Quel giorno, dopo aver detto tutte le cose che ormai, da un bel po' di tempo a questa parte, mi tenevo dentro, tornai a casa e scoppiai a piangere rinchiusa nella mia stanza, posto in cui passavo la maggior parte della mia giornata.
Ripensai a tutto, ogni singola cosa, dalla più felice a quella che aveva lasciato maggiormente il segno o per meglio dire una voragine e sinceramente mi chiesi quando e se sarebbe finito mai quel ciclone che mi travolgeva ogni volta che c'era un ostacolo.
Mi misi le cuffiette come mio solito, anche perchè di studiare in quei momenti in cui mi sentivo più persa che altro, non ne avevo per nulla voglia e guardai tutte le foto che avevo con i miei genitori.
Io e mamma che ballavamo, io e papà che facevamo la lotta di cuscini, tutti i ricordi più belli e che custodivo poiché importanti come l'oro, se non di più..
Ed eccole lì, le foto che ritraevano me con un microfono in mano, mentre ballavo felice e spensierata, mentre facevo ciò che più amavo al mondo: cantare e ballare, essere un tutt'uno con la musica.
Forse non vi ho mai detto cosa provavo (e cosa provo ancora ora) e quanto era importante per me, quindi lo farò ora, beh ci proverò almeno perchè, anche se sembra ripetitivo da dire, è una cosa che non si può spiegare.
Avete presente quando tutto va male, ma in quell'esatto momento, sembra non esserci niente e nessuno attorno a voi? Quando vi sembra di lasciare tutte le preoccupazioni da parte? Ecco, così era come mi sentivo io.
Nonostante tutto, nonostante la mia voglia di piangere e di mollare tutto, con la musica ero davvero felice, la mente libera da tutti quei pensieri ed il cuore libero da quel macigno che mi accompagnava da sempre, diventando anno dopo anno più pesante ed insopportabile.
La musica era la mia passione, ma era diventata anche il mio posto sicuro, non che non la prendessi sul serio anzi, semplicemente col tempo avevo capito che non era più una specie di gioco, la mia passione era diventata un qualcosa a cui aggrapparmi quando mi sentivo soffocata dal mondo intero, quando mi sentivo una bambina che a malapena sapeva stare a galla e che se finiva sott'acqua, cercava di risalire in superficie dimenandosi.
Ma arrivata a quel giorno mi ero stancata, e forse un po' per la nostalgia o per la voglia di avere la mia rivincita, decisi che era l'ora di fare o meglio realizzare qualcosa, mamma, papà questo è anche per voi...
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Un sogno impossibile o quasi
General FictionAvete mai avuto un sogno impossibile? Avete mai avuto accanto delle persone che non credevano in voi? Avete mai avuto voglia di cambiare? Avete mai avuto il coraggio di fare una 'follia'? Avete mai avuto voglia di stravolgere tutto per qualcosa che...