~CAPITOLO 4: PUNIZIONI E INDIZI~

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Hermione era davvero arrabbiata per quella punizione.  Andare nel dormitorio Serpeverde, lavorare con Malfoy.

Era furiosa con Piton!

Davanti all'entrata della Sala Comune Serpeverde si fermò: non conosceva la parola d'ordine. Per fortuna, Draco sembró aver pensato anche a questo.

"Puntualissima, Granger" commentó sbucando da un corridoio.

Hermione sobbalzò per la sopresa.

"Malfoy, mi hai spaventata! Sbrigati a farmi entrare, non ho voglia di perdere tempo".

"Non preoccuparti che nemmeno io ho voglia di passare la giornata con te" rispose a tono il ragazzo piazzandosi davanti all'entrata:
"Onore a Salazar" pronunciò con fierezza.

Hermione sbuffò: "Quanto siete boriosi!" commentò entrando nel dormitorio.

Si guardò intorno: c'erano pochi studenti, tutti intenti a parlottare ttra di loro. Tra questi c'era Astoria.

"Granger, ma che bel piacere!" esclamò ridacchiando.

Hermione la ignoró.

Anche Draco sembrò infastidito.

"Andiamo in camera mia" disse perentorio.

Hermione era troppo confusa e disorientata per replicare e si ritrovò così in camera del Re delle Serpi.

In quel momento sembró rendersene conto: "Malfoy, ma che diavolo..."

"Taci Mezzosangue, è solo per non sentire la confusione... stai tranquilla, non sei proprio il mio tipo. Facciamo sta cosa il prima possibile" la interruppe il ragazzo sdraiandosi sonoramente nel letto.

Hermione sbuffò sonoramente.

"Neanche tu sei il mio non preoccuparti" commentó posando i libri sul letto del ragazzo: "Dove ci mettiamo?"

Draco, senza remore, le indicò il letto.

"Non si può studiare e scrivere sul letto!"

Draco sbuffò:"Sei davvero noiosa, Granger!" disse mettendosi a sedere:
"Tu detti e io scrivo, okay?" aggiunse sbrigativo.

Hermione aveva ormai capito che se voleva finire in fretta quella tortura doveva scendere a patti con quella Serpe.

"Va bene, ma devi collaborare lo stesso!"

Draco annuì distrattamente. Hermione iniziò allora ad elencare le informazioni che aveva raccolto sui lupi mannari e Draco, senza batter ciglio, scriveva tutto, rielaborando ogni informazione in modo semplie e corretto.

Finirono molto in fretta. Non l'avrebbero mai ammesso, ma avevano fatto un ottimo lavoro. Quella collaborazione era andata davvero bene.

"Ottimo, Malfoy, la tengo io e lunedí la consegno a Piton, va bene?" disse Hermione recuperando tutti i suoi effetti.

"Perfetto, Mezzosangue" acconsentì Draco coricandosi esausto sul suo letto.

Hermione si spazientì nuovamente.

"Non ce la fai proprio a chiamarmi per nome vero? Non oso dire per nome, ma almeno Granger... sarebbe più civile!"

"E va bene... perfetto, Granger... contenta? Puoi andare ora" disse distrattamente il ragazzo senza rendersi conto di aver appena messo da parte la sua aria superiore.

Hermione fece finta di niente e, soddisfatta, se ne andó.

Arrivata nel dormitorio Grifondoro, controllò tutto quello che aveva scritto Draco: non potè fare a meno di notare l'elegante grafia del ragazzo e i suoi modi quasi perfetti di scrivere.
Possibile che quelle capacità così sopraffine appartenessero ad una persona così spregevole? A questa domanda Hermione non sapeva rispondere.

LASCIA CHE SIA || PREQUEL || DRAMIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora