Capitolo Sei

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What About Us - P!nk

La mattina del ventiquattro dicembre, una settimana dopo la prima notte passata a condividere il letto con il Duca, Harry apre gli occhi, voltati casualmente verso la finestra, e osserva la neve doppia e spessa cadere a fiocchi foltissimi giù, fino all'erba ormai invisibile, inzaccherando le finestre e rendendole opache. Rimane ad osservare quella cascata per qualche minuto, poi si gira con calma tra le braccia che lo stringono, e preme il naso contro la guancia di Louis.

''Ehi. C'è la neve.''

Un mugolio, l'altro si preme contro il cuscino e lo ignora. Harry fa un piccolo movimento per incidere su di lui e continuare: ''Lou. Sta nevicando.''

''Smettila e torna a dormire'' sente finalmente, durante una carezza veloce sulla guancia. La sua mano crolla subito, Harry sbuffa.

''Ma c'è la neve'' ripete come se fosse importante, picchiettando la sua clavicola con le dita, e Louis non apre nemmeno gli occhi.

''Come quasi tutto l'inverno qui nello Yorkshire, piccolo. Quindi adesso torna a dormire, per favore. Probabilmente continuerà per giorni.''

''Okay, bene, vero, ma sta nevicando ora. E domani è Natale. Prima che il giardino sia inaccessibile, non possiamo andare a vedere? Per favore?''

''No'' Louis si gira sotto di lui, sbuffando ''E togliti da sopra di me, hai le coperte addosso ed entra aria.''

Harry sbuffa ma si poggia a lui con cautela, petto contro petto, lasciando tanti piccoli baci sulla mascella. Sente una mano sulla nuca aggrovigliarsi ai capelli mentre non demorde e dice e bassa voce: ''Dai, per piacere.''

Si comporta, o forse è meglio dire si comportano, in questo modo dopo una settimana in cui hanno camminato sul vetro, tentando di capire perché, se non facevano altro che litigare, andavano così d'accordo. Una volta Louis aveva scherzato su come quella fosse tutta tensione sessuale repressa, ed Harry ricorda di avergli tirato un canovaccio umido della cucina contro, mentre facevano i piatti. Il Duca, comunque, non si era scusato, aveva solo accostato un po' di più i loro fianchi, come se niente fosse, mentre asciugava.

Tutto era iniziato dal primo risveglio, se vogliamo essere precisi. Harry si era accoccolato da un lato del letto, le coperte strette addosso, e si era svegliato con brividi di freddo lungo la schiena nuda. Si era alzato su un gomito, osservando la figura addormentata al suo fianco, poi il letto, tastando con la punta delle dita per cercare una coperta poggiata chissà dove, tutto questo mentre rabbrividiva e si sfregava le spalle congelate per quei minuti passati scoperto, quasi seduto. Durante un piccolo sbuffo, gli era venuta un'idea: alzando il collo si era guardato in giro, dal bordo del letto fino alla porta, alla ricerca di qualcosa in particolare. A parte la forma scomposta della sua camicia, non aveva trovato nulla.

Era arrossito, ma si era arreso: allungandosi, il corpo ormai percorso da piccoli brividi, aveva toccato la guancia di Louis con la punta delle dita. ''Duca. Duca, ehi.''

L'altro si era spinto contro il suo palmo, lasciandoci un bacio leggero mentre mugolava e basta, chiaramente ignorandolo. Harry si era fatto appena più vicino: ''Lou, mi servi un secondo.''

Un occhio azzurro e stanco si era aperto per lui, sfarfallando le ciglia e accompagnando una voce roca e impastata: ''Che succede?''

''Dove abbiamo messo il tuo maglione di ieri sera?''

Le palpebre del Duca avevano iniziato a sfarfallare lentamente, dopo che entrambi gli occhi si erano schiusi. Ancora poggiato alla sua mano, aveva domandato: ''Che domanda è? Ero un po' impegnato, per notarlo. Non lo so. Rubi oggetti degli uomini che ti portano a letto o...?''

A Castle For Christmas ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora