattina", risponde Freya. "Stavi ancora dormendo."

"Non ho dormito molto di recente, immagino", dice Josie. "Che ore sono?"

"Mezzogiorno", risponde Freya. "Speravo di iniziare prima, ma non ho avuto il coraggio di svegliarti". Per quanto Josie lo apprezzi, non si tratta di lei. "Ne hai passate tante", aggiunge Freya.

Josie si guarda intorno, cercando i corridoi familiari del complesso di Mikaelson che dovrebbero estendersi da ogni porta.

"Non vivi più nel complesso", dice Josie, più un'osservazione che una domanda.

Freya annuisce e non elabora, ma può dire dallo sguardo nei suoi occhi che deve essere troppo doloroso rimanere lì. Josie si chiede se ci viva ancora qualcuno, o se le stanze sono diventate desolate, la carta da parati si arriccia e si sfalda sotto il sole della Louisiana.

Qualcosa si frappone tra loro, qualcosa di non detto nell'aria su cui Josie non riesce a capire.

"È stata... meglio?" chiede Freya, tirando su col naso. Qualcosa dentro Josie si irrigidisce. La stessa famiglia di Hope non l'ha vista da quando si è trasformata. Josie era quella che sedeva con lei, tenendola mentre sanguinava sul pavimento.

"Lei è diversa", dice Josie. "È ancora se stessa, Hope è ancora lì dentro, ma c'è qualcosa di diverso nella sua testa. Cerca di agire forte, ma posso vedere attraverso di essa."

Freya non risponde.

"Si è nutrita di me, sai," sbotta Josie. "Volevo che restasse a scuola, per mostrare alla gente che non era un mostro". Gli occhi di Josie si riempiono di nuovo di lacrime. La sua voce si incrina. "E ha funzionato. Lei... aveva il controllo. Era attenta. Mi ha sempre guarito." L'ultima parte fa sorridere leggermente Josie. Ricorda Hope che l'ha sistemata con affetto.

I don't want anybody else touching you (like i do)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora