-Help-

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! Attenzione le scene descritte a seguito trattano di violenza sessuale e morte, se siete facilmente impressionabili si consiglia di saltare questa parte!

La situazione era leggermente sfuggita di mano a Jimin.
La figura impetuosa della creatura, che di aspetto era sulla cinquantina ma sicuramente avrà avuto come minimo 700 anni, sovrastava la sua minuta e ormai tremante, letteralmente schiacciata al muro dalle possenti mani dell'uomo che stringevano forte le spalle e i fianchi del più piccolo.
Avrebbe potuto essere di una sola creatura, avrebbe potuto essere la fonte di cibo di un solo vampiro, ma nel mentre che pensava alla proposta fatta ormai tre giorni fa da un vampiro in particolare, doveva pur mantenersi da vivere; aveva così deciso che, nel mentre stesse pensando ad una risposta da dare al signor Jeon, avrebbe continuato a svolgere il suo lavoro come se la suddetta non ci fosse neanche mai stata.
Ma aimé quella volta non era incappato in un bel tipo, evidentemente l'uomo non voleva solo del cibo, dato il modo in cui si stavano svolgendo i fatti e Jimin stava iniziando a farsela sotto dalla paura, non voleva che succedesse quello che inevitabilmente sarebbe successo di lì a poco, avrebbe dovuto stare più attento, quel maledetto Jungkook aveva ragione, non tutti possedevano autocontrollo e il tipo che lo sovrastava sembrava averne veramente poco.
"L-la prego mi lasci! Mi lasci! Le ho dato quello che voleva ades-" le parole disperate contornate dal pianto del minore furono fermate dalla mano, a detta di Jimin enorme, dell'uomo sulla sua bocca, spingeva con prepotenza su di essa e al ragazzino stava iniziando a mancare il respiro oltre che le forze che man mano lo stavano abbandonando. Il sangue colava ancora dalle ferite aperte, il sangue che a quella creatura ripugnante non era bastato, aveva detto che ne voleva ancora, ma non dal suo collo, lo voleva da un punto preciso del suo corpo, aveva detto che avrebbe spinto così forte che alla fine il ragazzo volente o nolente gli avrebbe dato ciò che voleva: sangue.
"Sta zitta piccola troia, non sai far altro che tenere la bocca aperta, ma con mio rammarico non la userò stavolta" detto questo l'uomo strappò con forza i pantaloni dal corpo del più piccolo, la maglietta era ormai già ridotta a brandelli, le gambe magre del ragazzino scalciavano più forte che potevano per impedire o quantomeno rallentare l'inevitabile, Jimin stava pregando che qualcuno arrivasse, che qualcuno sentisse, che un fulmine scendesse dritto dritto in testa allo stronzo che lo aveva ormai portato alle strette, che gli stava facendo vivere un incubo, il più brutto che la sua mente potesse aver elaborato.
Continuava ad urlare disperato anche se la mano del vampiro attuiva qualsiasi suono fuoriuscisse dalla sua bocca, aveva provato a morderla, a leccarla, a sputarci sopra, ma niente non si muoveva neanche di un millimetro, anzi stringeva ancora di più, la forza dei vampiri era sovraumana che cosa si sarebbe dovuto aspettare? L'uomo iniziò a lasciare rivoli di saliva sul suo collo e Jimin voleva vomitare, magari con quello gli avrebbe fatto spostare la mano, ma niente, il suo corpo era arrivato al limite delle sue possibilità, le forze lo avevano abbandonato, le emozioni pure, era come una bambola, immobile, inanimata, incapace di reagire, solo le lacrime e il sangue continuavano a fluire, le mani che avevano stretto fino a quel momento quelle dell'uomo, grattandole con le poche unghie che il piccolo aveva, erano cadute mollemente ai suoi fianchi, il petto si alzava e abbassava velocemente ormai quasi in preda ad una crisi respiratoria, stava morendo piano piano, magari non fisicamente, ma mentalmente, in quel preciso istante la mente di Park Jimin smise di funzionare a causa del dolore provato.
Si era sganciato la cintura il bastardo e si era calato i pantaloni insieme alla biancheria, quella di Jimin fu strappata poco dopo, stava succedendo davvero, il ragazzo strinse gli occhi forte, all'intrusione della punta dell'altro che si faceva spazio tra le sue carni, ma furono solo pochi secondi, si fermò tutto all'improvviso, si ritrovò a terra con le gambe tremanti che avevano ceduto, la sua vista anche se annebbiata vedeva il suo aggressore con la morsa di due mani al collo che continuavano a stringe sempre di più "ora ti ammazzo stronzo, non avresti dovuto toccarlo" la sua voce, era lui, era il signor Jeon, l'avrebbe riconosciuto tra mille, lo spostamento d'aria era stato così veloce che non si erano accorti di nulla. "Addio" aveva pronunciato il vampiro più giovane, si sentì un forte suono di ossa rotte e l'uomo cadde a terra morto. Vomitai sul pavimento di quel lurido appartamento alla scena, non respiravo, continuavo solo a rigettare tutto ciò che in realtà non avevo mangiato. La mano di Jungkook mi accarezzava la testa e la schiena aspettando pazientemente che finissi, mi mise poi la sua giacca addosso, era talmente più grande di me che mi ricopriva gran parte del corpo, continuavo a tremare incapace di parlare o di muovermi, mi prese in braccio senza alcuno sforzo e mi fece uscire da quel posto, vidi solo una lussuosa macchina sportiva, le luci di Seoul notturna che scorrevano veloci e il bel volto del mio salvatore prima di non vedere più niente, fui avvolto dal buio più totale perdendo i sensi, feci appena in tempo a sussurrare un "g-grazie" al mio vampiro.


























Ho deciso di aggiornare, siccome sto seguendo di più l'altra mia storia, gli aggiornamenti di questa non saranno frequenti
-chimmystyles-

✞𝕴'𝖒 𝖔𝖓𝖑𝖞 𝖋𝖔𝖗 𝖞𝖔𝖚✞ Jikook/KookminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora