Namjoon guardò esterrefatto l'omega cambiare atteggiamento.
D'ifatti Jungkook non sembrava più un ramoscello scosso dal vento, il trotto di mille cavalli che era prima il suo cuore ora sembrava essersi regolarizzato eppure la cosa che più destabilizzò l'Alpha furono gli occhi.
Non vi riconosceva più la purezza che emanavano all'inizio, la voglia che avevano di sprofondare nel mare della tristezza, il timore di essere analizzati e la rassegnazione all'ennesima battaglia persa con sé stesso.
Perché ora quelle due pietre eterocromatiche, simili all'acquamarina e all'ossidiana, desideravano studiarlo, scavavano nei suoi occhi per scorgere prati in cui soleva giocare da piccolo, la sua pelle per capire quante volte era stata toccata ed infine, con più impegno, bucare ogni singola particella di cui era composto per arrivare alla sua anima.
Namjoon non si era mai sentito così esposto.
Neanche quando alla giovane età di 18 anni aveva fatto il bagno nudo insieme ai suoi amici, neanche quando si ritrasformava, tornando dalle numerose guerre affrontate, davanti a tutto il villaggio e neanche quando aveva fatto l'amore per la prima volta.
Quelle due gemme lo avevano poi catturato, rendendolo succube di quanto essi potevano essere profondamente luminosi come il cielo estivo ed allo stesso tempo oscuri come il fondale marino.
Perché quei due pozzi dall'impressione schivi, seri e combattivi.
Nascondevano una storia piena di dolore.
"Tu devi essere Mingyu, il protettore del sistema. Mi sbaglio?" Chiese Yoongi, rimastosene in silenzio fino a quell'istante, salvando l'amico dalla guerra di sguardi appena iniziata.
"Si, sono io." Rispose secco lui, aveva dato per scontato che i due fossero a conoscenza del loro disturbo, ma si era stupito di come era stato veloce nel riconoscerlo.
Nessuno, all'infuori dei tre fratelli Jeon, vi era riuscito e questo solo una cosa poteva significare.Quello psicologo era dannatamente bravo.
"Vorrei davvero conoscervi meglio signor Min, ma mi permetta di fare due chiacchiere con l'Alpha Kim e se non vi è di troppo disturbo..." Disse, mentre il suo sguardo tornava verso il centro di ogni sua preoccupazione. "Potete lasciarci soli?" Chiese infine, volgendo, per qualche secondo, il volto verso Junghyun.
Quest'ultimo, recepito il messaggio, invitò il fratello e Yoongi a seguirlo.Ora doveva solo capire se vi erano ragioni per cui riporre fiducia nell'altro, se era davvero l'Alpha gentile che gli era apparso ed una metà meritevole del suo piccolo omega.
Non poteva riporre Jungkook in mani sbagliate, non poteva far sì che tornasse a vivere quei difficili attacchi di panico, che non continuasse a mangiare per giorni interi quando entrava in calore.
Aveva bisogno di nuove persone disposte a donargli protezione, lui non poteva continuare a farlo da solo."Namjoon." Chiamò lui, quando il rumore di passi fu abbastanza lontano. "Non voglio perdermi in chiacchiere inutili e so per certo che Sungjin ti abbia già parlato del nostro disturbo, dei vari soprusi che ho ricevuto. Quindi ti prego di elencare i vari giovamenti che può recarci questo trasferimento nel tuo branco." Disse di getto, infischiandosene di risultare maleducato.
"Beh, si mi è stato accennato e per quanto riguarda il trasferirsi da me ehm-" Si schiarì la gola, preso alla sprovvista e con la paura di poter sbagliare e infastidire l'altro. Sungjin gli aveva detto quanto Mingyu fosse importante per Jungkook, quante volte grazie a lui erano riusciti a salvare l'omega da un tentato suicidio e da ciò poteva capire che se non aveva il suo "via libera"... poteva dire addio alla sua metà.
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Please, Let Me Stay By Your Side •NamKook•
Fiksi PenggemarCosa succede se una coppia di Alpha purosangue che ha dato al mondo 3 bambini con lo stesso, prestigioso, gene da alla luce un omega? Cosa succede se quest'ultimo, a soli 6 anni, si trova a dover nascondere: soprusi da suo cugino 20enne, violenza d...