CAPITOLO 8

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Non so che cosa voglia, ma sarà sicuramente qualcosa riguardo a quello che voleva dirmi l'altro giorno. Vorrei semplicemente dirgli di no perché non sono interessata all'offerta, ma allo stesso momento la curiosità è molto più forte.

"Andiamo fuori, è più tranquillo rispetto a qui" mi segue all'esterno e si siede accanto a me su un muretto.
"Prima di tutto volevo chiederti scusa per come sono andate lo cose la volta scorsa" tira fuori un pacchetto di sigarette e prima di metterlo via me ne offre una, ma declino l'offerta "Non preoccuparti, sono stata io la scorbutica"
"Anch'io avrei reagito così, specialmente dopo quello che hai passato" si porta la sigaretta alla bocca, tira fuori un accendino dalla tasca dei jeans per accenderla e poi lo ripone "Sapevo tutto...Jake mi raccontò dell'incidente e di quello che hai passato dopo, pensavo di poterti aiutare e invece ho solamente peggiorato le cose"
"Perché vuoi aiutarmi?" domando incuriosita.
"Perché ci sono passato anch'io e so cosa si prova" aspira un po' di fumo per poi lasciarlo uscire verso l'alto "Mi dispiace, non ne avevo idea" il mio sguardo si addolcisce un po' dopo averlo saputo.
"Non mi piace molto parlare di me, ma per questa sera farò un eccezione" fa l'ultimo tiro per poi lanciare il mozzicone per terra.
"Come è successo?" mi volto verso di lui portandomi le gambe al petto per stare più comoda "Era tardi, quasi le quattro del mattino. Stavamo tornando a casa da una festa e nessuno dei due aveva bevuto, ad un tratto una macchina ci taglia la strada facendoci uscire fuori carreggiata...non riuscivo a fermarla, ci sballottava a destra e a sinistra, fin quando ci ritrovammo completamente sottosopra. Restammo lì per molto prima che arrivò qualcuno a in nostro soccorso" sono colpita dalla calma con lui lo racconta, come se non fosse successo nulla.
"Chi c'era con te?" domando incuriosita "C'era Jake" tira su la testa per guardarmi, i miei occhi sono sgranati "Perché non mi ha mai detto nulla?"
"Sai come è fatto, lui non dice mai niente" effettivamente ha ragione, però ancora non mi va giù che non me l'ha mai detto "Eh già, cos'è successo dopo?" gli faccio cenno di continuare con il racconto.
"Di tutto il tragitto fino all'ospedale ciò che ricordo di più era il dolore assordante che provavo alla gamba e alla testa per le botte che avevo dato" è brutto sapere a cosa si riferisce "Mi dissero che avevo subito una grande frattura al ginocchio e che molto probabilmente non avrei potuto riprendere a ballare o almeno non più come prima. Iniziai subito a fare riabilitazione appena i dottori mi diedero il via...faceva male ma non mi importava, perché la voglia che avevo di tornare a ballare era più forte del dolore" si alza in piedi e poi riprende a parlare "Allie, so che tu quel giorno hai perso tuo padre, ma sei anche stata fortunata. Tu sei ancora qua, stai sprecando il tuo tempo, stai privando al mondo di fargli vedere chi è Allison e sono sicuro al cento per cento che anche lui vorrebbe vederti ballare di nuovo"
"Credi che io non lo sappia?" potrei scoppiare a piangere, perché tutte le cose che ha detto sono vere "Ma io ho perso mio padre quel giorno" mi tampono la guancia con la manica del maglione "Ho perso la persona più importante della mia vita, che era quella che mi aiutava e mi motivava giorno dopo giorno. Ho perso l'amore di un genitore Travis e lo so anch'io che lui vorrebbe che io riprendessi a ballare, ma il dolore è troppo. Tu non puoi neanche immaginare il vuoto che sento dentro di me ogni singolo giorno...mi sento vuota, come se mi avessero aperto il torace in due e rimosso il cuore" sono letteralmente esplosa per la seconda volta in due giorni, lui invece rimane in silenzio a guardarmi, lasciandomi il mio spazio e senza essere invadente. .

"Non ti farà passare il dolore ma almeno ti sentirai più vicina a lui" dice dopo poco, "Come fai a sapere tutte queste cose su di me, te l'ha dette Jake?"
"Non solo, io e tuo fratello siamo vecchi amici" mi risponde "Conosci Matt?" sono sorpresa di questa cosa "Era mio allievo qualche anno fa"
"Non mi ha mai parlato di te"
"È una lunga storia" si limita a dire "Allie posso darti un consiglio?" chiede subito dopo.
"Va avanti" in seguito alla mia risposta si avvicina di qualche passo
"Prova a ballare di nuovo, chiudi gli occhi e immagina di vederlo lì, in mezzo agli spalti a fare il tifo per te. Immaginalo felice, sorridente e orgoglioso di te e di quello che sei riuscita a superare nonostante il dolore...perché alla fine è la realtà, lui sarà sempre orgoglioso di te" mi solleva la testa prendendomi delicatamente dal mento e sorridendomi.
"Me lo diceva sempre" in questo momento mi sto godendo il momento di pace. Riesco a vederlo anche ora, la sua bellissima faccia e il suo caloroso sorriso, un sorriso che non vedo più da tanto forse troppo tempo.

"Allison" alzo gli occhi alle spalle di Travis e vedo mio fratello "Matt" gli vado incontro "Tutto ok?" mi lascia un bacio sulla tempia ma il suo tono è agitato.
"Va tutto bene, stavo solo parlando con Travis" appena sente il suo nome si avvicina a lui per vederlo meglio "Matt" dice l'altro.
"Che ci fai qui? Era un po' che non ti vedevo"
"Ho incontrato tua sorella per caso e ne ho approfittato per parlarle di una cosa" gli risponde Travis "Parlare di cosa?" giustamente ora vuole sapere, ma è meglio di no "Nulla di importante" mi affianco a Matt facendo capire all'altro di non dire nulla.
"Va bene ora andiamo, che c'è Chris che ci sta aspettando" si danno una stretta di mano per salutarsi "Ci vediamo in giro" dice l'altro prima di rientrare.

Ora il mio unico pensiero sono le parole che mi ha detto Travis e se avesse ragione? Forse è arrivato il momento di ricominciare e ora che ho questa opportunità perché la sto buttando?.

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