Capitolo due: Harry Styles

5.3K 190 16
                                    

La sveglia suonava ininterrottamente, e non avevo la minima voglia di alzarmi. Ordinai a Sid di spegnerla, ma dormiva ancora più di me. Mi trascinai a fatica fuori dalle coperte e spensi il rumore assordante. Era il grande giorno. Il giorno della partenza. Guardai il mio appartamento, e realizzai che mi sarebbe mancato: era molto grande, aveva un letto matrimoniale a tre piazze bianco due metri dopo l'entrata, dei grandi finestroni, un corridoio con altre quattro camere, la cucina sulla destra e un terrazzo sopra a tutto. Sid e io dormivamo nello stesso letto, era così grande da ospitare una comitiva di studenti del college.
A New York certamente non sarebbe mancato il lusso sfrenato, ma il lavoro sarebbe stato più impegnativo.

Sid si alzò e preparò i pancake, mentre io mi stavo facendo una doccia in bagno. Mi ricordai di non aver preparato la valigia, e questo avrebbe comportato un problema. Sarei stata come sempre in ritardo.
Non feci tanto caso a cosa indossare, giusto un jeans e una canottiera bianca, cioè gli unici panni che non avevo messo in valigia.
Sid aveva messo la colazione in un piatto e mi aveva versato del succo d'arancia. Mangiammo in silenzio, senza dire nulla, finché non accendemmo la TV.
"Si vedrà a New York prossimamente la modella Kaya..."
Spegnemmo la televisione. Non ne valeva la pena.
Presi la valigia, i documenti e tutto ciò che mi sarebbe servito. Sull'uscio della porta, scoppiai in lacrime e abbracciai Sid fortissimo.
«Mi mancherai Sidley.» ridemmo
«Non chiamarmi con quel nome, è da femminuccia.» mi scostai da lui, ma lo riabbracciai ancora più forte.
Dopo avergli raccomandato di aver cura di Margot e dopo aver salutato anche lei, andai nella limousine con il mio autista.
Mi arrivò un messaggio di Nicolas:
"Ti sto aspettando all'aeroporto, non dimenticare nulla
Nicolas Gray" perché firmava nome e cognome? Lo conoscevo da una vita.
Arrivammo all'aeroporto con nostalgia, salutai persino l'autista con malinconia.
Nicolas, Connor e Madison mi aspettavano impazienti, scandendo i loro minuti di attesa pungente sotto il ticchettio di un orologio.
«È tardi, dobbiamo sbrigarci!» mi informò Connor, come se non lo sapessi già.
L'imbarco fu alquanto veloce, ci sistemarono in un jet. Il mio jet.
«La mia jeep?» chiesi allacciandomi la cintura
«È già arrivata a New York, in un parcheggio custodito.» mi informò Madison.
Trovavo ridicolo avere tre persone e due intere società per gestire la stampa e i fans, una cosa così semplice.
«Farai un intervista per il New York Times e andrai in un programma televisivo locale chiamato "Four o'clock".» scrutava il suo palmare con attenzione.

Dormii tutto il viaggio con dei sonniferi, soffrivo di vertigini e l'aereo mi dava il voltastomaco.

Nicolas mi diede due colpetti sulla spalla e mi svegliai tremando.
«Tranquilla, siamo atterrati.» mi rassicurò.
La pista d'atterraggio in cui stavamo era attrezzata apposta per le celebrità, con guardie del corpo attente e vigili in ogni angolo, lontano venti metri da un cancello che ci separava dai fotografi e una pista con dei taxi gialli.
Su di un cartello c'era scritto "top model", e capii che era il mio.
«Appena arriverai li, conoscerai Preston, il tuo datore di lavoro. Va al tuo appartamento, dove ti aspettano i truccatori, io, Madison, Nicolas e tu ci vedremo quando sarai alla trasmissione.» mi informò Connor.
Appena entrata nel lussuoso abitacolo, cercai informazioni su questo Preston.
"Preston Blue, fondatore della rivista di moda Top Model ha dichiarato una collaborazione con la modella Kaya Stonem, dopo un..." Cercai informazioni su di lui, e non sulla nostra collaborazione.
"Nato nel Massachusetts, Preston Blue è uno dei soci, se non il maggioritario, di un importante rivista di moda. Scalato il successo all'età di soli ventun anni, Preston ha imparato bene il significato della parola affari, e del fiuto per essi, infatti una sua vecchia conoscenza, lo ha portato a collaborare con Kaya, una delle modelle più richieste al mondo. Tuttavia, il suo essere socio di altre riviste, lo ha portato a "condividere" Kaya con loro e le loro copertine".

Possibile che scoprivo tutto sempre dopo? Sempre troppo tardi?

Arrivai a casa velocemente, è una truccatrice mi fece sedere su una sedia, e mi fece una maschera alle erbe, con la quale avrei dovuto farmi una doccia calda.
Mi fecero indossare un vestito sul rosa antico, attillato, e un tailleur simile.
«Trucchiamola col verde, si abbina ai suoi occhi!» diceva una
«No, poi stona col vestito stupida! Meglio rosa shock!» rabbrividii
«Decido io qui.» intervenne uno di colore, alto e muscoloso
«Qualcosa sui toni caldi e tenui, come il marrone e le labbra chiare. Va bene?» le due stagista annuirono e eseguirono. Effettivamente non ero male.
«Cazzo...» affermai stupita avanti allo specchio
«Non ti eri mai vista?» era lo stesso truccatore di prima
«Mai così... Bella e non finta, ecco.» mi sorrise e mi porse la mano
«Sono Sin, e tu devi essere Kaya.» gli strinsi la mano, ma dovetti scappare, perché ero già in ritardo per il programma TV.

«Hanno dovuto modificare la scaletta di due punti, Kaya!» mi rimproverò Madison. Non mi curai di lei. Era tutto così strano. Non avevo neanche avuto il tempo di guardare il mio appartamento.

Appena arrivata negli studios, c'erano in trasmissione un gruppo di bambini delle scuole elementari, ma la conduttrice li cacciò via. Vidi due sedie.
«Chi altro c'è con me?» chiesi
«Harry Styles, l'altro modello.» disse Madison mentre mi aggiustava il vestito. Le tirai giù le mani e la guardai in cagnesco
«Un'altra cosa, una sola altra cosa che non vengo a sapere e vi sbatto tutti fuori! Tutti!» Nicolas mi prese e mi portò via, chiedendomi di essere cordiale almeno solo per quella mezz'ora. Mi annunciarono e entrai fiera di me.
La conduttrice, in carne, con un gloss che faceva risaltare un neo proprio sopra la bocca e dei capelli rossi cotonati, mi abbracciò quasi come fossimo amiche che prendono un caffè.
Seguii le direttive di Derek, un ragazzo della regia che faceva parte della mia troupe, e misi le gambe verso destra, come una signora.
«E ora, per una perfetta concordanza con l'intervista incrociata, presentiamo..» finalmente l'avrei visto quel ragazzo. Ci fu un rullo di tamburi, un silenzio
«Harry Styles!» e poi un boato. Mi alzai, per salutarlo in attesa che uscisse.
Mi colpì tanto, un vero e proprio colpo di fulmine.
Aveva gli zigomi rosei e alti, gli occhi verdi e i capelli di un marrone scuro che mi facevano impazzire. E poi, era riccio, e avevo un debole per i ricci.
Si avvicinò alla conduttrice e la baciò, poi mi vide e rimase anche lui "incantato" com'ero rimasta io.
Da dietro gli suggerirono di continuare, lui mi diede un bacio e mi prese le mani. Ci sedemmo entrambi su due sedie rosse, mentre la conduttrice leggeva qualcosa di scritto su una lavagnetta.
«Allora, Kaya, cominciamo da te: com'è per una ragazza Canadese come te vivere nella grande mela, ci chiede Roxy?» le sorrisi affabilmente
«È un esperienza grandiosa, ma è tutto così diverso, è tutto così frenetico.» esclamai quasi entusiasta facendo ridere il pubblico
«Harry, ora per te: cosa conoscevi della tua partner prima di cominciare la collaborazione insieme, ci chiede Silvia?» si raddrizzò sulla sedia per guardarmi meglio
«Di lei non conoscevo proprio nulla,» collassai al solo sentire quella voce così scura e profonda come un pozzo
«ma devo dire che è bellissima.» mi fece arrossire e il pubblico si chiedeva se avessimo una storia. Il tempo passò velocemente, tra due interruzioni pubblicitarie e qualche domanda di troppo.
«Ragazzi, ora voglio farvi io una domanda» la conduttrice si avvicinò a noi, quasi come fosse un segreto, si, un segreto svelato a tutta l'America
«Credete che possa nascere qualcosa tra voi due oltre che al lavoro professionale?» ci guardammo per un momento,
«Si.» esclamammo all'unisono e tutto il pubblico si riunì in un vocio simile a un boato, una confusione totale.
«Questa è vera sintonia signori, questa è sintonia!» la conduttrice si alzò dalla sedia e fece alzare tutto il pubblico.
«Bene, ragazzi, vi aspetto tra qualche settimana sempre qui per vedere come va tra di voi! Ringraziamo Kaya Stonem e Harry Styles!» ci voltammo verso il pubblico sorridendo imbarazzati
«E ora, l'uomo foca! Ma prima, un po' di pubblicità.» esclamò la donna.

Note dell'autore: ciao a tutti, volevo ringraziarvi già perché la FF è stata pubblicata qualche giorno fa e già ho ricevuto i primi commenti, vi ringrazio tanto c:

Top Model | Harry Styles (#Wattys2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora