Capitolo 22

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"Cadiamo, stiamo cadendo Malfoy" urlò la matura e coraggiosa grifondoro "rallenta, dannazione!"

"Taci Granger e guarda dritto davanti a te anziché sotto" sbuffò per l'ennesima volta la serpe.

"Sai è difficile se continui a salire e scendere a in picchiata"

Malfoy rise, aveva ragione stava decisamente cercando di terrorizzarla, ma la sensazione delle sue braccia che lo stringevano appena prendevano velocità era impagabile. Nemmeno ricordava se era mai stato per così tanto tempo a contatto con una ragazza senza farci assolutamente nulla.

In tutta risposta decise di accelerare. La riccia tirò l'ennesimo urlo.
"Se avessi il coraggio di staccare una mano ti tirerei uno schiaffo" si lamentò piagnucolante.

Lui rise "fingiamo che tu l'abbia fatto Granger e comunque cosa ti aspettavi, domani ho la partita mi devo un minimo allenare"

"Non me ne frega un fico secco di cosa hai domani, o rallenti o mi fai scendere"

Malfoy scese leggermente, poi drizzò la scopa e prese ad avanzare con una velocità moderata.

"Molto meglio" sussurrò lei.

"Qualunque cosa per farti tacere"
Poi un'idea gli sfiorò la mente portandolo a sorridere furbo. Staccò una mano dal manico e la posò sul ginocchio della ragazza che immediatamente lo mosse contrariata.

"Ei toglimi immediatamente le mani di dosso" era arrossita fino alla punta dei capelli e l'ultima cosa che voleva era che la togliesse.

Malfoy non rispose, anzi prese a farla scivolare sulla coscia. Hermione trattenne il respiro improvvisamente non interessata al fatto di essere almeno a dieci metri da terra. Fece forza su tutto il suo orgoglio e coraggio e lentamente, approfittando del loro volo tranquillo, staccò una mano dal suo torace per usarla per togliere la sua. La mano del ragazzo era calda e nonostante l'insistenza della riccia non si spostava.

"ti denuncio per molestie" tentò.

Lui sorrise sornione, quel sorriso che non fa presagire nulla di buono. Sfortunatamente la riccia da dietro non poteva vederlo. All'improvviso il serpeverde prese a salire velocissimo senza spostare la mano dalla sua gamba. Hermione si lasciò scappare un urletto mentre riportava il braccio attorno al suo torace e chiudeva gli occhi terrorizzata.

Il biondino si drizzò velocemente, ma non rallentò. Davanti a loro non vi erano ostacoli. Erano sopra gli alberi, davanti solo distese di foreste. Si permise di girarsi per poterla guardare. Teneva la guancia premuta contro la sua spalla sussurrando qualche maledizione.

"Granger" la chiamò incantato da come le sue ciglia lunghe sembravano riflettere la luce del sole, voleva che lo guardasse.

"Lasciami stare, ti odio" borbottò lei senza muoversi di un millimetro.

Malfoy rise leggermente togliendo la mano dalla sua gamba per spostarle un riccio. A quel contatto la grifondoro aprì i suoi grandi occhi dorati e li puntò su di lui. Dischiuse le labbra, non si aspettava fosse così vicino e non si aspettava il panorama che aveva davanti. Erano fermi.

Lo sguardo di lui era posato sulle sue labbra e solo in quell'istante la riccia realizzò quanto le mancasse un contatto con lui. Malfoy sembrò pensare la stessa cosa perché si fece leggermente più vicino e lei non si ritrasse. Le loro labbra si sfioravano quasi quando improvvisamente intimorita Hermione si fece più indietro.

"Sarebbe meglio tornare" sussurrò più a se stessa che a lui.

Il serpeverde la guardò con una punta di delusione negli occhi "vieni alla partita di domani?" le chiese soltanto.

You Want Me Too || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora