Capitolo 3.

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Capitolo 3.

La mattina dopo, Victor si svegliò presto.

Caliel dormiva tranquillo per questo si mosse lentamente avvicinandosi a lui posandogli teneri baci sul collo cercando di risvegliarlo con dolcezza.

L'elfo si lasciò scappare un piccolo gemito di piacere mugugnando qualcosa d'incomprensibile.

Victor sorrise con dolcezza facendo passare la mano sotto la maglia dell'elfo sussurrandogli all'orecchio: «Cucciolo, sei sveglio?»

«No...» borbottò lui spaventando la testa di lato esponendo il collo a quella piacevole tortura: «Victor... è bello...»

«Sì. Ti piace questo risveglio?» gli chiese con un dolcissimo sussurro all'orecchio mordicchiandoglielo delicatamente.

Un sospirò uscì dalle labbra dell'elfo che aprì gli occhi guardandolo mezzo addormentato: «Victor, cosa vuoi fare?»

«Faccio quello che vuoi tu...» gli rispose il corvino facendo passare la mano sotto la sua maglia andando ad accarezzargli il fianco.

«Voglio un bacio...» borbottò l'elfo assonnato.

Victor sorrise con dolcezza baciandolo poco dopo.

Quando si allontanarono il corvino gli accarezzò il volto spostandogli una ciocca di capelli dal volto: «Adoro il colore argenteo dei tuoi capelli»

«Io adoro tutto di te...» rispose l'elfo immergendo le mani nei suoi capelli giocandoci per qualche minuto.

Poco dopo si alzarono dal letto e si vestirono per quella giornata.

Lasciarono la camera raggiungendo qualche minuto dopo la cucina dove Victor preparò dei pancakes per entrambi mettendoli a tavola davanti a entrambi.

Si misero a mangiare tranquillamente e quando terminarono misero un po' di crocchette ad Alaska.

Caliel si avvicinò al corvino che stava lavando i piatti usati per la colazione abbracciandolo da dietro appoggiandosi contro la sua schiena.

«Cosa succede?» gli domandò con dolcezza il corvino.

«Ti va di parlarmi del motivo per cui quel tizio ti ha trattato male?» gli chiese a sua volta l'elfo posandogli un bacio sul collo.

«Beh, non c'è molto da dire. Voleva tutto subito e io non volevo essere trattato come un oggetto ne essere usato solo per il suo piacere sessuale» gli rispose semplicemente Victor per poi aggiungere: «Non mi ha mai parlato del suo passato e di quello che l'ha portato a essere in questo modo»

Caliel gli posò qualche altro bacio sul collo facendolo sospirare: «Penso che chiederò aiuto a mio fratello...»

«Aspetta, Caliel. Voglio vederlo anch'io...» borbottò lui mordendosi il labbro arrossendo imbarazzato.

«Va bene» gli rispose lui avvicinandosi al tavolo recuperando le stampelle: «Ti aspetto sul divano in salotto»

Andò a sedersi poco dopo in salotto cercando sul telefono il numero del fratello.

Victor terminato di lavare i piatti andò in salotto sedendosi vicino a lui.

Caliel fece partire una video chiamata e attese una risposta da parte del fratello che non tardo ad arrivare.

«Caliel, cosa succede?» gli chiese perplesso portandosi indietro i capelli con la mano.

«C'è l'ex compagno di Victor che è tornato alla carica dopo quattro anni, ma volevo sapere cosa l'ha reso così stronzo. Credi di potermi aiutare in qualche modo?» gli domadò l'elfo senza pensarci due volte.

It's Christmas TimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora