Siamo tutti a tavola, nessuno pare aver fatto caso alle mani tagliate e arrossate di Devid, sembra abbia fatto a botte con qualcuno, ma dopo tutto quell'odio che gli ho riversato contro, mi pare davvero inappropriato chiedergli cosa sia successo.
La cena, nonostante ciò, procede a gonfie vele, tra battute, risate e qualche sguardo sfuggente tra me e quel ragazzo tanto dannato quanto bello. Sguardi che possono dire tutto e allo stesso tempo nulla, ed io preferisco (in questo momento) che non dicono nulla, ho paura di vederci dentro qualcosa che non voglio, e... Quel qualcosa, sono sicura, si chiama realtà.
...
Finita la cena ci ritroviamo nuovamente nel parcheggio. E, nuovamente, Thomas si offre come mio autista personale per riportarmi a casa. Ovviamente io accetto e in meno di 5 minuti mi ritrovo nell'auto, ad accendere i riscaldamenti, sono congelata, una botta di calore serve assolutamente.
Durante il tragitto parliamo del più e del meno, evitando il capitolo Devid e con mia grande sorpresa ridiamo come matti.
Tutta questa armonia, però, viene stroncata da una mossa azzardata di thomas, che mette la sua mano sulla mia coscia.
Questo lo vedo come un gesto tanto intimo, e lui... Non può prendersi la briga di fare così, con una ragazza che conosce da poche ore.
Allora con un gesto gentile, sposto delicatamente la sua mano sperando che lui capisca; quindi azzarda un timidissimo <<scusa... >> dandomi la conferma che aveva capito il mio intento.
Mi sento arrossare, solitamente dare un due di picche ad una persona non è tra i miei hobby preferiti, anche perché raramente mi sono ritrovata in situazioni del genere. - si perché nessuno ti si filiva- esordisce la mia testa.
Mi sento in soggezione e in tutto ciò sento di dover rispondere anche a quelle scuse sincere, ma le parole non riescono ad uscire, specialmente quando c'è (come in questo momento) un silenzio imbarazzante da dover spezzare.
Mentre cerco in me stessa il coraggio per rispondere, sento il mio telefono suonare e penso tra me e me <<tempismo perfetto.>>
Estraggo il cellulare dalla mia borsetta e noto sul display il nome puffetta, cioè Giorgia; da piccola lei amava i puffi (cartone con degli omini blu) e ci raccontò a me e Sthep che si fece fare dalla sua famiglia l'intera stanzetta in tema puffi,che a carnevale si vestiva sempre da puffetta, e che il suo primo fidanzatino (avuto all'età di 8 anni) lo sprannominò grande puffo (non ci rivelò mai il suo vero nome), da allora lei è sempre stata la nostra puffetta. Ecco perché tale soprannome.
Rispondo premendo il tasto verde
<< hei, succede qualcosa?..... Mhh no, non credo di venire con voi, sono stanca credo di andare a dormire.
Certo lo dirò a Thomas. Ciao>>.
Nel sentirsi nominare thomas solleva un sopracciglio con aria interrogativa chiedendo <<che succede? >>.
Per tutta risposta mi giro a guardarlo e annuncio ciò che mi aveva appena comunicata Giorgia << hanno detto di dirti che tutti quanti loro andranno a casa vostra, non sapevo abitavate insieme al di fuori dell'università, comuqnue hanno chiesto se volevo andare anche io, ma sinceramente sono stanca. Quindi per favore, se non è un problema per te mi porti all'università e poi puoi andare.>>
A Thomas gli si illuminano gli occhi, non riesco a capire per quale motivo ma continua dicendo << certo non è un problema per me, anzi lo faccio con piacere>>.
Il viaggio procede silenziosamente.
...
Arrivati al parcheggio scendo dall'auto dichiarando (e allo stesso tempo sperando di cavarmela con così poco) <<Bhe sei stato gentilissimo, buonanotte. >>.
Di tutta Risposta vedo Thomas scendere e chiudere l'auto.
Allibita domando <<come mai sei sceso?>>.
In faccia gli si legge un'aria Divertita e in tono simpatico risponde <<non posso mica lasciare una bellissima giovincella all'una di notte tutta sola in un parcheggio, ti accompagno e poi vediamo un bel film. >>.
Onestamente non posso rifiutare la sua proposta, in quanto, non so che fine abbia fatto Jonas (il mio capo), che dopo la denuncia era scappato; infatti ero venuta a Conoscenza che prima di me aveva cercato di stuprare altre donne, ma non era mai stato preso realmente in considerazione, quello stronzo aveva ottimi avvocati e un'infinità di soldi per finire in carcere facilmente; La goccia che fece traboccare il vaso fu un testimone segreto Che andò, lo stesso giorno che andai io (solo che più tardi) in caserma consegnando un video in cui Jonas cercava in tutti i modi di bloccare una ragazza. Venni a sapere di ciò, solamente il giorno dopo, quando mi arrivò una chiamata da parte dei carabinieri; cercai invano di scoprire, chiedendo loro, il nome della persona segreta, ma nulla; dicevano che per questione di privacy e sicurezza di quest'ultimo, non potevano dare i dati sensibili.
Il non sapere e sopratutto il non vedere più Jonas mette in me un senso di disagio e di paura. Non sapere di essere al sicuro mi fa sentire piccolissima, perciò guardo thomas e..
<<ok accetto la proposta di riaccompagnarmi in stanza, probabilmente non accetto quella del film. >> concludo sorridendo.
A quell'affermazione Thomas sfoggia un sorriso smagliante e sentenzia <<saprò come farti cambiare idea, durante il tragitto macchina-stanza ci penserò. >>
...
Arrivati avanti la porta n63 corridoio A (punto in cui si trova la mia stanza), apro la borsetta per prendere le chiavi ed aprire. Entrati dentro chiedo a thomas di concedermi 5 minuti, il tempo di andare e mettermi il bel pigiama di pile: nero e rosa antico, perfetto per questo freddo.
Uscita, la prima reazione di Thomas è:
<<sei dolcissima con questo pigiamino, ma al tempo stesso anche abbastanza buffa.. >>.
Sentendomi tanto toccata, per questo commento disgustoso, esclamo ironicamente <<non azzadarti più a prendermi in giro, potrei cacciarti fuori a calci nel sedere..!! >>.
<<quindi hai deciso di farmi rimanere? >> Replica lui scoppiando a ridere.
<<ovviamente no, quindi appena puoi sgomma dalla mia stanza. >>commento imitandolo.
Si mette la mano sul cuore e sentenzia simpaticamente e scenograficamente <<oh no!! così mi spezzi il cuore... Comunque scherzi a parte posso andare un attimo al bagno? >>.
Annuisco con la testa e prima di entrare ripone: chiavi, portafigli e cellulare sulla scrivania.
...
Un minuto dopo il telefono di Thomas vibra e la schermata si illumina, non posso fare a meno di leggere in lontananza Devid...
-Elis non farlo, non azzardarti- purtroppo la curiosità ha la meglio su di me e mi avvicino per leggere l'anteprima del messaggio.
So che è sbagliato, ma sapere di non aver aperto il messaggio e di non aver preso il telefono, ma solo letto l'anteprima sullo schermo illuminato, mi fa sentire meno in colpa di quanto dovrei esserlo in realtà.
Il messaggio dice <<SIETE ANCORA INSIEME?NON TI AZ.... >>.
Dannazione, lo spiacevole inconveniente dell'anteprima è quella che ti fa solamente leggere un pezzo e non tutto il messaggio, di conseguenza la restante parte mancante è frutto esclusivamente dell'immaginazione.
Cinque (credo) minuti dopo vedo uscire Thomas dal bagno, prendere le sue cose e rimetterle in tasca, ma prima di fare ciò controlla le notifiche del cellulare e un piccolo sorrisetto malizioso gli compare sulle labbra, e subito dopo, vedo muovere le sue dita come se fosse intento a rispondere ad un messaggio (presumo quello di Devid).
Ha un'espressione diversa, quasi trionfante ora, strana da decifrare... Sembra stia tramando qualcosa, ma sinceramente non capisco cosa e, ora come ora, non ho nemmeno voglia di pensarci sono troppo stanca.
Mi saluta e va via dandomi un bacio sulla guancia.
....
Sono le 3 del mattino, qualcosa mi ha svegliata, mi giro nel letto per vedere se sono le ragazze ad aver fatto casino, ma niente; anzi, noto, con mia grande sorpresa, che Sthep e Giorgia ancora non sono tornate, probabilmente faranno le ore molto piccole.
<<evidentemente lo ho sognato>>ripenso tra me e me, e richiudo gli occhi. Nello stesso istante in cui mi abbandono al sonno, sento nuovamente il rumore; questa volta è più nitido e chiaro.. Proviene da dietro la mia porta.
È se fosse Jonas? Ho paura, mi alzo dal letto per cercare il telefono e chiamare qualcuno, ma non lo trovo.
Il rumore nel frattempo si fa sempre più forte, ora ne sono proprio sicura! Qualcuno alle 3 di notte sta bussando alla mia porta.
Sento mancare un battuto quando quel qualcuno grida il mio nome <<Elis... >>.
Sento mancare due battuti quando capisco che quel qualcuno è proprio Devid...
Non ci penso due volte, corro alla porta e la apro..
Osservo, e ciò che vedo non è una bellissima immagine...
Avanti al muro, che si trova dirimpetto alla mia porta, c'è Devid seduto a terra.
<<devid cosa ci fai qui??..muoviti entra e non fare tutto questo casino, sveglierai tutti. >>.
Noto che fa molta fatica a rialzarsi, così lo aiuto a sollevarsi da terra.
Mi ci vuole un secondo, così, per capire che Devid era ubriaco fradicio e che le sue mani erano ancora più rosse e tagliate di prima..
Prima di portarlo, anzi trascinarlo piano piano sul letto, biascica come solo una persona ubriaca sa fare:
<< eh- eh così tu e mishfjter... Scusami mister occhi azzurri avete scopato. Non ti facevo così...Eliiiishhhh >> Strabuzzo gli occhi ma non commento, ci rechiamo direttamente in bagno, un getto di acqua è ciò che gli serve.
STAI LEGGENDO
l'odio dell'amore
Romanceciao mi chiamo Elis e questa è la mia storia. Non tutti sanno che nell'odio molto spesso regna l'amore, bisogna cercare ed andare oltre, ed io solo dopo aver incontrato Devid sono riuscita a capirlo. Non ho molti amici, non ho una famiglia, ho solo...