CAPITOLO 4

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Sentii come se dentro di me fosse cambiato qualcosa: ho sempre provato più di un'amicizia per Damiano, lui per me è come un fratello, è la persona su cui posso sempre contare. 

Forse il modo in cui mi abbracciava, forse la sensazione di averlo vicino, mi fecero capire che quel fatidico "amore" di cui parlano fiabe e libri non era un sentimento così irraggiungibile e impossibile. Forse mi stavo innamorando, o forse lo ero già.

Non riuscivo a pensare ad altro: né a mio padre, né a mia madre, a nessuno se non a lui, quel ragazzo che avevo davanti a me.

"Ma mio padre era qua un attimo fa, dov'è andato? Perché non torna?" chiesi preoccupata. "Giò è morto". Quelle tre parole mi colpirono dritte al cuore. Tirai un urlo, un urlo forse liberatorio, in quel momento non avevo nessuna certezza. Mi buttai ancora sul petto di Damiano, l'unica persona che c'era per me. Sarei solo voluta scappare via per sempre, da tutto e da tutti. 

Poco tempo dopo cominciai a calmarmi, ormai le lacrime non scendevano più e iniziai a sentirmi un po' meglio. Damiano mi lasciò un bacio sulla fronte e mise di nuova la sua mano sulla mia. La sua mano era calda, la mia fredda era come un fuoco che riusciva a scaldarmi, l'unica cosa di cui avevo veramente bisogno. "Giò guardame, tu ce la fai, sei forte. Te voglio un bene infinito non scordartelo. Aspettame qua che mo vado a dì ai dottori che te sei svegliata". 

Non so cosa mi prese, decisi di seguire soltanto l'istinto e non la testa (cosa che non è decisamente da me). Mi alzai di scatto dal letto e spostai quella specie di tubicino che collegava il mio braccio alla flebo e mi alzai in piedi con le gambe che tremavano. "Ma che stai a fa? Torna a letto!" mi disse Damiano che ormai aveva raggiunto la porta. Ero debole per stare in piedi ma con tutte le forze che avevo gli corsi incontro, nonostante ci fosse il rischio che potessi cadere. Ora il mio obiettivo era solo lui, a tutto il resto ci avrei pensato dopo. Vide che non riuscivo a stare bene in piedi e mi prese le braccia per poi mettermi le sue intorno alla vita come in una sorta di abbraccio. 

Gli accarezzai il viso, guardai le sue labbra di un colore rosso acceso, i suoi occhi con il solito rigo di matita nera mi guardavano più intensamente del solito. Chiusi gli occhi e il mio viso si avvicinò al suo. Gli afferrai i capelli, erano morbidi e sapevano di pulito. In un attimo le mie labbra toccarono le sue in un tenero bacio indimenticabile. 

FOR OUR LOVE - Måneskin [Damiano David]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora