Vince il più Forte?

11 1 0
                                    

Tutti davanti alla porta aspettavamo la prova successiva...
«penso che il colore delle porte sia relativo alla prova che celano dietro di esse » suppose Alice
«Secondo me sarà una prova di intelletto, come...degli enigmi» rispose Martha
«giusto, ma questo smonterebbe la mia tesi sul colore della porta»
«È INUTILE STARE A PARLARE,AFFRONTIAMO LA PROVA È BASTA» urlò Chinua
«Cosa vuoi da me ho solo fatto un ipotesi»
«ESATTO.. LA TUA STUPIDA IPOTESI NON MI INTERESSA »
«Se la mia opinione non ti interessa allora non obbiettare ...»
«beh.. In effetti...» risposi ridacchiando.
«RAGAZZI SENTO RUMORI DIETRO... DALLA PORTA»
Un forte rumore, un cigolio, la grande porta cominciò ad aprirsi il rumore era talmente forte che eravamo tutti con le orecchie coperte dai palmi,«FA TROPPO RUMORE» urlò Raden.
Lo spessore della porta in metallo era molto.
La grande porta verde rivelò una stanza lunga e dalle dimensioni assurde.
Dotata di estroflessioni grandi e di diverse forme.
Tutto era ricoperto di un materiale bianco e lucente.
Alla fine della stanza , la direttrice e il dottor Garcia, che sembravano insetti per quanto erano lontani, ci gridavano di entrare.
«SU RAGAZZI NON ESITATE BENVENUTI NELLA SECONDA PROVA»
«mhh, ragazzi non mi convince» borbottò Martha affacciandosi verso l'interno della stanza.
«SU RAGAZZI NON ABBIAMO TEMPO DA PERDERE»
Cosa stava succedendo effettivamente? E soprattutto, dove era Mike?
«IO ENTRO» borbottò Chinua
«ma sei impazzito?, i.. Io non ci entro li dentro» rispose Martha.
Alice con uno scatto felino entrò nella stanza «su ragazzi dobbiamo andare... avanti».

Ovviamente tutti seguimmo Chinua e Alice fino ad arrivare davanti a Garcia.

«Questa è una prova di agilità, capacità di coordinazione e capacità di elaborare un piano di azione»cominciò Garcia. Indicando due macchine alla sua destra e due alla sua sinistra.
«Queste macchine rilevano i movimenti e sparano dardi metallici»
«aspetta in che senso dardi»
«state tranquilli sono dardi metallici ma non trapassano la pelle possono provocare un piccolo dolore come un pizzicotto» rispose annoiato grattandosi il pizzetto bianco.
«lei si rende conto che siamo ragazzi? ” urlò Alice.
«si ma avete firmato la liberatoria»
«non mi importa nulla della liberatoria questi sono atti poco umani, cos'è un gioco perverso?»
«ormai sei entrata Alice non lamentarti» rispose Chinua
«Comunque...la prova consiste nel arrivare qui dove sono io e prendere la bandiera rossa piantata a terra» continuò Garcia.
Inevitabilmente fummo scortati da le guardie armate all'inizio del percorso ognuno lontano dall'altro.
Quando all'improvviso il suono di una tromba rimbombò nella stanza è in lontananza un timer di 10 minuti inizio a scalare.
Correndo verso la metà e schivando i dardi Chinua arrivò a metà del percorso. Alice invece mi faceva segno di seguirla allora lo feci.
«DOBBIAMO STUDIARE IL COMPORTAMENTO DELLE MACCHINE SICURAMENTE CI SARÀ UN PUNTO CIECO» mi disse
«come hai intenzione di farlo?»
«ci sono dei posti dove ci si può riparare andiamo li e osserviamo le. Macchine» Martha correva da una parte all'altra del campo un po' come noi ma con le mani sopra la testa quasi a proteggere la Nuca. Raden invece era fermo all'inizio nascosto dietro un muretto. Mentre osservavo questo Alice era andata avanti ed era nascosta dietro un muretto più avanti di me quando all'improvviso due macchine puntarono su di me, troppo tardi per scoprire che ero poco coperto, senti un botto una decina di dardi scheggiavano verso di me.
Stesi la mano davanti a me e all'improvviso.

Il buio.

Aprii gli occhi lentamente, non mi trovavo nel campo della seconda prova ma ero steso su un letto «dove diamine sono? » girai la testa di poco quando alla mia vista trovai Mirko su un lettino con una flebo attaccata al braccio.
mi accorsi subito  che anche io avevo una flebo attaccata lessi le indicazioni, magari le mie conoscenze in biotecnologie mi avrebbero aiutato, era una soluzione di magnesio al 70%, una dose al quanto letale per un essere umano, volevano uccidermi?.
Staccai la Flebo è tamponai  con del cotone trovato in giro.
«Mike mi senti? MIKE»
Aveva una brutta cera ma almeno i suoi arti erano al punto giusto.
Guardandomi intorno capii di essere in una specie di laboratorio. Per fortuna c'era una porta. Decisi di esplorare il posto lasciando Mike li. Sarei andato a prenderlo dopo.
Uscito dal laboratorio. Guardai a  destra  c'era una porta con scritto "ARCHIVIO". Con passo leggero mi avvicinai, accostai l'orecchio per sentire i rumori«assolutamente nulla ma cosa è un luogo abbandonato?» dissi fra me e me.
Con un po' di timore e un pizzico di curiosità Aprii la porta.


I RAGAZZI DEL GENE  YWXDove le storie prendono vita. Scoprilo ora