La nostra passione

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Sono appena uscita dalla doccia, mi asciugo e poi mi vesto con la tuta fatta apposta per le Olimpiadi. Prendo il deodorante e il profumo e me li spruzzo dopodiché mi pettino e scendo a fare una passeggiata per la città di Tokyo passando prima dal Mister per avvisarlo e dirgli che io starò fuori per almeno metà giornata e che non deve dirlo ai ragazzi. Voglio stare da sola, perciò gli ho anche chiesto che quando mi andrò ad allenare oggi pomeriggio non dica che io sono in palestra o perlomeno non deve fare venire i ragazzi nel capannone vicino il campo. Non ho intenzione di stare con nessuno oggi, solo per la cena.
Adesso sono nel centro di Tokyo e passo davanti le vetrine dei negozi, decido di comprare qualcosa per i ragazzi e poi di andare a mangiare in un ristorante fast food per fare colazione.
Si sono fatte le 9 di mattina così decido di andare all'hotel e posare le buste e vado a comprare tutto il necessario per incantare i vari regali. Vi chiederete perché non ci sono andata prima di tornare in hotel, vi rispondo che tanto devo passare il tempo in qualche modo e comunque faccio movimento allo stesso tempo quindi no problem. Compro carte colorate in modo da impacchettare i regali con i colori delle loro squadre. Sì è un' idea bizzarra ma è carina.
Torno in hotel e impacchetto tutto dopodiché mi lavo di nuovo e mi cambio mettendo un'altra tuta della nazionale. Vado in un parchetto e vado a respirare aria pulita per quello che questa grande città permette. Rimango lì per molto tempo e poi torno in hotel dove vado a pranzare. Non male il pranzo, ora vado in camera sistemo i regali nell'armadio e prendo le mie cose per poi andare con il pulmino, a disposizione di noi atleti, al capannone per allenarmi.