La mattina fui svegliata dal rumore insopportabile della sveglia. La sera prima mi ero addormentata verso le quattro, ero riuscita a dormire solo per tre ore scarse. Avevo troppi pensieri in testa che mi tormentavano continuamente. Rimasi ancora qualche minuto nel letto dopo aver spento la sveglia e finalmente trovai la forza per alzarmi e prepararmi. Sarebbe stato il giorno del funerale di mio papà, non ero pronta psicologicamente per vederlo solo un'ultima volta. Uno dei miei primi pensieri fu ovviamente per Damiano, sapevo quanto poteva essere agitato anche se non si dava a vedere. Gli scrissi un messaggio, sarebbe dovuto partire un ora dopo per arrivare allo studio dove si fanno i provini.
"Mi raccomando amore, dai il meglio di te e sii te stesso, stai realizzando il tuo sogno e so che è quello che disideri di più al mondo. Ricordati che ti amo♥!".
Decisi di mandare anche un messaggio a Thomas, Ethan e Victoria, potevo immaginare quanto fossero agitati. Cominciai a prepararmi, soliti jeans e maglietta nera, mi pettinai e mi truccai leggermente, non ero in vena di vestirmi chissà come. Erano le otto e un quarto, il funerale sarebbe stato alle nove. Sentivo mia mamma dalla stanza che si stava preparando, probabilmente pensava che stessi ancora dormendo, non era da lei non svegliarmi la mattina. Mi sedetti sul letto e aprii Instagram. Poi mi arrivarono dei messaggi, erano da parte dei ragazzi, che sicuramente erano saliti già in auto.
"Amo, non puoi capire sono carichissima. Adesso me finisco di truccare perché come sempre sono arrivata in ritardo. Ci vediamo dopo eh!" mi rispose Vic.
"Io so pieno di adrenalina amò. Tu come stai? Ieri sera sei riuscita a dormì o c'avevi pensieri in testa per oggi? Te amo pur'io" mi scrisse Damiano a cui risposi dopo aver letto anche i messaggi di Thomas e del dolce Ethan. "Daje che spacchiamo tutto! Ce vedemo dopo" rispose Thomas. "Grazie, sperimo di piacere ai giudici, anche se devo dire che ho fiducia in noi. Tu ci vieni a vedere vero? In realtà ho un po' d'ansia ma mai quanta ne potrebbe avere Damiano, alla fine è lui che deve cantare. Ti ho scritto un messaggio un po' lungo, non dirlo a Damiano che poi si arrabbia con me. Se vieni a vederci, ci vediamo dopo! Grazie ancora" mi rispose invece Ethan. Si capiva che era un ragazzo dolce dal cuore d'oro e anche se si presentava come un timidone aveva un mondo dentro. Soprattutto si capisce che gli viene meglio scrivere piuttosto che parlare. Era il problema che avevo anche io da piccola, ancora adesso preferisco alcune volte scrivere piuttosto che parlare, è una caratteristica di noi introversi.
"Io sto bene, ieri sera ho dormito poco in realtà. Vabbè ma adesso non preoccupiamoci di me, pensa a conquistare i giudici. Spero di arrivare in tempo, altrimenti ci vediamo dopo" risposi a Damiano prima di scendere le scale ed andare in cucina dove trovai mia mamma. "Sei pronta?" mi chiese velocemente prima di uscire dalla cucina. "Sì sono già pronta"; "Bene, allora andiamo". Si capiva che le pesava andare al funerale, sarebbe stata una giornata difficile per lei, sapevo che lo sarebbe stata anche per me, ma dovevo cercare di stare su di morale per dare forza ai MANESKIN. Sì, i ragazzi avevano scelto questo nome per la band. Victoria aveva la mamma danese e conosceva la lingua. Purtroppo lei ha perso la mamma quando aveva solo quindici anni, era ancora più piccola di me, posso immaginare come ci possa essere rimasta. Perdere la mamma deve essere ancora più traumatico di perdere il papà. Damiano la aveva conosciuta a quattordici anni, sono stati Thomas e Victoria fondare la band. Thomas aveva solo tredici anni, Ethan è arrivato un anno e mezzo dopo.
Salii in macchina con mia mamma, arrivammo in chiesa e si svolse la cerimonia e il funerale. Il tutto durò circa un ora e mezza. Piansi meno di quello che mi sarei aspettata, sapevo che ormai era andata così, mio papà non c'era più, me ne dovevo fare una ragione. Stavo male, ma cercavo di non darlo a vedere. Questo potrebbe essere sia un mio punto a favore, sia un mio punto negativo, come avevo già spiegato a Damiano.
Io e mamma tornammo a casa verso mezzogiorno, non avevo fame, non mangiai. Avevo già informato mia mamma del fatto che sarei dovuta andare a trovare i ragazzi ad x-factor e mi aveva dato il consenso. Mi dispiaceva lasciarla da sola, in cuor mio non avrei mai voluto farlo, ma lo avevo promesso a Damiano e agli altri.
Presi il treno, avevo comprato il biglietto la sera prima. In quattro ore sarei arrivata a Milano, dove si sarebbero svolti i provini. Avevo il treno all'una e sarei arrivata alle cinque di pomeriggio. Quattro ore di treno, da sola, senza parlare con nessuno, immersa tra i miei pensieri. Devo dire che questo viaggio, anche se forse sarebbe stato uno dei più tranquilli della mia vita, molto probabilmente si sarebbe trasformato in un incubo.
Andai in stazione a piedi, era abbastanza vicina a casa mia. Aspetta dieci minuti, il treno arrivò leggermente in ritardo. Quando arrivò, salii e mi sedetti al mio posto, il treno era pieno di persone, ma nonostante questo, non avevo nessuno vicino a me.
Mi misi le cuffiette e avviai una playlist sul telefono. Ho sempre amato la musica, mi riuscivo a tranquillizzare ascoltandola. Mi faceva stare bene e non pensare ai problemi. Mentirei se non dicessi che la musica mi fa pensare a Damiano. Alla fine è lui che mi ha portato su questa strada, è stato lui a farmi conoscere il meraviglioso mondo delle canzoni e dei loro testi.
I testi: quanto vogliono dire. Riescono ad esprimere anche quello che una persona non riesce a dire a parole.
Le quattro ore di treno mi sembravano infinite, avrò riascoltato la stessa playlist almeno 6 volte. Poi staccai gli occhi dal telefono e guardai fuori dal finestrino, i miei occhi ora si stavano concentrando solo sul paesaggio esterno. Il treno annunciò che mancava mezz'ora per arrivare alla stazione di Milano Centro. Guardai il tabellone degli orari che era appeso sulla parete opposta a quella dove ero seduta io. Mi cadde l'occhio su una bambina che mi stava fissando. Era seduta e girata verso di me. Sul sedile vicino c'era una donna che stava guardando il telefono, molto probabilmente era sua mamma. Vidi ad un certo punto che la bambina si alzò e venne verso di me, senza nemmeno che la donna se ne accorgesse.
"Ciao, come ti chiami?" mi chiese la bambina. "Gioia, e tu?"; "Io mi chiamo Marlena"; "Ma che bel nome! Sei qua con la tua mamma?" le chiesi incuriosita di sapere se quella donna fosse veramente la madre. "No sono qua con la zia, dobbiamo andare a trovare mio fratello, è andato in tv lo sai?"; "Davvero? Deve essere bravo allora" le dissi sorridendo. La donna si era accorta che la bambina si era alzata dal sedile e guardandosi intorno si accorse che era venuta verso di me. "Marlé, torna qua" disse riferendosi alla bambina. Poi alzò lo sguardo e mi fissò per qualche secondo: "Scusa, non sta mai ferma. Spero non ti abbia disturbato"; "Ma che disturbo? Non si preoccupi, la faccio sedere qua vicino a me, tanto ho ancora mezz'ora di viaggio"; "Dove devi scendere?"; "A Milano Centro"; "Anche noi stiamo andando là. Se ti disturba mandamela subito qua eh, non ti fare problemi"; "Ma è un piacere parlare con lei!" dissi gettando il mio sguardo sulla bambina che si era seduta di fianco a me.
"Tu invece dove vai?" mi chiese. "Anche io vado dove vai tu, scendiamo insieme allora"; "E, perché devi andare a Milano?"; "Devo andare a trovare il mio fidanzato, oggi anche lui è andato in tv. Ha fatto delle prove per entrare in un programma"; "Anche, anche mio fratello lo ha fatto!" disse soddisfatta, mostrandosi fiera di quello che aveva fatto suo fratello.
Io e quella dolcissima bambina stavamo parlando ormai da venti minuti, il treno annunciò che la prossima fermata sarebbe stata proprio la nostra. Ci alzammo e in cinque minuti ci trovammo catapultate a Milano.
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FOR OUR LOVE - Måneskin [Damiano David]
Teen FictionLo guardai negli occhi, me ne fregai totalmente di tutte le persone che ci stavano osservando, l'importante era essere lì, insieme a lui, con lui. In un attimo assaporai ancora il gusto delle sue labbra, il suo modo di baciare, il suo modo di string...