Vulcano di emozioni (P)

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PB

Faccio il letto sistemando alla perfezione i cuscini. Ignazio si è riposato nel pomeriggio ed è sotto la doccia da meno di un minuto. 
La sua stanchezza, la sua mancanza di forza, la sua voglia di reagire ma anche l'incapacità di riprendersi concretamente. 
Sento nuovamente un nodo in gola, la paura di crollare davanti ai suoi occhi mi attanaglia più di ogni altra cosa. In ogni istante mi ripeto che devo essere forte, che Ignazio ha bisogno di me e costantemente mi ritrovo a far violenza su me stesso per non far emergere quel che porto nel cuore. 

Sono un vulcano di emozioni, uno di quelli che si sta preparando a emettere lava e lapilli e che ribolle sottoterra. 

Igna<<Piè … 

La sua voce arriva alle mie spalle mentre neanche mi volto per guardarlo

Igna<<va tutto bene? >>

Annuisco appena cercando di nascondere gli occhi rossi e stanchi

Igna<<Piero… 

Io<<sto bene, per favore… 

Igna<<non stai bene, è da giorni che non stai bene e continui a farti in quattro per me…non ne vale la pena e non voglio che piangi perché credimi non vale la pena per niente e per nessuno, tanto meno per me>>
Prendo la sua mano nella mia e gliela accarezzo come a volergli dire che per lui ne varrà sempre la pena

Igna<<so che sei stanco e so che io contribuisco a rendere le tue giornate più pensanti del normale>>

Io<<è un periodo difficile, ma passerà, tu starai meglio e…smettila di pensare che non valga la pena…sai che per me… 

Igna<<invece no, non so quando e se passerà questo periodo. Non voglio che a pagarne le conseguenze sia tu>>

Io<<lo sai come la penso…

Igna<<ora non mi importa cosa pensi, non mi importa che credi che insieme le cose siano più facili e che mi vuoi bene tanto da restare sempre al mio fianco...a me adesso interessa vederti star bene, ho bisogno di sapere che non sto rovinando anche la tua vita… 

Io<<che stai dicendo Ignazio, prova a ragion… 

Igna<<sto dicendo che devi allontanarti da me…per disintossicarti da tutto, soprattutto da me che ultimamente non so fare altro che avvelenarti le giornate… 

Io<<non è vero… 

Igna <<è così Piero, ti ferisco e faccio del male anche a me stesso così perché non riesco a dimostrarti di più, a esser l'uomo di cui sei innamorato…ti prego… 

Io<<io non… 

Igna<<sai benissimo farcela senza di me, lo sai bene…

Io<<lo so ma tu non ce la faresti senza di me>>

Igna<<non importa Piero… 

Resto in silenzio qualche attimo, parole che mi feriscono più di quanto non lo sia già.

Le sue parole sono spade così affilate che lasciano segni profondi e invisibili sul mio cuore. 
Tutto crolla nuovamente nel giro di pochi attimi. Tutto contribuisce a farmi perdere il controllo

Io<<a che gioco stai giocando Ignazio?>> gli dico alzando leggermente il tono

Igna<<ti sembra che io stia giocando? >>

Io<<sì, scusami tanto, ma sì. Perché non riesco a trovare un senso a tutto questo, ok? Mi spieghi perché ti avvicini a me, perché dici di non voler rinunciare a noi e ora cambi totalmente idea?>>

Seconda pelle _ P.G.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora