-Agreement?-

307 27 0
                                    

Jimin aprì gli occhi lentamente, si accorse di essere nella propria stanza, al buio, probabilmente era tarda notte, c'era solo la luce fioca della sua lampada sul comodino che però già bastava a dargli un tremendo fastidio agli occhi appena aperti o per lo meno schiusi.
"Sveglio?"
Jimin sussultò stringendosi le lenzuola addosso, si appiattì quasi alla testiera del letto cercando di farsi piccolo più di quanto già fosse, voleva allontanarsi il più possibile dalla figura ombrosa seduta sul sul suo letto, si intravedevano gli occhi luminosi, non sicuramente umani, a Jimin bastò annusare l'aria per capire chi fosse, poi i ricordi di ciò che era successo piombarono da soli nella propria mente.
Abbassò lo sguardo come un cucciolo appena stato bastonato.
"Allora? Stai meglio? Che ti avevo detto? Hai trovato uno fuori controllo"
Era vero, Jimin era stato irresponsabile quella volta, lo ammise a sé stesso.
"I io...come...come sapevi che ero là?" "Ti tengo d'occhio da un po'" "per questo sai dove abito?" "Esattamente" "questo è...è stalking! Ecco"
"Hai il coraggio di alzarmi la voce dopo che ti ho salvato il culo? Letteralmente?"
Jimin strinse gli occhi al ricordo che quelle parole fecero riaffiorare, sentiva ancora il disgusto sul proprio corpo, il dolore e la sensazione di impotenza.
"Dai non vomitare qua...vai a farti una doccia piuttosto, ti farà stare meglio fidati" Jimin annuì, non rispose, pensò che era davvero la doccia la soluzione per sentirsi meno sporco, ma bastò mettere la punta del piede a terra che stette per crollare con tutto il corpo;
Fortunatamente Jungkook e i suoi riflessi da vampiro furono abbastanza veloci da afferrarlo come se non pesasse niente, effettivamente per la creatura Jimin non pesava davvero niente
"attento ragazzino" ancora una volta Jimin stette in silenzio sgusciando via letteralmente dalle braccia del vampiro e raggiungendo il piccolo bagno della sua altrettanto piccola stanza;
Jimin abitava in una stanza affittata di un pessimo condominio in un pessimo distretto di Seoul, ma era ciò che si era riuscito a permettere con i soldi che aveva, non gli era stata concessa nemmeno una stupida borsa di studio, per questo si era ritrovato in quelle condizioni pessime, nonostante ciò Jimin si era impegnato per personalizzare la sua stanza in modo carino, c'erano poster ritagliati da delle riviste, c'erano molti post It e qualche disegno qua e là, aveva comprato una piantina grassa per qualche spicciolo e delle lenzuola decenti per il suo letto.
Jungkook ci stava giarando intorno da un po'mentre aspettava il risveglio del ragazzo ed ora che si finisse di fare una doccia.
Il bagno dove era invece Jimin non era cambiato per niente da quando aveva affittato la stanza, per lo meno non era in comune con altri ma era del tutto privato.
Si fece una lunga doccia, pianse, pianse tutte le lacrime che non aveva pianto prima, ma si confondevano con l'acqua della doccia, perciò Jimin si sentiva più al sicuro.
Una volta uscito dalla doccia si guardò allo specchio, nudo, con i capelli bagnati ricadenti sul volto, lo sguardo spento, arrossato dalle lacrime, aveva dei segni disgustosi addosso che la doccia non era riuscita a portarsi via come credeva, i polsi erano marcati di viola, così come il collo, le guance, i fianchi, sul ventre c'erano dei segni più rossastri, anche all'altezza dei capezzoli gonfi e doloranti, solo in quel momento si accorse che gli doleva qualsiasi parte del corpo.
Non appena sentì bussare si coprì subito con il proprio accappatoio.
"Hai fatto? Sei caduto in doccia eh?"
"No no ho fatto..."
Alla fine forse distrarsi con qualcuno non era un'opzione da scartare, anche solo prendersi a parole andava bene, bastava non pensare alla sua situazione di merda.
Si mise l'intimo sotto l'accappatoio e raggiunse il proprio letto sedendosi ben coperto dalla stoffa bianca e spugnosa.
"Perché sei rimasto?" "Perché sei un umano che è appena stato stuprato ed io ti ho salvato, cosa avrei dovuto fare? Non sono così stronzo come pensi tu"
"Saresti potuto intervenire prima" "avresti potuto accettare la mia offerta"
Entrambi erano bravi con le parole, entrambi erano troppo orgogliosi per perdere, uno di loro era distrutto, l'altro era pronto ad aggiustarlo.
Jimin però abbassò lo sguardo.
"V volevo farlo...ma avevo bisogno di altri soldi...c'è questa gara di ballo che-"
Stava davvero dicendo quello ad uno sconosciuto? "Lascia perdere" "quindi vuoi accettare la mia offerta? Quando ti sarai ripreso potrai iniziare, ti darò i soldi per l'iscrizione alla gara" "dove sta la fregatura?" "Nessuna fregatura" Jungkook alzò le braccia come a confermare la sua innocenza, Jimin lo guardò qualche secondo in silenzio.
"Fallo adesso" "come?" "Fallo adesso" ripeté scoprendosi il collo e mostrandoglielo di più
"Forse è meglio aspett-" "prendilo ora! Prendilo ora...ho bisogno di quei soldi..." Jimin era disperato, voleva disperatamente cambiare vita, i suoi occhi chiedevano pietà, Jungkook rimase immobile qualche secondo prima di sospirare "dei debole ancora...facciamo così...ne prendo qualche sorso e poi ti fai asciugare i capelli, rischi di prendere qualche malattia umana" "v va bene...fallo ora" Jungkook annuì, si avvicinò al suo collo scostandogli leggermente i capelli bagnati che avevano bagnato anche la pelle del ragazzino, c'era un forte odore di bagno schiuma, normalmente Jungkook non avrebbe bevuto quel sangue contaminato da quell'odore ma per questa volta fece un'eccezione, anche perché l'odore del sangue e quello del ragazzo stesso sembravano essere più forti del bagno schiuma od era solo una sua impressione? Era strabiliante come il sangue di quel ragazzo fosse così particolare e appagante per i canini di Jungkook.
Li affondò piano, premette con la lingua direttamente sulla sua arteria per far fuoruscire il sangue, c'era poca pressione come pensava a causa della debolezza di Jimin in quel momento, lo sorresse dalla vita quando il ragazzino si aggrappò a lui per non cadere all'indietro.
Si staccò immediatamente anche se con rammarico, si leccò le labbra, ne voleva ancora ma si trattenne, guardò i due forellini sul suo collo, ci passò il pollice.
"V vuoi ancora?" La voce di Jimin era un sussurro, non si capiva se per la stanchezza o per il piacere di quel momento, aveva le guance ora arrossate mentre prima era piuttosto pallido, gli occhi erano languidi, socchiusi, le ciglia lunghe toccavano quasi gli zigomi, stringeva le manine alle vesti di Jungkook
"Lo stai chiedendo per me o per te?" Jungkook sbuffò una risatina, Jimin sembrò essersi accorto delle proprie condizioni e cercò di sistemarsi
"Idiota" sussurrò "ehi, piano con le parole ragazzino, ti ho salvato ti ricordo"
Jimin non replicò, si fece asciugare i capelli troppo stanco per farlo da solo
"Quindi abbiamo un accordo?"
Nessuna risposta
"Ragazzino?"
Ancora niente
"Jimin?"
Era una delle poche se non l'unica volta in cui lo aveva chiamato per nome.
Cercò di spostare lo sguardo più avanti sul suo volto ma il ragazzino davanti a sé crollò addormentato sul suo petto, Jungkook spense il phon, il petto di Jimin era ora esposto dato l'accappatoio aperto, ma non fece niente, anzi lo coprì bene, sorrise appena ma rendendosi conto di averlo fatto smise subito, fece mettere comodo Jimin a letto, raggiunse poi la finestra, guardò ancora una volta il ragazzo addormentato, come sarebbe andata a finire?
Il vampiro spostò lo sguardo sulla luna prima di saltare giù e sparire dalla camera di Jimin come se fosse stato tutto un sogno.

✞𝕴'𝖒 𝖔𝖓𝖑𝖞 𝖋𝖔𝖗 𝖞𝖔𝖚✞ Jikook/KookminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora