Capitolo 14

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Il giorno dopo alle dieci eravamo, io e i miei genitori, nella caserma di polizia. Ci dissero che ancora gli uomini visti scappare non erano stati rintracciati e che si trattava di incendio doloso, quindi la questione era ancora più spinosa e per questo, io me ne tirai fuori e i miei genitori presero le redini del tutto tra avvocati, cause e altre cose legali che non sarei mai stata in grado di gestire da sola. Alla caserma mi chiesero se esisteva qualcuno con cui avevo avuto una severa lite o con cui era successo qualcosa di tanto grave da spingere quella persona a provare ad uccidermi, e dopo aver riflettuto, dissi sinceramente di no. Uscimmo da lì verso l'una di pomeriggio e andammo nella nostra casa.

-Ci mancava solo questa...

Sussurrò mia madre mentre si toglieva i tacchi e si sedeva sulla poltrona.

-C'è già qualcos'altro che non va?

Chiesi sentendomi in colpa.

-Dobbiamo...assumere personale nell'azienda, ma non ci sono dottori. Abbiamo deciso di espanderci, ma è difficile in questa situazione.

Mormorò. Abbassai il capo.

-Mi dispiace di avervi dato anche questa preoccupazione.

Bisbigliai costernata. Lei mi accarezzò il capo.

-È stato doloso, Melanie, e tu ti sei salvata per miracolo.

-Preferisco discutere con l'avvocato sulla casa che avere te sulla coscienza...

Concordò mio padre e venne ad abbracciarmi.

-E dato che sono in città, vorrei incontrare Loki e fare due chiacchiere.

Prese il telefono, poi si allontanò.

-Come va con lui?

Chiese dolcemente mia madre.

-Bene...molto bene.

Sorrise.

-Da quanto state insieme ormai?

-Un mese e qualche giorno...

Accavallò una gamba e si sporse verso di me.

-Hai un viso davvero rilassato.

Arrossii e mi allontanai.

-Già.

-Se vuoi possiamo fare così: qualcuno deve rimanere qui per occuparsi della faccenda dell'incendio e qualcun altro deve invece tornare in azienda. Io posso stare qui e spedire tuo padre in Canada, così tu e il Principe Azzurro potete stare insieme.

Mi sentivo in imbarazzo.

-Non voglio che tu ti allontani dal lavoro solo per farmi stare con Loki.

-Non preoccuparti...

-No, io mi preoccupo. Papà rimarrà qui.

-Lui sarà d'intralcio.

-Non importa, sei tu il capo dell'azienda.

Sospirò.

-Anteponi gli altri alla tua felicità...

-Non è così. Siete i miei genitori, e poi, Loki posso vederlo a scuola.

Mio padre tornò in sala.

-Vado al bar con Loki, torno tra poco.

Annunciò, poi uscì da casa.

-Visto? Cosa ti dicevo? Quel ragazzo inizierà a credere che entrambi gli Starr della famiglia si sono innamorati di lui.

Yes, professor {Loki//student}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora