-Fairy tale-

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Jimin si svegliò quel giorno col suono dell'acqua che scorreva dal lavandino del suo bagno.
Aprì gli occhi lentamente, era passato qualche giorno da quando con Jungkook avevano fatto quel che avevano fatto, non si erano più visti molto, il minore doveva provvedere agli impegni all'università e alla preparazione per la gara di ballo, Jungkook aveva altri impegni da parte sua e in un modo o nell'altro entrambi avevano avuto poco tempo per incontrarsi.
"Jungkook?"
Non ebbe alcuna risposta, era improbabile che avesse lasciato l'acqua del lavandino accesa la sera prima, quindi doveva per forza essere il maggiore che era entrato nella sua stanza durante la notte, non gli dava fastidio, non era la prima volta che lo faceva, ma avrebbe potuto almeno avere la decenza di rispondergli.
Si alzò quindi senza alcuna voglia dal terpore delle sue coperte, indossava solamente una t-shirt consumata di una qualche band e l'intimo al di sotto, perciò il contatto con l'aria fresca della stanza gli fece venire i brividi sulla pelle nuda, fece infatti una smorfia quasi di dolore, doveva ancora pagare le bollette per avere almeno il riscaldamento, era scesa persino la neve su Seoul.
"Jungkook?"
Tentò di nuovo, ma niente
"Ma insomma Jungkook! entri così in casa mia, puoi almeno avere la decenza di-"
Jimin si bloccò quando aprì la porta del bagno, il vampiro era là, davanti allo specchio, con l'acqua del lavandino accesa che gli serviva evidentemente per pulire il sangue che gli ricopriva il volto, non era sangue altrui come Jimin aveva pensato in un primo spaventoso momento, era sangue dello stesso Jungkook, la leggenda che i vampiri non lo avessero era davvero una cavolata? Non ebbe il tempo di pensarci;
Jimin rimase inizialmente bloccato con la mano ancora sulla maniglia, i brividi di freddo e le labbra dischiuse dalla sorpresa, i capelli scompigliati dal sonno gli coprivano gli occhi spalancati e le guance arrossate dal terpore delle coperte che fino a qualche minuto prima aveva addosso, inoltre Jungkook era senza maglietta, per quanto potesse essere preoccupato era comunque una vista piacevole di prima mattina; ma appunto la preoccupazione superava di gran lunga qualsiasi altra emozione e lo portò ad andargli incontro.
"Cosa...cosa ti è successo?"
Si avvicinò ancora di più prendergli il volto tra le mani per vederne le condizioni
"Buongiorno, non volevo svegliarti scusa"
"Ero già sveglio non preoccuparti...cosa è successo?"
Ripeté, Jungkook sbuffò allontanando le mani del ragazzino da sé
"Ma niente, un idiota di un vampiro al Bloodygar era ubriaco, ha fatto un casino assurdo, sono intervenuto per aiutare Jade, il barista, e guarda che mi sono guadagnato"
Indicò il proprio volto
"La mia bellissima faccia..."
Jimin roteò gli occhi al cielo per quell'ultima frase, 'sempre lo stesso' pensò
"Lascia fare a me"
Jimin prese la valigetta del primo pronto soccorso, Jungkook ghignò
"Oh sì grazie infermierina sexy curami tutto"
"Scemo"
Jimin però ridacchiò, Jungkook si appoggiò con la schiena al piano del lavandino e avvolse le braccia intorno alla vita del più piccolo lasciando che lo medicasse mentre guardava ogni suo movimento, ogni tanto lo baciava da qualche parte
"Smettila Jungkook così non finiamo più"
"Mi sei mancato, lascia che ti baci un po'"
"Ti sono mancato?"
Jimin si sentì prezioso per un attimo
"Sì" Jungkook sorrise, aveva capito cosa provasse Jimin in quel momento e era felice di esserne la causa
"Ed io? Ti sono mancato?"
"Un po'"
Jimin fece il vago, Jungkook si imbronciò
"Cattivooo"
Jimin ridacchiò, lo baciò a stampo
"Sì sì mi sei mancato...ma guarda come ti hanno conciato, mi hai fatto prendere un colpo"
"Non volevo farti preoccupare, è per quello che non ti stavo rispondendo...ma mi piace come mi chiamavi...la tua voce la mattina"
Sussurrò l'ultima frase, baciò piano la sua guancia, Jimin arrossì a quel contatto in qualche modo più intimo degli altri, Jungkook se ne accorse, sorrise ancora una volta, ormai era una reazione automatica con Jimin, posò la fronte sulla sua.
Rimasero un po'in silenzio tranquilli, il minore continuò a medicare Jungkook, solo in quel momento il maggiore si accorse che Jimin stesse tremando e si rese conto che effettivamente faceva piuttosto freddo in quella stanza, lo strinse un po' di più a sé per dargli più calore anche se, essendo un vambiro, non era molto bravo in quello, proprio a livello fisico, anzi forse stava facendo peggio e si sentiva in colpa.
"Jimin...perché qua fa così freddo? Se vuoi puoi staccarti da m-"
"Non voglio staccarmi"
Jungkook sorrise
"Per quanto mi faccia piacere, fa davvero freddo, sei quasi nudo, e per quanto anche questo mi faccia piuttosto piacere non voglio che ti ammali a causa mia"
Jimin sbuffò quasi in modo tenero, o almeno lo era agli occhi di Jungkook che fece per staccarsi leggermente, il minore in risposta lo fece riavvicinare, si alzò persino sulle punte per essere un po' più alto
"Ho detto di no! Devo pagare ancora le bollette..."
"Perché non mi hai chiamato?! Jimin ci avrei pensato io dannazione, da quanto non hai il riscaldamento?"
Jimin rimase in silenzio
"Jimin da quanto?"
"Da un po'..."
Jungkook sospirò, non avrebbe insistito per il dato preciso, ma avrebbe pagato le sue bollette, non lo aveva ancora pagato quel mese per essere il suo soggiogato
"Jungkook...a proposito dei soldi...ecco..."
"No"
"Non ho nemmeno finito!"
"So cosa stai per dire e la mia risposta è no, tu hai bisogno di quei soldi e a me non da fastidio darteli"
"Ma non è giusto! Dopo ciò che abbiamo fatto...puoi prendere il sangue anche senza! Sembro un approfittatore così!"
Non sapevano ancora cosa effettivamente fossero, ma Jimin non voleva chiedere soldi ad una persona con cui era ormai così intimo, non era giusto a parer suo
"Non lo sei, il contratto ormai è fatto"
"Ma-"
Jungkook lo baciò per zittirlo
"Di' un'altra parola e lo rifaccio"
Jimin ghignò
"Un. Altra. Parola."
Jungkook sorrise baciandolo di nuovo, lo sollevò piano facendolo sedere vicino al lavandino, si mise tra le sue gambe, Jimin d'altro canto rabbrividì ancora una volta al contatto freddo con la superficie dove ora era seduto, i suoi capezzoli si intravedevano attraverso la stoffa della maglietta, erano turgidi per il freddo.
"Jimin...vieni a stare per un po'a casa mia, starai al caldo, almeno finché non pagherò le bollette..."
"Non posso..."
Stavano quasi sussurrando da quanto fossero vicini, il respiro di Jungkook era caldo e quindi piacevole sulla pelle raffreddata del minore
"Sì che puoi Jimin...lasciati aiutare..."
'Lasciati aiutare' risuonava nella testa del ragazzo, era così confortevole essere almeno un po'importante per qualcuno, valere qualcosa per una persona, era così piacevole che annuì senza più pensarci, si stava fidando troppo? Si stava lasciando troppo andare? Sarebbe stato ferito come in passato? Jungkook sembrava diverso, ma non lo erano sembrati tutti in un primo momento?
Jimin però era stanco di non essere felice, era stanco di quella vita, voleva fidarsi, voleva godersi il presente, il momento... voleva godersi Jungkook.

"Jimin?"
"Sì?"
I due erano sdraiati a letto nella stanza di Jungkook, nella sua enorme casa, a non fare assolutamente niente da tutto il giorno, era alquanto piacevole ma dopo un po' iniziava ad essere solo noioso
"Sai che ho un potere speciale?"
"No Jungkook no, l'ultima volta che me lo hai detto eravamo nudi e-"
"No no no! Non sto scherzando!"
"Che potere?"
Jungkook sorrise, gli porse la mano
"Te lo mostro"
Jimin prese incerto la sua mano, Jungkook lo fece avvicinare alla finestra e l'aprì, l'aria fredda entrò subito nella stanza con qualche fiocco di neve, le tende svolazzarono appena.
"Che fai? Fa freddissimo"
Fece infatti vestire bene Jimin con cappotto, sciarpa e cappello, il minore era sempre più confuso ma decise di non fare più domande, Jungkook non avrebbe comunque risposto, sembrava volere che fosse una sorpresa.
Poi finalmente eccolo là il potere, Jungkook lo abbracciò forte da dietro prima di prenderlo in braccio a mo'di sposa, Jimin in un primo momento ridacchiò divertito ma poi si spaventò quando Jungkook si allontanò leggermente dalla finestra per prendere...la rincorsa?
"No! Jungkook! Sei impazzito?! Jungkook!"
Troppo tardi Jungkook era saltato con lui giù dal davanzale della finestra, Jimin si aggrappò con forza al maggiore stringendo gli occhietti impaurito, ma quando sentì il vento fresco sul volto e non ci fu nessun impatto col suolo capì che non fossero caduti, aprì pianp gli occhi, stavano...volando.
"O mio dio..."
Sussurrò
"Visto? Ti piace? Devi fidarti di me...non ti farei mai del male"
"Jungkook..."
"Sì?"
"È...è bellissimo"
Era talmente bello e liberatorio che quasi voleva piangere commosso, si sentiva al sicuro tra le braccia del maggiore, il suo profumo lo confortava, i fiocchi di neve si incastravano tra i loro capelli, rendevano Jungkook più simile ad un angelo che ad un vampiro agli occhi sognanti di Jimin.
Jungkook d'altro canto era felice di aver reso contento Jimin, lo stava stringendo forte a sé, lo avrebbe protetto.
Volava piano per non farlo spaventare e perché voleva un'atmosfera tranquilla, quasi magica e sembrava proprio star riuscendo nel suo intento.
Jimin sembrava un bambino in quel momento, guardava tutto curioso, il paesaggio sotto di loro coperto dalla neve era meraviglioso, le luci della metropoli sembravano lucine di natale, o stelle, come quelle sopra di loro, le due figure illuminate dalla luce della luna sembravano personaggi di una favola, agli occhi di Jimin quello era davvero l'inizio della sua piccola favola.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 23, 2021 ⏰

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✞𝕴'𝖒 𝖔𝖓𝖑𝖞 𝖋𝖔𝖗 𝖞𝖔𝖚✞ Jikook/KookminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora