05

832 25 4
                                    

Mancavano solo 3 giorni al mio ritorno a casa, ma la notte ebbi un malore e mi portarono d'urgenza via.
Avevo la febbre alta quasi non sapevo dove mi trovavo per fortuna che c'era mia mamma a prendermi per mano.

Continuavano a pensare che il mio ritorno a casa non sarebbe stato a breve... la cosa mi distruggeva.

"Giada!"
"Dottoressa.."
"Come ti senti?"
"Così è così..."
"Beh i valori adesso sono stabili ma dovrai restare qui per qualche altro giorno, va bene?"
"Ma non posso andare a casa e riposare li?!"
"No... se dovesse succederti dinuovo qualcosa non potremmo prenderti in tempo."
"Ma adesso sto bene..."
"Giada... per favore... non discutere con la dottoressa.."
CHE PALLE.

POV's LDA
erano passati 5 giorni... perché non era in casa?? Stava male? Era peggiorata?? 
Non c'era modo di calmarmi...
"Dai vedrai che la staranno tenendo in ospedale per degli accertamenti..."
"No. So che c'è qualcosa di più dietro..."
"Puoi aspettare almeno fino a domani?"
"Non lo so."
Francesca cercava di calmarmi in tutti i santi modi ma niente...
alla fine decisi di uscire con gli altri e pensare agli affari.

Chiamammo leo, lo facemmo tornare a casa di giada per saperne di più. Altri minuti interminabili che non passavano mai ma finalmente tornó da noi.
"Beh????"
"Giada è ancora in ospedale, ne avrà per un'altra settimana."
"Cosa??   Ma sono pazzi????"
"2 sere fa ha avuto un malore... i valori si sono sbalzati e ora... deve rimanere lì.. ma il peggio è passato."
Feci una riunione con i miei ragazzi, se tutto questo era successo la colpa è di Luigi e deve pagare anche con il sangue se serve, con me non si scherza.

I giorni seguenti i miei ragazzi andarono davanti scuola di giada per saperne di più su questo Luigi; raccolsero un po' di informazioni mi dissero com'era fatto e finalmente arrivó il momento di entrare in scena.
Quando, dopo aver finito scuola, il ragazzo si mise in auto, io e i miei amici salimmo nella nostra e iniziammo a seguirlo.
Lo bloccammo in una strada di campagna.
Ci mettemmo i passamontagna e andammo verso di lui.
"Ma chi cazzo siete?"
"Devi pagare."
"Ma cosa volete da me?"
Non diedi nessuna spiegazione ai calci e ai pugni che gli tiravamo, avremmo destato sospetti e lui non avrebbe finito di infastidire giada, anzi, avrebbe continuato, o avrebbe messo di mezzo avvocati e quant'altro.
Lo lasciamo a terra in condizioni pessime e ce ne andammo via.
"Questo è per aver infastidito la gente sbagliata bró"
Dissi andandomene.

I miei amici erano felici, fieri, contenti, io no....
non mi sentivo appagato... non mi era stato dato indietro niente... ma almeno ho vendicato giada...
se le meritava tutte quelle botte.
Avrei voluto che giada tornasse prima, invece no..
altri 5 giorni senza vederla.
"Perché non vai a trovarla?"
"A volte mi chiedo se ragioni col culo Francesca..."
"Cosa? Perché?"
"Perché? Perché i suoi genitori potrebbero vedermi"
"I tuoi amici possono trattenerla per un po'..."
forse non ha avuto una cattiva idea ma... una volta arrivato faccia a faccia con giada cosa le avrei detto?
Non so se me la sento... forse è meglio fare il codardo come tutti...

Il giorno dopo i miei amici mi dissero che la madre di giada era in casa con il padre per alcune cose che dovevano sbrigare... avevo 1 ora a mia disposizione per andare da lei e lo feci; senza pensare mi misi in macchina e andai da lei, volando.
"Ah dinuovo lei"
"Si, posso vederla?"
"Certo, le faccio strada"
"Grazie."
"Giada mi ha parlato di lei.."
"Cosa? Che le ha detto?"
"Non mi ha detto ne come si chiama, ne che lavoro fa o quanti anni ha, ma mi ha detto che è una persona speciale per lei"
"Davvero?"
"Me lo ha detto con gli occhi... e me lo ha fatto anche intendere a parole" disse facendomi un occhiolino.
Ero davanti alla sua porta.
Avevo paura, mi sudavano le mani, tremavo ed ero rosso in viso ma decisi di entrare:
Lei appena mi vidde sobbalzó, poi mi sorrise.
Mi faceva star male vederla su un letto di ospedale con un sacco di tubi attaccati...
"Luca...."
"Hey.."
"Fai il timido? Dai vieni"
Dopo aver sentito quelle parole andai verso di lei e la strinsi forte a me. Dio, quanto aspettavo questo momento.
"Come stai?"
"Mha.... a dire il vero non ne ho idea di come sto."
Lei mi parló di tutti gli esami che le facevano ogni giorno, del cibo di merda che veniva servito lì e del fatto che non vedeva un tramonto da una vita.. le sembrava di vivere in carcere.
"Comunque... non credevo saresti venuto..."
"Beh... non volevo farlo per non farti problemi.."
Lei mi sorrise.
"Ti e piacuta?"
Feci cenno alla collana che indossava
"Tantissimo... non smetto di guardarmi allo specchio Da quando la indosso. "
Mi misi a ridere.
L'infermiera poco dopo venne a dirci che l'orario delle visite era terminato e io sbruffai.
"Verrai a trovarmi dinuovo?"
"No." Gli dissi secco.
Lei ci rimase visibilmente male
"Lo dico per te... è meglio così... non voglio che i tuoi genitori Piombino da un momento all'altro e ci trovino insieme.. e poi.. ho cose mie da fare, lo sai"
"Hai ragione...." disse lei con il viso spento.
"Beh... io vado." Dissi facendole un cenno con la mano e andando via a passo svelto.
Ma che cazzo mi è preso? Sto scappando dai miei sentimenti e da me stesso forse?!
Ho sperato per tanto che arrivasse questo momento e alla fine me lo sono giocato malissimo...
che vergogna.

Come se lo avessi fatto🖤 LDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora