Niente è come sembra

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Niente è come sembra

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Niente è come sembra

Aprii gli occhi circa alle dieci del mattino, ritrovandomi rivolta verso il comodino accanto, su cui vi era la mia vecchissima sveglia digitale che segnava l'ora in rosso. Mi stiracchiai un po', voltandomi poi verso l'altro lato del letto. Mi prese un colpo quando vidi Zayn ancora addormentato tra le lenzuola, con l'espressione imbronciata e il viso schiacciato contro il cuscino, il braccio sinistro sotto di esso, il destro invece disteso di sopra, che toccava la testiera del letto. Avevo per un secondo dimenticato com'era andata la notte scorsa.
Mi accucciai al mio posto, dedicandomi qualche istante per osservarlo.

Non sapevo bene esprimere la sensazione che mi dava vederlo lì, addormentato profondamente sul mio letto, con la luce che entrava dalle finestre e illuminava lievemente i suoi tratti orientali così definiti e impeccabili. Per me Zayn era imperturbabile, ma in quel momento non mi sembrava nient'altro che un ragazzo della sua età, con tutte le gioie e le complicazioni della vita normale.

Mi divertii ad immaginare scenari differenti dalla nostra realtà, in cui avremmo potuto trovarci in quella situazione. Magari due amici che erano tornati da una festa e che dormivano fino a tardi, oppure che avevano vito l'alba dopo una serata fuori. O ancora, due innamorati.

I miei occhi saettarono sulle sue labbra, che si chiudevano morbidamente. Risalii il suo viso, dal suo naso dritto e perfetto, fino alle sue ciglia lunghe, posate delicatamente sulle sue gote. I suoi occhi chiusi si muovevano al di sotto delle palpebre e pensai che forse stava sognando. Chissà cosa stava vedendo nei suoi sogni, se come i miei erano tormentati e confusi, oppure se erano proiezioni della vita che ci saremmo meritati. Forse sognava la sua famiglia, magari qualcuno conosciuto in un tempo passato oppure qualcuno che conosceva ancora oggi.

Un sospiro rumoroso lasciò le mie narici, mentre mi sollevai da quella posizione per mettermi seduta sul bordo del materasso. Qualche secondo dopo, mi ero alzata e diretta verso il mio armadio. Pescai dall'interno delle ante un vestito smanicato a tubino rosa chiaro, stretto fino a metà polpaccio. Scavai tra i cassetti dell'intimo, tirando fuori uno slip ed un reggiseno con dei calzini puliti. Afferrai poi le mie converse platform bianche, cercando di fare meno rumore possibile. Non volevo svegliare Zayn, ancora pacificamente addormentato tra le mie lenzuola.

Prima di andare verso il bagno andai a chiudere a chiave la porta d'ingresso, avendo così la sicurezza che nessuno sarebbe entrato in camera e avrebbe visto Zayn coricato sul mio letto. Non potevamo permetterci dei fraintendimenti, né ovviamente delle relazioni amorose tra di noi. Per Airon l'amore era un sentimento da domare e sopprimere, altrimenti ci avrebbe rovinato l'esistenza.

Ricordo ancora le sue parole, durante i corsi di formazione:

«È bene che ognuno di voi capisca che nessuna forma di emozione o sentimento sarà mai tollerata. E lo dico per voi, ragazzi miei. I sentimenti non hanno mai portato a nulla di buono, tranne la rabbia. Incanalate tutto in quella e avrete il rendimento che esigo di avere da ognuno di voi. Non lasciatevi fuorviare da tutto quello che credete possa esserci di bello, perché non c'è nulla di tutto ciò. Non crederete mai, qui dentro, di meritare anche solo di avere o sentire, provare qualcosa. Il sentimento "dell'amore"» - aveva mimato le virgolette con le dita- «è osceno, è ingannevole e spregevole. Se riuscirete a non cedervi mai, la vostra esistenza sarà più concreta che mai.»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 24, 2022 ⏰

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