Maddy

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Maddy

Dopo quella specie di sorrisino, Zayn aveva alzato le mani in segno di resa e arretrò. Sapevo che non sarebbe finita in quel modo, ne ero sicura. Ma per il momento si era creata una specie di tregua silenziosa che andava avanti ormai da qualche giorno.

Una mattina, mi svegliai di colpo sentendo dei tonfi alla porta. Qualcuno stava bussando con violenza.

Rimossi le lenzuola dalle mie gambe e mi avvicinai alla porta, infilando il mio solito cardigan lungo.

Appena aprii la porta, Maddy accompagnata da una delle guardie mi accolse con un sorriso enorme. Avevo quasi dimenticato che avrebbe dovuto parlare con Airon prima di partire e a quanto pare aveva trovato un momento libero.

La abbracciai, avvolgendole le braccia attorno al collo. Poco dopo, mi voltai verso la guardia e la ringraziai, facendogli capire di poter andare via.

«Non posso andare, miss Cox. Ho avuto ordine di scortare miss Gordon per l'intera permanenza.» Mi accigliai. Spinsi Maddy dentro, avvicinandomi alla guardia.

«Shawn, puoi andare. Maddy è con me. Dirò io a Mr Airon che ti ho obbligato ad andare.» affermai, mentre Shawn mi guardava dall'alto.

«Dirmi che cosa, Ginny?» una voce alle nostre spalle ci sorprese. Mr Airon si trovava lì dietro da solo, il che mi sorprese.

«Stavo solo dicendo a Shawn che poteva andare. Ma lo avrai già sentito quindi è inutile ripeterlo.» mi poggiai allo stipite della porta. Airon fece segno alla guardia di andare e così fece.

«Devi smetterla di dare ordini alle guardie contrari ai miei.» sbuffò, con le mani in tasca.

«In ogni caso, buongiorno Madeleine.» salutò Maddy alle mie spalle che ricambiò con un sorriso educato. Mi superò, andando a stringere la mano di Airon.

«Buongiorno Mr Airon, innanzitutto volevo ringraziarla per avermi permesso di accompagnare Virginia in questo viaggio, ma soprattutto per aver riposto la sua fiducia in me. Non sarò assolutamente d'intralcio durante le operazioni dei ragazzi, può contarci.» Maddy fu molto cordiale, assertiva e anche un pizzico leccaculo. Sapeva com'era fatto Airon, erano ormai 16 anni che lo conosceva.

«Oh Madeleine, ne sono certo. Piuttosto, vorrei chiarire con voi dei punti fondamentali. Spero vogliate seguirmi nel mio studio.» si voltò, invitandoci dietro di lui. Io afferrai al volo una felpa dal divanetto, lanciai il cardigan e corsi fuori dalla mia camera seguendo i due. Mentre seguivamo Airon, mi infilai la felpa dato che avevo solo un pantaloncino e una canottiera.

Non appena arrivammo nella sala grande, Airon si accomodò sul divano. Io accennai una nota di confusione, dato che aveva detto di andare nel suo studio.

«Preferisco la sala grande, è molto più illuminato e soprattutto, c'è lo scotch.» rispose alla mia domanda silenziosa. Roteai gli occhi, schifata da quel tizio che era capace di bere scotch pure alla mattina.

Invitò Maddy ad accomodarsi, ma lei rifiutò cordialmente. Mi affiancai di più a lei di fronte ad Airon e aspettammo pazientemente che si versasse il drink, prima di tornare ad una posizione più comoda per parlare con noi.

«Bene, allora innanzitutto cara Madeleine, Virginia mi ha informato delle tue doti caparbie e distinte, sono molto sorpreso. Per questo motivo, vorrei che tu e Zayn-» in quel momento, Zayn apparve dalla porta d'ingresso. Rimasi sorpresa e ammaliata dalla sua eleganza. Quella mattina era particolarmente... abbagliante.

Si affiancò ad Airon, che nel frattempo si era alzato. Io guardai entrambi con confusione e un pizzico di fastidio.

«-facciate tutto il possibile per permettere a Virginia di lavorare in serenità. E ammetto anche che mi piacerebbe averti in squadra con noi, Madeleine.» un ringhio per poco non uscì dalle mie labbra, mentre avanzai verso Airon.

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