Chérie

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Chérie

Ci affacciammo meglio dalla ringhiera, preoccupate e confuse

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Ci affacciammo meglio dalla ringhiera, preoccupate e confuse.

Perché Zayn aveva la pistola in mano? E perché stava attraversando il giardino con passo felpato come se stesse andando ad uccidere qualcuno?

Io e Maddy ci guardammo reciprocamente, confuse. Capii che qualcosa non andava, quindi mi voltai verso Madeleine e le afferrai un braccio.

«Entra in camera e non uscire finché non torno.» la intimai. Lei annuì, entrando velocemente in stanza. Io la seguii, chiudendo le ante della porta finestra. Mi diressi a passo svelto verso il cassettone in basso, lo aprii e sollevai la serie di vestiti che coprivano la mia Beretta 92.

Tirai fuori insieme ad essa i miei pantaloni neri e li infilai rapidamente, dopo aver sfilato i pantaloncini e la canottiera. Infilai rapidamente una maglietta a caso e mi voltai verso Maddy.

«Non uscire, non muoverti e non venirmi a cercare. Stai tranquilla qui, chiudi la porta e non lasciare entrare nessuno se non me.» lei mi fissò con occhi preoccupati e spaventati.

«Torno subito.» le dissi. Lei annuì, avvicinandosi a me.

«Sta attenta Gin ti prego.» mi abbracciò.

Dopo poco uscii dalla camera con passo svelto. Non avevo idea di cosa stesse accadendo, ma intravidi alcuni colleghi dirigersi fuori e dare comandi a tutti di stare attenti.

Mi precipitai al piano inferiore, notando Ian e Caroline indirizzare i ragazzi, mentre Ian comunicava con qualcuno attraverso l'auricolare.

«Ragazzi ma che cazzo sta succedendo?» Gli chiesi mentre mi avvicinavo a loro. Caroline si voltò verso di me, tenendo la pistola in mano.

«Qualcuno ha sparato a uno dei ragazzi, non abbiamo ancora capito chi ha sparato e chi è stato ferito. Zayn si è precipitato fuori prima di tutti. Non abbiamo sentito lo sparo perché hanno usato un silenziatore, probabilmente un cecchino.» mi spiegò Caroline. Io annuii, voltandomi verso Ian che stava ancora urlando nell'auricolare di procedere per coprire ogni centimetro del perimetro.

«Per favore va in camera mia, c'è una persona che devi proteggere. Falle compagnia, è spaventata e spaesata. Mi fido di te.» Mi rivolsi nuovamente a Caroline. Lei annuì, correndo verso le scale.

«Ian, dov'è Cole?» Lo interruppi. Lui rivolse la sua attenzione a me.

«Non lo so Gin. Non l'ho visto in giro, sarà sicuramente andato a coprire qualche zona. Per favore vai fuori e segui Zayn, è il tuo secondo e dovresti andare tu con lui.» io annuii prontamente.

Mi voltai, dirigendomi fuori tenendo ben salda la pistola tra le mani. I ragazzi si muovevano attorno a me organizzati e macchinali, quasi come se fossero dei robot. Airon era un esperto in questo e ci teneva che fossimo tutti in perfetta sincronia tra noi, anche in momenti come quelli.

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