Quando Louis sente delle unghie grattare sul pavimento, sospira contro il collo di Harry uno stanco e quasi ancora addormentato: ''Clifford, per favore, no-'' perché onestamente, per quanto sia chiaro che Harry adori i cani, non sa quanto sia disposto a condividere lo spazio fino a quel punto. Il suo proposito viene fermato da una mano debole sulla spalla e una frase detta poco sopra di lui, alla punta dei suoi capelli: ''No, no, lascialo.''
Il corpo enorme del suo cane si sistema a dormicchiare sulle loro gambe intrecciate, ed Harry fa un piccolo sospiro rilassato prima di stringerlo meglio e continuare a dormire. Louis vorrebbe fare lo stesso perché davvero, tra il peso familiare di Clifford e le braccia di Harry quello è decisamente un posto perfetto per farsi qualche altra ora (minimo) di riposo, ma tende a distrarsi facilmente, soprattutto visto quello che ha davanti. Alza di poco il mento e osserva lo scrittore addormentato, le ciglia che fremono mentre respira nel sonno. Mormora un piccolo, accorato: ''E io ti stavo lasciando andare?''
''Non la prima decisione stupida che hai preso'' sente, roco e per niente sveglio, anche se Harry nemmeno apre gli occhi ''Ma quello era ieri, Lou. Oggi sono molto stanco. Per favore, dormi.''
''Non so se ci riesco'' borbotta al suo mento, baciandolo appena ''Ci sono io, ci sei tu, non ci sono i nostri vestiti...''
''C'è Clifford'' aggiunge il suo ragazzo con una risatina, aprendo piano gli occhi verdissimi mentre ammicca un sorriso nella sua direzione. Scende di poco, così da poter essere faccia a faccia con lui mentre mette su un'espressione buffa: ''Così eccitante.''
''Mostro, hai rovinato tutto'' recrimina con un verso schifato, lasciandogli una gomitata per cui l'altro risponde con una lenta risatina. Presto, anche se completamente sveglio, Louis si infila nella piega delle sue braccia e rimane rintanato lì, borbottando al suo petto: ''Ho un problema.''
Mani gentili gli accarezzano la schiena mentre sente: ''Sei un po' melodrammatico, amore, ma fammi sentire. Scommetto che è un problema grave e irrisolvibile che minerà le fondamenta della Gran Bretagna, la nostra relazione e la concezione universale di catastrofe.''
''Smettila di usare il tuo linguaggio forbito contro di me, Agatha Christie'' morde appena la pelle su cui ha le labbra poggiate, Harry ride, caldo e privato. Louis torna serio in fretta. ''Comunque. Il fatto è che: non credo, e onestamente non voglio credere, di poter più stare senza di te. Questo è tutto. Ma solo perché sei molto caldo e baci bene e sai cucinare e hai dei bei capelli. Ecco.''
''Ecco'' ripete Harry al suo orecchio, senza fermare le sue carezze ''Abbiamo lo stesso problema. Solo che mi affascina il titolo nobiliare. Sono uno scalatore sociale.''
''Per favore'' Louis riemerge dal suo petto per guardarlo, Harry sta già trattenendo una risata tra le labbra a cuore ''A chi vuoi prendere in giro? Con il tuo equilibrio, non sapresti scalare.''
''Sarei un bravissimo scalatore'' contesta il più piccolo, mettendo su un broncio piccolo e assolutamente adorabile che fa ricordare a Louis che, ah, sì, non l'ha ancora baciato. Gli trascina la mascella così da rimediare a quella mancanza, sospirando sulle sue labbra schiuse mentre si poggia alla sua figura fatta di cera calda e lenzuola morbide. Si scosta con un sospiro:
''Buon Natale. Ti amo.''
''In che ordine?'' domanda innocentemente lo scrittore, comodo sotto il suo peso mentre lo regge per la vita. Louis gli lascia un pizzicotto sul retro del collo ed Harry fa una smorfia che gli bacia appena. ''Scusa, va bene, la smetto. Ci stai provando.''
''Ci sto provando'' conferma, il naso contro il suo. Gli occhi di Harry scintillano.
''E ti amo per questo. Buon Natale'' aggiunge a bassa voce, aggiustandogli un ciuffo della frangia prima di socchiudere gli occhi ''Possiamo dormire un altro po'? Per piacere. Gemma è rimasta a parlare fino a tardi con Rhona, non starà già a colazione, e Liam sta con Zayn. Mia mamma chiama nel pomeriggio. Non c'è nulla allo stato attuale delle cose che m'impedisca di dormire contro il mio fantastico ragazzo per un'altra quarantina di minuti. Sì?'' conclude, arricciando le labbra per lui. Louis può solo sospirare, dichiararsi sconfitto per i prossimi vent'anni (avete mai visto Harry Styles nudo, adorabile e sonnacchioso di prima mattina? E allora zitti, grazie mille) e annuire, smettendo di tenere le braccia flette per riprendere posto sul solco accanto a lui. Harry fa un gorgoglio di vittoria per cui gli bacia una spalla e si accoccola al suo petto, stringendogli il busto e sfregando il naso al sentire le sue mani sulla schiena.
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A Castle For Christmas ||L.S.||
FanfictionHarry è uno scrittore con un pessimo rapporto con suo padre che, dopo aver scatenato l'ira dei suoi lettori per la morte di un personaggio, decide di scappare dalla caotica Londra e inseguire il fantasma di suo nonno, mancato da poco, a cui era lega...