♥ Capitolo:2 ♥

184 15 0
                                    

Sto malissimo, il sangue mi ribolle nelle vene la pelle sta esplodendo, ho quell'esigenza di bere che non mi da tregua.
"Devi smetterla, seguimi. Hai perso letteralmente il controllo." Mi urla contro.
"Ho fame." Le dico con voce roca, è una sensazione bruttissima, vedo tutto con una sfumatura di rosso.
Deborah mi prende per il braccio e mi porta nella sua macchina. Sto esplodendo, sento odore di sangue dappertutto.
Il mio cervello non ne vuole sapere di connettersi e senza pensarci due volte mi butto dalla macchina e corro verso un uomo che puliva il suo giardino. Lo strattono a terra bevo fino all'ultima goccia del suo sangue.
In cinque minuti ne avró bevuti 8.
Non mi riconosco più, io non sono così.
Nel frattempo Deborah mi raggiunge, sicuramente mi urlera contro, ma io ho ancora fame.
"Belle, ferma! Bevi questo ti sazierai." Mi dice indicandomi una bottiglietta che mi spaccia per sangue.
La bevo, farei di tutto per placare questa orribile sensazione.
Dopo una manciata di secondo tutto mi comincia a girare, non riesco a mantermi in piedi così cado in sonno profondo.

☆★☆★☆★☆★☆★☆★☆★

Al mio risveglio sono nella camera di un hotel, ma non lo stesso di prima.
"Siamo a Tokyo, sono passate 12h." Mi dice fredda Deborah.
"12h?" Chiedo sbalordita rendendomi conto del fatto che stia molto meglio e che mi sia passata quella brutta sensazione.
"Si 12, vatti a preparare alle 19:00 dobbiamo stare sul palco."
"Giusto il concerto!" Me ne ero completamente dimenticata, comincio gia a diventare più tesa agitata dal fatto che tra un'ora cominci il concerto.
Mi dirigo verso il bagno dopo due minuti ero pronta.
Corriamo verso il palco, entriamo dietro le quinte, siamo in ritardo è gia partito il conto alla rovescia così ci posizioniamo di corsa nel piccolo ascensore che ci porta sul palco.
Il concerto è andato benissimo, salutiamo il pubblico e entriamo velocemente dietro la tenda, quell'odore di sangue era buonissimo.
"Cosa facciamo stasera?" Chiedo a Deborah con un sorriso malizioso.
"Io propongo per una festa di soli vampiri, ho saputo che ne organizzano una proprio qui a Tokyo." Mi dice. " Anche perché non ti porto più in una festa di umani dopo ciò che è successo ieri." Continua.
"Okay mi piace l'idea." Rivolgendolo un altro sorisetto.
Corriamo verso il locale che dista 2 km da dove siamo.
Questa è anche peggio di quella di ieri, è stracolma di vampiri ubriachi.
Ci sediamo su dei divanetti molto comodi.
"Io vado a prendere un drink, ne vuoi uno anche tu?"Mi chiede Deborah.
"No grazie, preferisco rimanere sobria." Le rispondo ridendo.
Più Deborah si allontana e più mi sento strana e a disagio a restare sola su un divanetto.
Vedo un vampiro ubriaco avvicinarsi verso di me...
"Ehi, carina." Posizionandosi a cavalcioni su di me e cominciandomi a toccare. È orribile, le sue mani sono unte, ho paura.
"Vattene!" Mi agito, cercando di toglierlo da sopra di me, ma sarà un vampiro vecchio perché non l'ho smosso neanche di un centimentro.
"No ma sei cosi bella." Mi dice cercando di mettermi le mani nella maglia, ma io con il mio sesto senso mi giro di colpo facendolo rimanere male.
"Vattene, cazzo, vattene!" Urlo sicuramente mi hanno sentito tutti, ma nessuno si degna di darmi una mano.
A un certo punto Deborah sbuca da dietro, lo prende per il colletto strattonandolo a terra, è fortissima.
Tiro un sospiro di sollievo appena la vedo. Vedo gli occhi spaventati di quell'uomo sembrano gia conoscersi.
POV'S DEBORAH.
"Brutto stronzo, smettila di dare fastidio le mie allieve." Gli dico. Non posso crederci che la stesse stuprando.
"Non lo faccio più te lo prometto." Vedo la paura nei suoi occhi mentre parla.
"Non mi interessa adesso mi hai rotto." Gli urlo contro.
"Ti prego, Noooo!" Quelle sono state le sue ultime parole, perche era stato appena ucciso con un paletto nel cuore.

The Vampire Girl.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora