Nim pov

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Era il 26 dicembre e io stavo letteralmente morendo di freddo.
La neve scendeva creando attorno a sé un cumulo di altra neve bianca e soffice.
Oh scusate io sono Nim e sono stata cacciata di casa perché sono queer; il giorno che ho fatto coming out alla mia 'famiglia' mi sono trovata per strada, con una felpa di Harry Potter, cellulare, con 20 dollari in tasca e un misero zaino di scuola con dentro un giaccone pesante. Tutto questo era il mio equipaggiamento da adolescente buttata fuori dalla propria abitazione, ripudiata dai propri familiari, sola e senza un tetto.
Erano circa le 20 di sera quando si avvicinò un uomo basso e magro, con una pistola nelle tasche, scarpe pesanti e un passamontagna nero sulla faccia.
X:"Psssst! Se non vuoi morire di freddo ti conviene venire a lavorare da me, nel mio Night Club. In più ti do vitto e alloggio gratis. Prendere o lasciare dolcezza."
In meno di un secondo stavo seguendo l'uomo dentro ad un locale notturno.
La prima cosa che vidi furono dei pali da pole dance e delle ballerine che salivano e scendevano ad una velocità impressionante.
Cazzo avevano dei fisici pazzeschi, magri e sederi che sembravano scolpiti nel marmo.
Lukas:"Allora Nim hai due giorni per ambientarti qua dentro, poi potrai iniziare a lavorare con Elena e servirai i tavoli con lei."
Elena si avvicinò a me e mi fece segno di seguirla su per le scale che portavano in una soffitta dove c'era un letto matrimoniale enorme e un bagno.
Dormire con una persona del mio stesso sesso mi metteva in imbarazzo, e lei lo percepì dicendomi che non mi avrebbe mai fatto del male.
Elena:"Va' a farti una doccia calda, poi ti porto qualcosa da mangiare. Stanotte non mi aspettare in piedi perché finirò di lavorare alle 5 del mattino. Tu puoi dormire comodamente."
Uscì per lasciarmi la mia privacy, mi buttai in doccia e dopo essermi lavata mi misi a dormire per far passare il tempo e per aspettare Elena.
Era ormai mezzanotte quando un uomo entrò nella stanza, mi buttò contro al muro e mi diede una sberla per svegliarmi!
X:"Ce l'ho duro quindi vedi di farmi un bel servizio."
Istintivamente gli morsi le palle, lui cacciò un urlo e ben presto Lukas arrivò da noi mentre io ero in bagno a lavarmi la bocca.
Lukas:"Jhon ti ho detto mille volte di non toccare le nuove arrivate! Va' in ospedale!
E tu Nim rimarrai quassù per due giorni senza cibo o acqua!"
Lukas se ne andò sbattendo la porta per tornare dai suoi clienti mentre io mi misi di nuovo tra le coperte calde con le lacrime che scendevano, non potendo fare nulla per fermarle.
La mia testa pensava ad un modo per mangiare senza scendere di sotto, ma non avevo altre soluzioni a questo problema complicatissimo, così mi misi a dormire di nuovo sperando che durante la notte mi venisse in mente qualcosa.
Verso le 2/3 del mattino la porta si aprì leggermente e sentii la voce di Lukas e la voce di una ragazza, la quale disse che mi voleva prendere tutta per sé, ma Lukas le chiese 10 giorni perché io potessi diventare più docile e lei accettò.
La porta si richiuse.
*due giorni dopo*
Stavo sul letto a disegnare un mandala per distrarmi quando entrò Lukas dicendo che doveva parlarmi.
Lukas:"Nim non sei più in punizione perché non hai cercato di scappare e tantomeno di scendere a mangiare. Quindi da stasera cominci a lavorare anche tu per me. Dovrai servire i tavoli con Elena e Jack."
Mi fece cenno che potevo scendere di sotto dove trovai Elena che mi abbracciò sussurrandomi all'orecchio che pensava di perdermi.
Elena:"Sei magrissima, hai bisogno di un panino di Jack. Per noi cibo e bevande sono gratuiti."
Jack:"Io sono Jack e sono il barista di fiducia di Lukas."
Dopo essersi presentato iniziò a spiegarmi i nomi dei vari alcolici e bevande, e mi disse una cosa che mi mise i brividi: se un cliente mi toccava il sedere dovevo sorridere!
Elena:"Nim devi sempre cercare di evitare il più possibile i clienti Alpha. Sono i più ricchi e gestiscono tanti locali dove gira di tutto: dall'alcol alle canne e a volte si arriva anche alla prostituzione."
Ma in che cazzo di posto ero finita?!
Jack:"I clienti arrivano sulle 21/22 e quasi tutti lasciano il locale tra le 4 e le 5 del mattino."
Elena mi disse che avrei trovato la divisa sul letto, così andai su e me la misi. Era molto aderente e corta.
Scesi di nuovo le scale e vidi una ragazza che parlava con Jack.
La sconosciuta si voltò verso di me e vidi che era un po' in carne ma aveva dei bellissimi occhi color verde, i capelli neri e un bellissimo vestito azzurro.
Cazzo era bellissima.
X:"Jack una vodka liscia. Voglio che sia questa bellissima ragazza a portarmelo."
Portai il bicchiere alla ragazza che venne raggiunta da un'altra poco più grande di lei.
Y:"Per me un Long Island con ghiaccio."
Dissi a Jack l'ordine.
Jack:"La Signora Chiari... devi fare attenzione a lei, vuole sempre i nuovi per lei ma Lukas non gli ha mai dato nessuno."
Portai la bevanda al tavolo, l'appoggiai sul tavolo e feci per andarmene quando l'ultima arrivata mi chiamò.
Y:"Come ti chiami tesoro?"
Nim:"Mi chiamo Nim signora.. questa è la mia prima sera di lavoro, quindi mi scusi devo proprio andare"
Y:"Dove sono i tuoi genitori? Lo sanno che lavori in questo postaccio, con gente malfamata?"
Feci per voltarmi quando lei mi prese per un braccio e mi mise tra le sue braccia! Cazzo! Questa non ci voleva!
Per fortuna arrivò Lukas e io ingenuamente pensai che la mandasse via.
Lukas:"Signora Chiari che piacere vederla anche stasera! La prego di lasciare la ragazza in quanto sta appunto lavorando.."
La signora Chiari disse una cosa che mi fece balzare il cuore in gola: mi voleva portare via!
Signora Chiari:"Lukas la voglio tutta per me! Se non me la dai ti uccido! E sai che posso mantenere la parola data!"
Lukas provò a ribattere ma la donna prese fuori una pistola e gliela puntò contro.
Lukas:"Nim vai a preparare le tue cose!"
Nim:"No! Non voglio!"
Lukas:"Ti conviene obbedire!! Il suo prezzo è di 20.000 dollari. Prendere o lasciare."
Io corsi di sopra a fare lo zaino e intanto piangevo perché mi sentivo tradita, usata.
La porta si aprì. Era la donna che mi aveva comprata.
Signora Chiari:"Tesoro devi ringraziarmi perché io ti ho salvata da una vita indegna. Dai andiamo a casa."
Scesi per l'ultima volta le scale e salutai con lo sguardo Elena e Jack. Mi si spezzava il cuore sapendo che loro sarebbero rimasti lì a lavorare per il resto della loro vita, mentre io me ne andavo con una sconosciuta.
Appena fuori dal locale c'era una macchina con un autista.
Signora Chiari:"Nim va' nel seggiolino."
Mi fermai. Io in quel coso non ci sarei entrata manco morta!
Signora Chiari:"Sdraiati sulle mie ginocchia!! Immediatamente!! Non sopporto le ragazze maleducate!"
Mi fece sdraiare a forze sulle sue ginocchia.
SPANK!
SPANK!
SPANK!
SPANK!
SPANK!
Signora Chiari:"Le ultime 5 le devi contare! Altrimenti ricomincio daccapo!"
SPANK!
Nim:"1"
SPANK!
Nim:"2"
SPANK!
Nim:"3"
SPANK!
Nim:"4"
SPANK!
Nim:"5."
Scoppiai a piangere dal dolore mentre lei mi prese tra le sue braccia iniziando a fare avanti e indietro per calmarmi.
Signora Chiari:"Adesso andiamo a casa. Mentre siamo in macchina devi leggere delle regole che dovrai rispettare per vivere con me. Ne infrangi una e le prendi ci siamo capite? Bene leggi."
Regole per la nuova ragazza:
1. Ci dovrai sempre chiamare mamma e mommy.
2. Berrai il latte dal mio seno o da quello di mommy.
3. Dovrai indossare un pannolino che ti verrà cambiato ogni ora.
4. Farai il bagnetto tutte le sere.
5. La notte dormirai con me e mommy.
Punizioni:
-sculacciate
-clisteri
-negazione dell'orgasmo
Con che cazzo di donna ero capitata?!
Spazioooooooo!
Ecco il primo capitolo di una storia che avevo già pubblicato ma che qualcuno ha pensato di segnalare, ma io non mi arrendo.
Ben presto arriverà anche il capitolo sulla storia delle orfane.
Beh vi auguro una buona giornata.
Prossimo aggiornamento a 4 voti e 5 commenti.
Ciaooooo!

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