A casa in malattia

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Carmen e Aisha avevano una pazienza infinita con me perché non mi punirono per quel che avevo detto ma al contrario perché mi diedero al posto del latte una pastina in brodo che a detta loro mi avrebbe fatta sentire meglio.
Ah finalmente qualcosa di solido ci voleva proprio, avevo sempre fame dopo le poppate ma non mi davano mai niente da mangiare, quindi la pastina andava più che bene.
Aisha:"Dai Nim le ultime due cucchiaiate e poi ti cambio il pannolino."
Dal suo tono si capiva perfettamente che le avrei prese, indi per cui mangiai gli ultimi due cucchiai di pastina.
Aisha:"Brava principessa dai vieni qua in braccio a me, che ti mangio tutta! Gnam! Che buona pancina che abbiamo qui."
Per qualche secondo la mia mente si dimenticò che ero una diciassettenne e non una bambina piccola; volevo solo tornare ad avere una vita normale con dei genitori che mi accettassero il mio orientamento sessuale, avere un tetto sopra alla testa in cui sentirmi protetta e del cibo buono. Non mi sembrava di chiedere troppo, solo il minimo indispensabile per essere felice e dare felicità agli altri.
Sbadigliai perché avevo sonno, la febbre mi toglieva energie e in quel momento volevo solo stare nel mondo dei sogni a sognare di avere una famiglia vera.
Dopo avermi cambiata Aisha mi portò nel letto matrimoniale e mi diede il latte, quindi tempo cinque minuti e stavo già sognando. Sognavo che ero tornata a casa mia e i miei genitori mi chiedevano scusa per avermi cacciata di casa, andavo a scuola e nessuno mi prendeva in giro perché mi piaceva studiare, Aisha e Carmen non esistevano nella mia vita.... in pratica ogni cosa era al suo posto e io avevo una vita perfetta.
Dopo circa un'ora e mezza Aisha mi svegliò portandomi in bagno ma stavolta non ero riuscita a fare nulla!
Aisha:"Amore se ti trattieni poi ti fa male il pancino, quindi adesso ti devo fare un clistere da due litri. Non guardarmi così. Lo sai che devi fare i tuoi bisogni qui dentro."
Prese un cuscino, lo posizionò sotto alla mia pancia, lubrificò il mio buco per far entrare la cannula e fece partire l'acqua!
Nim:"Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhh!! Basta! Non mi tratterrò più!"
Mentre urlavo entrò Carmen allarmata per le mie urla ma appena mi vide con la cannula nel culo si avvicinò a me e mi prese la mano per tranquillizzarmi.
Carmen:"Principessa dai calmati che adesso è tutto finito. Shhh respira dentro e fuori, e fuori. Così bravissima."
Cazzo stavo di merda, avevo la febbre e quelle due mi facevano un clistere per farmi liberare!
Aisha mi disse che avrei dovuto tenere il pannolino sporco per un po' finché non avessi imparato ad usarlo del tutto, cosa per me difficile visto che ero un pochino stitica già di mio.
Dopo qualche minuto avevo il pannolino pieno e scoppiai a piangere dalla vergogna, ma Carmen e Aisha dissero che era la mia punizione per essermi trattenuta.
Carmen:"Nim tieni il ciuccio perché ti stai agitando. Se fai la brava bambina ti cambiamo altrimenti ti lasciamo col pannolino sporco fino a domani mattina."
Era fastidioso avere quel coso pieno quindi decisi di stare al loro gioco, solo per essere cambiata, quindi speravo che si convincessero presto a cambiarmi.
Carmen dopo qualche minuto che mugugnavo perché volevo essere cambiata decise di cambiarmi, e quando mi tolse il pannolino ero stra felice.
Carmen:"Amore vieni che giochiamo un altro pochino, dopodiché ci facciamo un bagnetto, guardiamo un cartone, si mangia e si va a letto."
Aspetta cosa?! Bagnetto? Ma anche no!
Aisha:"Honey il bagnetto serve per farti andare a letto pulita in particolar modo se hai la febbre che ti fa sudare."
Argh! Io se avevo la febbre col cazzo che mi lavavo, anzi, finché non guarivo bevevo soltanto per non disidratarmi.
Dalla mia faccia entrambe capirono che ero contraria al bagnetto ma dissero che era obbligatorio altrimenti le avrei prese e poi mi avrebbero fatto comunque il bagno; ogni volta la minaccia delle sculacciate aveva l'effetto che loro desideravano ovvero quello di vedermi sottomessa a loro, piegata al loro volere. La situazione non era delle migliori visto che non ero nella posizione di oppormi dato che per oggi le avevo già prese, perciò constatai che era meglio fare questo cazzo di bagno e sperare che non gli venissero strane idee in mente.
Aisha:"Cucciola vieni qua in braccio che ti porto a fare il tuo primo bagnetto. Ti piacerà vedrai, che poi ci chiederai di farlo sempre."
Aspetta e spera.
Aisha riempì la vasca da bagno, aspettò che l'acqua fosse abbastanza calda, ci mise dentro delle paperelle e poi mise dentro me che stavo morendo di vergogna perché ero di nuovo nuda davanti a lei.
Cominciò a bagnarmi i capelli per poi insaponarmeli facendomi un massaggio alla testa, poi passò a lavarmi il corpo e appena sfiorò le mie parti intime mi scesero due lacrime amare e calde; se ne accorse, mi tolse il sapone dal corpo e dai capelli, mi avvolse in un accapatoio con disegnati degli orsetti, mi asciugò i capelli ed infine mi mise un pannolino pulito per poi mettermi un body color porpora.
Aisha:"Piccina è l'ora di vedersi un cartone animato. Io ho tutti i classici Disney e basta che tu mi dica un titolo che lo guardiamo assieme."
Ci pensai per qualche secondo e chiesi di guardare La Bella e la Bestia, visto che ero innamorata del principe che veniva trasformato in bestia.
Aisha:"Bene piccola vieni qua in braccio che ti porto giù sul divano."
Mise su il cartone animato e io rimasi incantata come al solito dalla storia che seppur la conoscessi a memoria, mi faceva emozionare ogni volta che lo guardavo.
Quando il cartone finì erano ormai le 19:30 e dalla cucina si sentivano dei profumi squisiti di patate al forno e pollo arrosto e di pane preso dal panificio.
Aisha prendendomi tra le sue braccia mi tenne in braccio a sé per darmi del minestrone di verdure e farmi bere l'acqua dal biberon rosa.
Aisha:"Nim amore adesso devi fare un ruttino per digerire la cena, hai capito? Bene."
Ruttare era la mia specialità essendo una scaricatrice di porto di quinto livello quindi nel farlo non ebbi tanti problemi a farlo uscire.
Sia Aisha che Carmen si misero a ridere suscitando in me una risata naturale.
Ovviamente il mio stomaco non voleva cibo perché lo vomitai quasi subito dopo aver ruttato.
Aisha disse che non era successo nulla di male e che probabilmente avevo preso un virus gastrointestinale e che per qualche giorno avrei mangiato solo tè caldo e biscotti secchi per evitare altri rigetti.
Carmen:"Aisha hai bisogno di una mano stanotte per lei? Ti ricordo che sono una ex infermiera e che mi ricordo perfettamente come accudire una bambina piccola malata come lei."
Aisha:"Se per te non è di disturbo va bene."
Carmen:"Nessun disturbo altrimenti non te lo avrei chiesto."
Nim:"Mamma mi dai un abbraccio?"
Ad Aisha scesero le lacrime dagli occhi perché fino a quel momento erano rare le occasioni in cui la chiamavo mamma, però in quel momento avevo la necessità di stare tra le sue braccia e quelle di mommy perché in fondo loro mi stavano dando l'amore che i miei veri genitori non mi hanno quasi mai dato a causa del mio carattere a tratti ribelle e a tratti chiuso e debole quando subivo le angherie di mio padre quando mi chiamava troia solo perché avevo lasciato il mio ragazzo quando avevo scoperto che mi tradiva con la mia ex migliore amica.
Avendo questo carattere non definito a scuola ero sempre l'emarginata della classe, quella che a pranzo si sedeva in un tavolo da sola perché mi era stata appioppata l'etichetta di "sfigata", "depressa" e "nullità".
Se provavo a ribellarmi ai miei compagni di classe mi tiravano i pugni e quando tornavo a casa dicevo che ero caduta dalle scale.
Difatti iniziai a piangere anche io perché mi si erano riaperte delle ferite profonde quanto la fossa di un meteorite; stavo male a scuola e ringraziavo il cielo se Aisha mi aveva comprata perché almeno non avrei rivisto per un po' quelle teste di cazzo.
Aisha:"Nim sono quasi le 21 iniziamo ad andare a nanna? Cucciolina sai che stanotte mommy dorme con noi? E ti facciamo dormire con noi nel letto matrimoniale, che ne dici?"
Piuttosto che dormire nella culla mi andava più che bene.
Aisha:"Cucciola dai che adesso ti do un pochino di latte per farti dormire meglio. Ma lo sai che tra pochi giorni è l'ultimo dell'anno? Noi solitamente lo festeggiavamo andando nei locali a luci rosse, ma col fatto che ci sei tu, la nostra bambina piccola e dolce, lo passeremo a casa con i nonni che ti conosceranno domani pomeriggio. Sanno tutto di te, anzi non vedono l'ora di vederti con questi bellissimi body. Adesso però è ora di andare a cambiare questo pannolino sporco, ci laviamo i dentini e andiamo a letto."
Spazioooooooo!
Allora lo so che sono sparita per un po', ma appunto avendo la maturità per me questi ultimi mesi di scuola stanno diventando infernali.
Cercherò di ritagliarmi dei piccoli momenti per scrivere e pubblicare.
La nostra Nim conoscerà i nonni. Chissà cosa succederà.
A voi l'onore di scoprirlo!
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Ciaoooo!

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