Countdown; Luke Hemmings

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buongiornooo((:

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- Luke, non ce la faccio più –

- Megan? –

- Sì? –

- Vuoi vincere vero? –

- Sì –

- E allora vieni qui –

 -

Io e Luke eravamo chiusi in palestra -o meglio, una sorta di “cantina”- da circa tre ore.

Mi aveva fatto correre, cronometrandomi, mi aveva fatto eseguire degli esercizi per i riflessi e ora stavo continuando a scagliare dischi di diversi materiali contro il muro di legno che, come diceva lui, dovevo visualizzare come se fosse stato la gamba di qualcuno. I miei lanci si erano fatti via via più imprecisi e scarsi, finché non mi ero gettata a terra, portandomi le braccia doloranti allo stomaco.

– No, seriamente Luke, non riesco più a muovere le braccia –

Lo sentii sbuffare mentre si sedeva vicino a me.

– Meg, lo sai che non devi prendere la cosa alla leggera, l’incontro è fra pochissimi giorni –

- Lo so Luke, ma, non lo so, come andrà, andrà –

- Ti stai arrendendo? –

- No! Voglio dire, non posso cambiare ciò che è già stato deciso, e poi fra meno di un anno ce ne andremo di qui –

- Meg, ascoltami – mi disse lui, mentre si avvicinava di più a me, prendendo la mia mano fra le sue

– Io non posso pensare che tu ti faccia del male, sei sempre riuscita a farcela, l’idea di te là così… No, semplicemente no. Devi promettermi che farai di tutto per non darla vinta ad Ashton –

- Luke, non vincerò mai –

- Perché devi dire così? –

- Perché lo so, gli ultimi incontri sono andati sempre peggio, me la sono sempre cavata per poco –

- Vieni qui – si girò verso di me, mentre appoggiava la sua fronte alla mia, e mi guardava con quei suoi meravigliosi occhi azzurri.

– Lo sai di essere la persona più importante per me, sì? –

Per tutta risposta sorrisi. Era una delle cose che più amavo sentirmi dire.

– Beh, Meg, io non permetterò che tu ti arrenda così. Sei forte, sono sicuro che ce la farai, quel che costi –

E rimanemmo lì, abbracciati, a cercare di non pensare ad altro che a noi due.