CAPITOLO 2

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La sveglia delle 6:30 indica che è ora di alzarmi, nonostante questo però ci metto un po 'prima di farlo.

Sono una persona estremamente pigra, specialmente quando si tratta di alzarsi presto la mattina per andare a scuola. Vorrei solamente rimanere nel letto sotto le mie calde coperte, ma se non mi alzo ora rischio di fare ritardo. Metto i piedi per terra e mi dirigo verso il bagno per farmi una doccia, dopodiché torno in camera per vestirmi con un semplice jeans e una felpa. Mi piazzo davanti allo specchio per mettermi un velo di mascara e un po 'di blush, mi spazzolo i capelli per poi mettere un berretto che riprende il colore rosso della felpa.

Quando sono pronta prendo lo zaino e scendo in cucina per fare colazione.

"Buongiorno!" faccio la mia entrata facendo balzare tutti "Di buon umore oggi?" è Chris a parlare, che diamine ci fa qui alle 7:20 del mattino "Non hai una casa?" la domanda mi esce spontanea "Se vuoi me ne vado, ma con me vengono anche questi" prende dal tavolo una busta bianca con all'interno dei cornetti. "Scherzavo, puoi venire tutte le volte che vuoi" mi alzo per andare ad abbracciarlo tentando di afferrare la busta dalle sue mani "Mi sono offeso, mi dispiace ma niente cornetto per te" alza la busta ancora più in alto per non farmela prendere "Mentre voi continuate io prendo il mio" Matt sfila la busta dalle mani di Chris prendendosi il suo cornetto.
"Il tuo è quello col cioccolato bianco" sa che è il mio preferito "Ti adoro!" mi fiondo sulla busta afferrando il mio bottino
"Poi ditemi che non vi voglio bene"
"Che dolce che sei, vieni qui che ti do una carezza" lo sfotte Matt imitando la voce della mamma "Levati" Chris procede a levare la mano dalla sua guancia trattenendo una risata, nel mentre io continuo a mangiare il mio cornetto e così tra una risata e l'altra finiamo di fare colazione tutti insieme.

"Con chi vai a scuola?" domanda Matt "Mi passa a prendere Spencer tra poco" apro insta e scorro qualche post mentre lui continua a parlare "È strano quel ragazzo, non mi piace"
"Deve piacere a me non a te Matt"
"Ma se non piace neanche a te" si aggiunge Chris "Smettetela, non è male" ok ora hanno la mia totale attenzione.
"Ma se ad un suo ti amo gli hai risposto con un grazie, dai Allie non ti piace, ti conosco sono tuo fratello"
"Che!" Chris è scioccato "Tu pensa a te e a Gelsomina che a Spencer ci penso io" afferro il mio zaino che prima avevo lasciato sul divano e raggiungo la porta.
"È Georgina!" reclama "È uguale! Ci si vede a scuola" apro la porta e davanti al viale di casa vedo la macchina di Spencer.

Odio quando si coalizzano in questo modo, diventano odiosi. Sì è vero ad un suo ti amo gli ho risposto con un grazie ma non sono una persona che corre nelle relazioni, invece Spencer è totalmente il contrario. Non è molto che stiamo insieme, in realtà non ricordo neanche quando ci siamo conosciuti, ricordo solo che un giorno è venuto da chiedendomi di uscire e così gli ho dato una possibilità. In quel periodo avevo chiuso da pochi mesi con Jake e ho pensato che magari in questo modo sarei riuscita a dimenticarlo. Aveva funzionato e così siamo andati avanti con la frequentazione, ora però le cose non stanno andando proprio a gonfie vele.

"Buongiorno dolcezza" mi saluta con un bacio "Ehi, come stai?" gli domando.
"Benissimo, oh quasi dimenticavo...purtroppo stasera dobbiamo cancellare i nostri piani" ma che novità Spencer
"Come mai?" domando curiosa di quello che si inventerà questa volta.
"Mi sono organizzato all'ultimo con dei miei amici per andare in un locale" oh ma certo, "Non preoccuparti, sai mi sono appena ricordata che anch'io ho un impegno" prendo parola dopo qualche secondo "Di che si tratta?" domanda curioso
"Mi vedo con Jake" ho appena lanciato una granata e ne sono consapevole.
"Cosa!" esclama "L'ho incontrato ieri e mi ha chiesto un favore" mi interrompe "Ieri vi siete visti e non mi hai detto nulla! E per giunta oggi vi rivedete!" siamo arrivati a scuola nel mentre, così procede a parcheggiare la macchina nel solito posto. "Mi spieghi qual'è il problema? Stai facendo una sceneggiata per nulla Spencer" sto cominciando ad alterarmi anch'io e questo non è un buon segno "Ti sei vista con il tuo ex Allison e io non lo sapevo!" continua ad alzare sempre più la voce, ed è una cosa che odio, scendo dalla macchina e mi avvicino all'entrata della scuola già affollata dagli studenti.
"Non ti ho detto di andare!" urla alle mie spalle, prendo un profondo respiro prima di rispondergli come si deve
"Ora mi hai davvero rotto il cazzo Spencer, ho sopportato fin troppo le tue sceneggiate inutili. Ti stai scaldando per nulla e non provare a dirmi che è per lui perché non è neanche la prima volta che ti rivolgi così a me. Io non ti faccio nessuna storia se ti vedi con una tua amica perché mi fido di te a differenza tua!" mi sento decisamente meglio ad avergli detto queste cose, ma non ho ancora finito "E fino a prova contraria decido io cosa fare o non fare, di certo non mi faccio comandare da te!" gli urlo tutto in faccia attirando l'attenzione di tutti che pian piano iniziano a raggrupparsi per assistere alla scena.
"Allison basta mi stai facendo incazzare"
"No Spencer finiscila tu, ti avessi detto che ci ho scopato, ma non è così perché abbiamo soltanto parlato!" comincio a camminare ma sento che lui sta per ricominciare quindi prima che possa dire qualsiasi altra cosa mi giro verso di lui che oramai è a pochi centimetri da me e continuo a urlargli in faccia tutte le cose che gli avrei voluto dire molto tempo fa. "Sai cosa Spencer, vaffanculo! Ti ho tollerato abbastanza, per tutti questi mesi, ma ora basta!" finalmente mi sono liberata di questo peso "Mi stai lasciando?"
"Allora qualche volta quel cervello lo usi! Si, ti sto lasciando Spencer, quel poco che c'era tra di noi ora è finito...mi merito di meglio" l'ultima parola è la mia, giro i tacchi e raggiungo Ariana, Matt e Chris; dove la prima mi guarda stupefatta e gli altri due molto divertiti da ciò che è appena successo.
"Non dite una parola" precedo i due prima che possano dire qualcosa.

Nel pomeriggio...
Sono quasi le cinque e io sono già pronta, dopo poco mi arriva un messaggio da Jake in cui mi avverte che è fuori, prendo la giacca ed esco. Lui è lì, davanti al viale di casa mia, appoggiato alla sua moto nera.

Mi dirigo verso di lui dopo aver chiuso il portone "Ehi, ho saputo di te e Spencer" dritto al punto senza dire neanche un ciao "Non mi va di parlarne, andiamo?" lui è l'ultima persona sulla faccia della terra con cui vorrei parlarne "Come vuoi- si tira su dalla moto e mi passa un casco, l'afferro e lo allaccio bene, mentre lui intanto sale sulla moto mettendola in moto.
"Sali" faccio come dice "Hai paura che ti morda?" mi chiede subito dopo "Eh?" ritorno alla realtà avvolgendo le braccia intorno al suo corpo per tenermi, non è la prima volta che salgo in moto con lui, ma è passato molto tempo dall'ultima volta e mi fa un'altro effetto...è diverso.
"Tieniti!" dice prima di partire verso non so dove, appena sento la moto muoversi mi viene spontaneo stringerlo ancora di più, non amo particolarmente la velocità.
Sono passati all'incirca dieci minuti da quando siamo partiti e qualcosa mi fa pensare che siamo già arrivati, infatti parcheggia la moto e mi fa scendere.

Siamo in un posto molto grande, un po' nascosto ma nonostante questo molto affollato. Vedo molti ragazzi che entrano ed escono dalla struttura da cui proviene la musica e la quantità di auto parcheggiate mi fa capire che è un posto molto più grande di quanto pensassi.

"Mi hai stritolato" si lamenta togliendosi il casco "Colpa tua, andavi troppo veloce" faccio lo stesso e glielo passo.
"Da quando hai paura della velocità?" solo dopo aver visto la mia espressione si rende conto della cazzata che ha detto "Scusa, non ci stavo proprio pensando...avanti andiamo" così inizia a camminare verso un gruppo di ragazzi fermi all'entrata.
"Tu devi essere la famosa Allison Rivera, giusto?" domanda un ragazzo dai capelli biondi porgendomi la mano "In carne ed ossa" contraccambio il saluto "Io sono Simon e loro sono Alex e Stefan" gli altri due accennano un sorriso.
"È davvero bello conoscervi, ma non ho ancora capito cosa ci facciamo qui" vengo interrotta da Jake "Ora lo vedrai" si limita a prendermi per mano e portarmi all'interno.

Appena entriamo mi trovo davanti una grande sala con vari divani su cui dei ragazzi stanno parlando: le alte pareti sono piene di murales che danno al tutto un bel tocco di colore e la musica è davvero alta, proviene dalle varie sale che ci sono.

"Seguimi!" alza la voce per farsi sentire dalla musica troppo alta.

Entriamo in un'altra sala dove ci sono dei ragazzi in cerchio ed uno alla volta o in coppia si buttano al centro iniziando a ballare ognuno uno stile differente.

"Finalmente c'è l'hai fatta!" un ragazzo si avvicina a noi salutando prima Jake "Ve l'ho detto che l'avrei trovata" mi lancia uno sguardo come per indicarmi.
"Allison giusto?" mi porge la mano "Sono io" la stringo, non capendo a cosa si riferisse Jake con quella frase.
"Piacere di conoscerti io sono Travis Garcia" finalmente il ragazzo davanti a me si presenta e ora capisco il perchè della sua faccia familiare "Non ci credo, quel Travis Garcia?" se lo sa Ariana farebbe i salti di gioia.
"Come fai a conoscermi?" ha un sorriso stampato in faccia "La mia migliore amica mi obbligava a vedere ogni tua singola competizione! Mi diceva sempre che eri uno dei più forti qui a L.A"

Ariana prima che iniziasse cheerleading ha fatto sin da quando era piccola hip hop, anche tutt'ora ne è una fan sfegatata anche se ha mollato per il troppo tempo che richiede. Passavamo interi pomeriggi davanti al computer a vederli ballare.

"Dovresti farmela conoscere" continua a sorridere divertito "A tuo rischio e pericolo" lo avverto.
"D'accordo ci penserò su, ora dimmi di te. Sai quando ho scoperto che Jake ti conosceva l'ho praticamente obbligato a portarti qui" per quale motivo l'avrebbe fatto "Ah si, come mai?" domando curiosa.
"Sei una delle migliori ballerine di latino americano che io abbia mai visto, sentivo molto parlare di te così ho iniziato a seguire ogni tua gara, come quella in cui hai vinto la coppa d'oro. Sei fenomenale Allison per questo ho voluto incontrarti, ho in mente qualcosa di nuovo e per farlo mi servi tu" gli brillano gli occhi, dev'essere qualcosa di importante.

Credo di sapere già quello che vuole da me.
Sì è vero ho vinto molti premi, ho partecipato a moltissime competizioni di cui oramai ho perso il conto. Ballare è sempre stato al primo posto in ogni cosa e in ogni fase della mia vita...ballare era la mia vita. Ma ormai ho chiuso, non voglio averne più nulla a che fare, mi ha tolto la persona più importante della mia vita o forse sono stata proprio io.

Steps that heal Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora