capitolo sette

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Da poco è finita la puntata, e non molto dopo essere entrati in casetta ci radunano sulle gradinate, in pochi minuti senza fare domande ci troviamo tutti seduti su quei cuscini azzurri fissando lo schermo su cui probabilmente sarebbe comparso un filmato. Ed è proprio così.

Sul led spunta la scritta "State per vedere un filmato che mostra le condizioni del posto in cui vivete"
compaiono poi le immagini delle stanze e dei luoghi comuni in cui viviamo. Le immagini non sono molto gradevoli: ci sono piatti sporchi, fazzoletti ovunque, vestiti per terra, bottiglie d'acqua e disordine in generale.
La produzione ci comunica che due cantanti e due ballerini andranno in sfida, come provvedimento disciplinare. Chiediamo di scegliere noi i quattro ragazzi da mandare in sfida facendo una votazione anonima, e dopo un po' di problematiche ad andare in sfida saranno Luigi, Luca, Mattia e Christian. Sinceramente non capisco i criteri con cui abbiano votato, penso abbiano votato a simpatia, c'è gente qui che si da molto meno da fare che di questi quattro.

...

«Oi Mads» dice il ballerino di hip hop entrando nella mia stanza.

Sposto lo sguardo dallo schermo del computer al ragazzo ricambiando il saluto.

«Ti va di aiutarmi con la coreografia che devo portare per la sfida? Sono un po' in crisi» borbotta ridacchiando le ultime parole.

«Si certo!» esclamo spegnendo il computer e alzandomi dal letto «Dammi un secondo e arrivo» concludo dirigendomi verso l'armadio.

Lui annuisce per poi uscire dalla stanza andando penso in camera sua. Io infilo le scarpe, il giubbotto, recupero mascherina e borsone per poi andare a chiamarlo dicendogli di essere pronta.

«Ti faccio vedere la coreo, poi tu dimmi come ti sembra ok?» mi dice Christian.

Io annuisco.

Lui mette la base "Portami a ballare" e poi comincia la coreografia.

Per non essere un ballerino modern è davvero bravo, trasmette tanto. Quando balla non riesco a levargli gli occhi di dosso, ha quel qualcosa che mi lascia senza parole, è quasi magnetico. Ho notato che quando balla gli si illuminano gli occhi, si vede che gli piace quello che fa.

«Com'era?» chiede il ballerino stoppando la musica e riprendendo fiato.

«Non capisco quale sia il problema, sei bravissimo»

«Non so, non mi convince» confessa sedendosi per terra tenendo lo sguardo fisso sul suolo.

Senza pensarci due volte mi avvicino a lui avvolgendolo in un dolce abbraccio, lui ricambia stringendomi maggiormente a se.

«Penso veramente che tu sia bravissimo, quando balli trasmetti una carica assurda, e per non essere un ballerino modern questo passo lo svolgi benissimo devi solo essere più sicuro di te» borbotto senza staccarmi dall'abbraccio.

«Grazie» mormora il ballerino.

Sento qualcosa bagnarmi la spalla così mi stacco per fissarlo negli occhi e noto delle lacrime rigargli il viso, lui subito poggia il viso sulle mani cominciando a singhiozzare.
Mi fiondo verso di lui abbracciandolo nuovamente, sperando di farlo sentire meglio.

«Scusami» dice strofinandosi le mani sul volto.

«Tranquillo non devi scusarti» lo rassicuro dandogli una pacca sulla spalla.

Un cuore in due // Christian Stefanelli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora