Sapevo sempre come divertirmi con le mie amiche, di loro mi potevo fidare e sapevo che qualunque cosa gli avessi detto, sarebbero state capaci di mantenere il segreto.
"Vabbè ma almeno dicce se bacia bene" mi disse Federica. "Ma che domande sono, scusa eh" gli risposi mentre gesticolavo con le mani. "Comunque oggi mi ha fatto conoscere quei suoi amici, quelli con cui canta. Devo dire che mi sembrano simpatici, sono due ragazzi e una ragazza. Uno dei tre mi ha attirato particolarmente, si chiama Ethan, ha un nome strano. Che poi ragazze ha dei capelli che gli arrivano quasi a fine schiena, sono bellissimi, un giorno ve li farò conoscere tutti"; "Ma li hai anche sentiti suonare?" mi chiese Cassandra. "Non proprio, ho visto solamente qualche loro video, mi sembrano bravissimi, comunque Damiano ieri sera mi ha detto che hanno mandato la mail per poter partecipare ai provini di x-factor, la risposta gli deve arrivare entro domani mattina, speriamo li prendano"; "No vabbè, ma allora devono essere proprio bravi" commentò Sofia. "Chissà, sono molto curiosa".
Erano quasi le otto di sera, le mie amiche sarebbero rimaste ancora per poco, poi se ne sarebbero andate. Sentii suonare il campanello della porta. "Ragazze aspettate che vado ad aprire". Scesi le scale e andai davanti alla porta. La aprii e vidi Damiano. Mi buttò le braccia al collo e mi stampò un bacio sulle labbra. "C'hanno preso amò, c'hanno preso!" mi urlò nell'orecchio. "Oddio amore, ma davvero?"; "Si amoreee!"; "Non urlare che sennò mia madre ci sente" gli dissi a bassa voce per poi tornare immersa nella sue braccia. "Sono orgogliosa di te, te l'avevo detto che vi prendevano"; "Sei te che ce porti fortuna". Poi mi prese il viso tra le mani e mi guardò negli occhi, anche se non lo vedevo da tre ore mi era mancata la voglia di perdermi nei suoi occhi infinitamente profondi. Poi si fermò un momento e si spostò leggermente dal mio viso. "Ce stanno ancora 'e tue amiche o so già andate a casa?"; "No sono ancora qua, ma se ne vanno tra poco"; "Non me frega niente, te bacio comunque". Gli sorrisi, ma smisi di farlo quando le nostre labbra si sfiorarono. Baciare Damiano è sempre un momento unico, ogni volta si prova qualcosa di diverso. "Amore forse è meglio se continuiamo dopo, non vorrei che ci vedesse qualcuno"; "C'hai ragione, scusame" e mi spostò la ciocca di capelli dietro all'orecchio per poi spostarsi definitivamente.
Di nuovo salii le scale, andai davanti alla porta della mia camera, che era aperta. Già sapevo che le mie amiche avevano sentito tutto, ma feci finta di niente ed entrai. "Ma che dolci che siete!" disse Matilde guardandomi. "Troppo zucchero nell'aria" esortò Federica all'esclamazione di Matilde. "Dai ragazze per favore"; "Ma cosa che siete troppo belli?" mi rispose Sofia. "Dai venite giù così salutate Damiano mentre vi accompagno verso la porta"; "Ti seguiamo" mi disse Cassandra.
"Dam qua ci sono le mie amiche, già le conosci, digli la novità che non sto più nella pelle"; "C'hanno preso pe' fa i provini a x-factor". Vidi sui volti delle mie amiche dei sorrisi che spuntavano. "No non ci credo" rispose Federica. Damiano mi appoggiò il braccio sulla spalla e appoggiò la testa sulla mia. "Vabbè ragazze, forse è meglio se andiamo, complimenti ancora" disse Sofia vedendo quello che stava facendo Damiano e forse interpretando le sue azioni. Le altre la seguirono e dopo averci salutato uscirono dalla porta. Ora rimanevamo solo io, Damiano e mia mamma che era spersa per casa. Era sperduta fino a quando, forse attirata dalle voci delle ragazze che erano appena uscite, si affacciò dalle scale e in un attimo la ritrovai di fianco a me. "Ma ciao Damiano, che bello rivederti! Anche tu mi potevi chiamare eh!" disse mia madre tirandomi un'occhiata. "Si ma mamma è appena arrivato, dagli il tempo di salutare anche me, grazie"; "Allora Damiano dimmi. Stai bene?"; "Si tutto bene grazie. Oggi c'abbiamo avuto 'a notizia che andamo a x-factor"; "Ma che bello! Sapete già quando?"; "Dopodomani me pare". "EH? COSI' PRESTO?" intervenni nella conversazione tra mia mamma e Damiano. "Si così presto" mi rispose. Il mio sguardo si abbassò, non avrei potuto supportare un mese e mezzo o forse due senza vedere Damiano, senza poterlo chiamare o anche solo sentirlo. "Ma non mi puoi lasciare così" gli dissi con gli occhi un po' lucidi. "Dai amò, non piangere che ce sto male pur'io" e mi prese la mano che mi strinse forte, dato che non mi poteva abbracciare visto che c'era mia mamma tra i piedi. "Vabbè ragazzi vi lascio da soli, complimenti ancora, veramente". E finalmente mia madre si tolse dai piedi.
"Ma eri serio? Devi davvero partire tra due giorni? E io come cavolo faccio?"; "Godiamoce al massimo questi du giorni e poi se vedrà. Poi nun è detto, se non entriamo, nun se fa niente"; "Ma voi siete troppo bravi è impossibile che non vi prendano" gli dissi con un tono che era un po' dispiaciuto, ero felice per lui e per i ragazzi, ma in cuor mio non lo avrei mai voluto lasciar andare.
"Andiamo su?" gli chiesi. "'Namo" e mi seguì fino a che arrivammo in camera mia. Si buttò sul letto a pancia in su e mi fece cenno di mettersi vicino a lui. Stese il braccio e ci appoggiai sopra la testa.
"Nun te se po' resisere, 'o sai?" mi disse. Le mie guance diventarono bordeaux, sentirsi dire una cosa così da Damiano, non è poco. "Spegni 'a luce che se vede 'a Luna fuori". Dalla finestra di camera mia c'era una visione poco più che spettacolare del cielo. Di notte si vedevano le stelle se si spegnevano tutte le luci. Mi alzai dal letto, e seguii il consiglio di Damiano. Mi appoggiai nella stessa posizione di prima e lo guardai, lo guardai non so per quanto tempo, lo guardai fino a che i suoi occhi non si chiusero. I lineamenti del suo viso erano perfetti, erano leggermente illuminati dalla luce che penetrava dalla finestra. Non riuscivo a capire se dormiva veramente o aveva solo chiuso gli occhi, ma lo accarezzai in viso e gli spostai quella ciocca di capelli che gli copriva la fronte. "Tu invece sei la cosa più bella di sempre" dissi a bassa voce.
Mi lasciai cullare dal suo respiro e caddi in un dolce sonno vicino alla persona che amavo più dell'universo.
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FOR OUR LOVE - Måneskin [Damiano David]
Novela JuvenilLo guardai negli occhi, me ne fregai totalmente di tutte le persone che ci stavano osservando, l'importante era essere lì, insieme a lui, con lui. In un attimo assaporai ancora il gusto delle sue labbra, il suo modo di baciare, il suo modo di string...