𝓉𝓌ℴ 𝒷𝓇ℴ𝓀ℯ𝓃 𝒽ℯ𝒶𝓇𝓉𝓈

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sᴏɴɢ: ʟᴇᴛ ᴍᴇ ᴅᴏᴡɴ sʟᴏᴡʟʏ, ᴀʟᴇᴄ ʙᴇɴᴊᴀᴍɪɴ

Jimin sospirò, le gambe tremanti mentre percorreva il corridoio, dirigendosi di nuovo verso la camera del corvino.
Le ultime due ore erano state così frenetiche che l'omega dai capelli rosa si sentiva estremamente debole, eppure non si pentiva nemmeno un briciolo di essersi impegnato così tanto per cercare di calmare le acque.

Dopo aver capito la gravità della situazione, entrando nell'armadio in cui Jungkook si era nascosto, aveva ben pensato di aiutare prima di tutto l'alpha a riprendere il controllo, abbracciandolo e rassicurandolo, per poi pensare a come portarlo fuori di lì e metterlo sotto le coperte, al sicuro ed al caldo, provvedendo anche a mettere a letto il fratellino nella sua cameretta, che per quanto aveva urlato Jungkook in preda ai flashback sicuramente era spaventato a morte.

Jimin percorse gli ultimi passi, prima di aprire la porta, ripensando alle urla del corvino, ai suoi occhi vuoti, le orbite sgranate, il sudore che affiorava sulla pelle a vista d'occhio, i singhiozzi di Jungkook che gli mozzavano il respiro a metà.
Non aveva mai visto niente del genere ed il pensiero che Jungkook passasse tutte le notti così, da solo, mentre l'intera città era convinta che fosse l'alpha invincibile, gli faceva sentire un dolore sordo dritto nel petto, all'altezza del cuore.
Jimin quasi sorrise tristemente pensando a tutte le sere in cui anche lui era in preda ai propri incubi, la notte, da solo, mentre si assicurava che la porta fosse chiusa a chiave, tremando per la paura che il suo padrino potesse sbucare persino da sotto il letto, affamato del suo corpo, volenteroso di deturparlo.

«Sei tornato... Il mio fratellino dorme?»

Disse a bassa voce Jungkook, mentre i sonniferi che aveva implorato di prendere facevano già effetto su di lui, il petto nudo e sudato che brillava sotto i raggi della luna, mentre il lenzuolo copriva il resto del corpo.

«L'ho messo a dormire, era spaventato da morire.
Ora devo mettere a dormire solo te e poi avrò finito di occuparmi dei bimbi per oggi.» Jimin sorrise lievemente.

Jungkook, con le palpebre pesanti, lo studiò per qualche secondo.

«Puoi venire qui?
Tra un po' mi addormento, puoi andartene quando non sarò più sveglio.»

Andarmene? Ma non lo capisci che resterei qui per tutta la notte? Per tutte le notti?

Jimin annuì, salendo lentamente sul letto e mettendosi al fianco del corvino, senza chiedere permessi, i loro visi che ora erano vicinissimi.

«Cos'era... quello?» Sussurrò.

Jungkook lo abbracciò, facendo in modo che il suo viso fosse nell'incavo del collo dell'omega, respirandone profondamente l'odore.

MY HEARTBROKEN ALPHA | JIKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora