-1- Anna:

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Chiavi nella toppa del portone, mezzo giro.
Aperto.
Cercando di far meno rumore possibile entra nell'appartamento.
Chiuso.
Passi lenti e distesi per raggiungere la camera da letto con la speranza di passare inosservata.

<< Anna >> la voce del fratello maggiore le fa gelare il sangue, sperava di rientrare indenne.
<< ciao >> dichiara lei senza voltarsi.
<< vieni a fa merenda? >>
<< no Cirù, aggià sturià >> risponde ancora senza voltarsi.
<< vieni a salutà a Cardio >> impone cambiando tono di voce.
Si sta innervosendo.
Ispira lei, meglio non farlo arrabbiare. Ha un carattere difficile.
Ciro Ricci 17 anni, mille pregi ed un solo difetto: pochissima pazienza.
Primogenito, bellissimo, protettivo e dolcissimo. Il miglior fratello che una ragazza può desiderare.
Finalmente si volta.
Entra in cucina.
<< ciao Gianni >> dichiara lei abbozzandogli un sorriso.
È uno dei migliori amici del fratello anche se è più piccolo di lui, è nato e cresciuto nel loro quartiere.
Soprannominato Cardiotrap, Cardio per il cuore e trap per la musica.
Sogna di diventare un cantante ed Anna è da sempre convinta che ci riuscirà, perché canta e scrive davvero bene.
I lunghissimi e liscissimi capelli scuri e la felpa di due taglie più grande l'aiutano.
Le sorride.
<< ciao Annaré >> risponde lui sorridendole estasiato.
Non l'ha mai ammesso ma ha da tempo una cotta per lei e lo hanno capito tutti.
Si avvicina, con una carezza le sposta i capelli e poi la bacia sulla guancia.
Stringe i denti lei, per il dolore.
<< che tieni? >> domanda Gianni allarmato notando la guancia quasi viola.
Deglutisce lei poi china il capo.
<< niente >> risponde.
Ciro reagisce e le toglie con un colpo deciso i capelli dal viso.
<< n'ata vota. Mo pecché l'ha fatt? >> le domanda il fratello.
<< sono scivolata a scuola >> dichiara lei senza alzare la testa.
<< non me ricere buscie. Io l'accir a chiullu strunz >> ringhia Ciro.
<< chi è stato? >> domanda Gianni agitandosi.
<< Matteo >> risponde Ciro.
<< Matteo. Anna tu l'ara lassà >> impone Gianni.
<< mo ce penz io >> annuncia Ciro infilandosi la felpa.
<< no ti prego. Lui non voleva >> dichiara spaventata.
<< come l'ata vota e chella prima ancor. Gianni chillu strunz l'é fratturat a caviglia destra. E sta sciema ce cammina ngoppa pecché se pensa ca io non me ne accorg. L'accir >> dichiara Ciro avviandosi al portone poi si volta.
<< Cardio, à po disinfettà? >>
<< come. E tu chiava no caoce rind a panza a chillu strunz a parte mia >> risponde Gianni.
<< Cirù, te prego >>
<< no, mo basta >> ribatte il fratello poi esce.

Anna scoppia a piangere, Gianni la tira a sé e la stringe forte. Le bacia la testa più e più volte poi la prende per mano e la porta in bagno.
Sfila lo sgabello nascosto dietro alla cesta di panni sporchi poi lo apre e la fa sedere.
Apre il mobile con i medicinali e sfila disinfettante, cotone ed una crema. Si siede sul bordo vasca.
<< grazie ma nun c'è bisogno >> dichiara piangendo.
<< shh >>> sussurra poggiandole l'indice sulle labbra poi gliele accarezza.

In realtà è arrabbiato con lei.
Perché è da tanto, troppo tempo che il fidanzato le fa del male.
E lei subisce, perché crede di amarlo, perché è il suo primo fidanzato.
Le disinfetta la guancia poi le fa un massaggio alla caviglia. Le rimette sia il calzino che la scarpa.
<< grazie>> sussurra lei.
Si alzano e mentre lui ripone la crema e il disinfettante lei sistema lo sgabello.
Sfila il telefono e glielo porge.
<< scrivigli che lo lasci >> dichiara.
Scuote la testa lei.
<< perché no? >>
<< perché lui mi ama >>
<< il tuo amore lo conosco bene. Lo vivo ogni giorno da quando sono nato. Mia madre è come te, crede di amare mio padre pure se quello la picchia tutti i giorni. È amore questo?. Tu tieni gli occhi tristi >> le accarezza il viso.
Si sfila l'iPod dalla tasca, tiene le cuffiette attorno arrotolate.
<< è per te. È per te anche la canzone che c'è dentro >> aggiunge.
Le bacia la fronte e se ne va.
Ispira lei, finalmente entra nella sua stanza. Si  mette sul letto con la testa sul cuscino e le ginocchia strette al petto poi infila le cuffiette ed accende l'iPod.

" Vorrei sapere come fai a vedere tutto quello che mi tengo dentro.
Quando mi chiedi come stai dico bene ma conosci bene quando mento, quando dico che a te non ci tengo. Poi vado fuori se appena ti vedo in sto periodo vedo tutto nero e se andrà peggio resta almeno tu.
Io non sapevo neanche chi fossi ma è bastato uno sguardo e già ti avevo capita, di te non sapevo niente ma sapevo che mi avresti cambiato la vita.
Verrei da te in piena notte a gridare a tutti che ora sei mia.
Stringimi la mano più forte quando sto per andare via.
Sei la pazzia più bella che potessi fare, per me sei il mare perchè mi riesci a calmare.
Fai la scontrosa ma amo il tuo modo di fare.
So che se si ama troppo può finire male, voglio rischiare con te.
Il mondo si ferma se ti fermi da me è il meglio che possa succedere.
Posso perdere tutto ma perdere te non me lo posso permettere.
Ci siamo trovati ma senza cercarci, l'amore uccide ma io non ho armi.
É bello se ti odio sì fino ad amarti, tu che sei riuscita a salvarmi"


Imposta la ripetizione brano e resta lì per un bel po', in bilico ed indecisa. 
Prova paura in questo momento. Non sa cosa sta facendo il fratello. Non sa come si comporterà il suo fidanzato la prossima volta. Non sa come la prenderà suo padre e non sa cosa dire a Gianni.
Si è dichiarato in un certo senso ma lui è troppo fragile e troppo speciale per essere coinvolto in questo vortice.
Ha una sola certezza, Matteo non gli deve fare male.

Poco dopo la raggiunge il fratello, continua a piangere e ad ascoltare quella canzone. Ciro ha qualche graffio sul viso, si sono picchiati. Non le dice nulla. Si sdraia al suo fianco, le sfila una cuffia poi le bacia la fronte.

__________

Il padre di Ciro ed Anna, Salvatore, torna casa dopo una lunga giornata trascorsa a lavorare. È giovane e vedovo.
Quando entra in cucina trova Anna intenta a preparare la cena e Ciro che sta apparecchiando.
La luce è accesa ma la televisione no.
Saluta entrambi con un bacio.
<< Anna, non mi devi dire niente tu a me? >> le domanda il padre guardandola negli occhi.
<< no >> risponde lei.
<< mi ha chiamato la preside. Mi ha chiesto perché ti facciamo andare a scuola con una caviglia fratturata e poi mi ha chiesto se abbiamo problemi in famiglia visto che piangi spesso. P à prima vota rind à vita mia nun agg saputo che dicerie. Figlima tene 'na caviglia fratturata e ij nun sacc niente. A scola piange spesso e à casa nun parla mai. Mo basta Anna, voglio una spiegazione 'e a voglio mo mo >>
<< papà io vado bene a scuola. Tengo tutti 9, anche nel comportamento >>
<< Anna a me nun me ne frega nu cazz ra scola si tu stai male. Forza, cumm te si fratturata sta caviglia >>
<< song scivolata >>
<< è pecché nun ha ritt niente? >>
<< credevo mi passasse e pe nun te fa preoccupà >>
<< è pecché chiagni? >>
<< me face male >>
<< è strano, ti rompi un unghia che ti fa l'estetista e ó sape tutto ó quartiere mo nun se poté sapé niente >>
È molto arrabbiato.
<< te lo dico io papà. È stato Matteo. La tratta sempre male. A vatte. Settimana scorsa l'ha abbuffata e pacchere pecché ó compagno mio Totò s'era fermat a salutà e pecché me ieva truvann, ij ero perso ó telefono >> dichiara Ciro.

Sembra si stia comportando da nemico, in realtà vuole aiutarla perché lei è la sua ragione di vita.
<< ma è stata colpa mia, lui non vuole che parlo con gli altri ragazzi. È geloso >> si affretta a dire lei.
<< chesta é scema proprio. A quanno stai cucchillò nun ragioni cchiù. 'Na ragazza speciale e bella comm a te ca se fa trattà male a nu strunz comm a chill. Tutt e vuagliuni me ricen semp ca si a cchiù bella ro quartiere e ca si sprecata pe chillu strunzo. Oggi l'agg vattuto, l'agg sfigurato >> ribatte Ciro.

<< non teng parole. Tu ra rimani in poi nun iesci cchiù. Cirù rimani jamm nzieme a parlà cu chill strunz e poi à fà à denuncia >> annuncia Salvatore.
<< no papà, te preg. lo lo amo e lui mi ama >> implora suo padre.
<< no tu nun stai bona ca capo ma non viri comm sta à mamma e Cardio?!. A vatt ogni iuorno e vatte pur ó figl. À fine sua vuò fa?! >>
<< anche a Gianni? >> domanda lei sorpresa e dispiaciuta, ora ha capito tutto.
Credeva che venisse picchiata solo la madre. Comincia a piangere.
<< papà, sono in punizione. Va buon ma te prego, portame addò Gianni ropp. C'aggia parlà, aggia chiedere scusa >>
<< va buon, Cirù ce pienz tu? >>
<< si papà >>

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