𝐕𝐈 𓆩♡𓆪 aria di sfida

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[nei media] so damn into you by vlad holiday








♫ It started with a bang
Don't know how you got me so messed up
But baby, I won't ever get enough, no
'Cause I'm so damn into you












𝓖𝐈𝐕𝐄
𓆩♡𓆪
𝓣𝐀𝐊𝐄

𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐕𝐈𝓣𝐢𝐦𝐞 𝐭𝐨 𝓑𝐫𝐞𝐚𝐭𝐡 𝓐𝐠𝐚𝐢𝐧:ᴀʀɪᴀ ᴅɪ sғɪᴅᴀ

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𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐕𝐈
𝓣𝐢𝐦𝐞 𝐭𝐨 𝓑𝐫𝐞𝐚𝐭𝐡 𝓐𝐠𝐚𝐢𝐧:
ᴀʀɪᴀ ᴅɪ sғɪᴅᴀ

















Parlare con la consulente era certamente di grande aiuto per Jeongguk, ma furono i suoi amici a sanare le sue ferite.

Yoongi e Seokjin sembravano sentirsi davvero in colpa per tutte le volte che avevano rifiutato i suoi inviti ad uscire. Jeongguk li rassicurò dicendogli che non gli aveva dato fastidio, che aveva capito le ragioni della loro assenza, ma non bastò comunque a farli desistere dal preoccuparsi per lui. Bussavano quasi ogni notte alla sua porta, per controllare come se la passasse. All'inizio odiava quel tipo di attenzioni; lo facevano sentire come una bambola di porcellana e gli davano l'impressione che gli altri lo trattassero con cura soltanto perché era fragile, ma quando le loro visite "di controllo" divennero appuntamenti fissi per giocare ai videogiochi o bere tutta la notte insieme a lui, si ritrovò ad apprezzarle sempre di più.

Anche Jimin e Namjoon andavano a trovarlo spesso, ma i loro approcci erano completamente diversi. A loro piaceva venire da soli, bussare alla sua porta e intrufolarsi nella sua stanza. A Jimin piaceva coccolarlo mentre chiacchieravano; a Namjoon, invece, piaceva sedersi a gambe incrociate sul letto, proprio di fronte a lui, allungando una mano per accarezzargli la spalla, mentre gli chiedeva come si sentisse. Tanto per cominciare, Jeongguk non poteva certo dire di amare quel tipo di visite. L'ultima cosa di cui aveva bisogno era che anche i suoi amici cercassero di aggiustarlo, aveva già la consulente del campus per quello. Col tempo, però, iniziò ad aprirsi con loro, gli confessò cose di cui aveva parlato soltanto durante le consulenze. Scoprì che era di grande aiuto per valutare prospettive diverse e non professionali sulla questione. Non sempre era d'accordo con le opinioni dei suoi hyung, ma ogni tanto capitava che tutti e tre si trovassero esattamente sulla stessa lunghezza d'onda, ed era confortante. Cose come "Non è stata colpa tua", "Non dovresti vergognarti delle reazioni del tuo corpo" e "Smettila di pensare alle etichette" gli venivano ripetute da tutti, continuamente, e pian piano iniziò a crederci anche lui.

Hoseok fu il più difficile da affrontare. Quando venne a trovarlo la prima volta, non riusciva neppure a guardarlo negli occhi. Jeongguk ne fu così turbato. Era certo che fosse perché l'aveva visto nudo e vulnerabile, e adesso lo considerava un debole. Ma quando il suo amico scoppiò a piangere, scusandosi con lui ripetutamente, Jeongguk capì che la situazione era ben diversa. Alla fine, fu lui a consolare Hoseok — beh, di sicuro era un bel cambiamento — e gli assicurò che non era stata colpa sua, che non poteva sapere cosa stava succedendo quella notte. Soltanto quando si calmò, Hoseok riuscì ad abbracciare il suo amico, sussurrandogli di continuo quanto fosse stato forte.

𝐓𝐇𝐄 𝐆𝐈𝐕𝐄 & 𝐓𝐇𝐄 𝐓𝐀𝐊𝐄 ⁺ ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora