Carl pov
Mi alzo e rimaniamo in silenzio guardando quello stronzo di Sebastián coricato sulla strada del vicolo, credo di avergliele date talmente tante che sia morto... dopo qualche minuto che siamo rimasti li a fissarlo t/n si avvicina al corpo sanguinante. Lentamente. Sta tremando, probabilmente per lo spavento... posa due dita sotto il mente vicino al pomo d'adamo.<<respira>> ammette con un filo di voce tremolante è instabile girandosi verso di me per guardarmi... ha le guance rigate di nero, piangendo il mascara gli si è sciolto. Non lo mai vista così. Nei suoi occhi leggo paura e dolore... ha il respiro irregolare come se avesse appena corso una maratona. Ha i brividi, per l'aria fresca di inizio dicembre.
Si alza e raccoglie i suoi vestiti da terra, e se li rimette, per tutto questo tempo è rimasta con solo il reggiseno. Mi viene incontro e mi prende da una spalla facendomi cenno con la testa di andare.
Non mi sono mai visto così, non mi riconosco, quando sono passato da quella stradina davanti al vicolo stavo spacciando. Aver visto cosa stava accadendo, che stava violentando lei... il mio migliore amico stava violentando lei... mi ha fatto andare fuori di testa. Toccare lei e peggio della mia morte. Lei è tutto per me non deve succederli niente.<<va tutto bene? >> le chiedo fermandoci. So che di sicuro non va bene, ma non so cosa dire, non mi è mai capitata una vosa simile, neanche sentire tutti questi sentimenti insieme mi è mai capitato... mi guarda negli occhi e comincia a piangere, la abbraccio.
<<n-non sapevo cosa f-fare... m-mi ha por-portata in quel vicolo, e-e stava per... per.. >> dice tra un singhiozzo e l'altro.
<<va tutto bene, tranquilla... ti porto ha casa ora>> le dico cercando di carmarla. Torniamo ha casa, e lei si corica nel mio letto.
Io mi corico affianco a lei. È appoggiata sul mio petto, ed io con una mano le accarezzo i capelli. La sento tremare, non per il freddo... il suo battito è irregolare, accellera sempre di più, mi sto preoccupando seriamente.<<ei... >>le dico cercando di distrarla, ma niente...
<<eii... >> gli ripeto muovendola leggermente.
<<t/n>> questa volta reclamo la sua attenzione, si alza di scatto e si mette a sedere, voltandosi velocemente verso di me... sembra persa; con la testa tra le nuvole. Si guarda in torno spaesata. Mi tiro a sedere e le vado incontro, lei indietreggia. Mi avvicino ancora un po' e la abbraccio.
La faccio coricare, cinge la mia vita,
la rassicuro, le dico che è a casa e che non le succederà niente, finché non si addormenta.spazio autore
Ehi!, come va? spero vi piaccia!
scusate per eventuali errori!
Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento ho lansciando una stellina.vane~