15
Beverly
Sprofondata in un senso di frustrazione provai a trattenere le lacrime se pur mi risultò difficile contenerle, alcune scesero rigandomi le guance. Cercai di mandare avanti l'attività asciugandomele più di una volta; ero sola e non avevo molti parenti cui fare affidamento, gli unici si trovavano in Italia e quindi il distacco era marcato dalla lontananza; li sentivo di rado solo per scambiarci messaggi di auguri, nemmeno chiamate. Ci allontanarono proprio a causa della situazione di mia madre, era sempre lei che procurava problemi alle volte irreparabili; chiedeva soldi di continuo, non se li faceva bastare mai, per cui tagliarono ogni mezzo di comunicazione. Talvolta mi imponeva di fare cose, tuttavia progettare la mia vita non apparteneva alla sua prerogativa, ma alla mia. Io dovevo decidere per me.
Tirai un lungo respiro, incamerando più aria da far arrivare al cervello; perché ce ne voleva più del dovuto, ma pensandoci bene non avevo alternative, così mi decisi. "Niente, vado dalla polizia, così non si può!" A costo di chiudere prima il negozio. Hull Bridge era etichettata anche come la città della quiete, e lo sarebbe stata ancora.
Afferrai la borsa e lo richiusi mettendo un avviso sulla saracinesca. Il gelo sferzò sul mio viso costringendomi a sollevare il cappuccio del parka, ma prima di iniziare a proseguire, mi osservai intorno per ispezionare la via principale; di consueto c'era il solito afflusso di persone indaffarate, su per giù potevano contarsene una dozzina massimo. Strinsi la mano a pugno sulla cinghia e mi feci coraggio per accingermi a raggiungere la stazione di polizia più vicina, anche se era oltre il fiume non me ne sarebbe importato, con me avevo lo spray a peperoncino.
Iniziai a proseguire sul marciapiede innevato e punteggiato ai margini da qualche ciuffo d'erba, dal colorito visibile solo alla punta. A ogni passo si sentiva il fruscio della neve scostata sotto ai miei scarponi, il volto mi si infreddolì a causa del turbinio dei fiocchi che presero a scendere lenti. Continuai a procedere, superando il negozio di borse usate, Cherry Lane Beverly, poi mi lasciai dietro il centro estetico j'adore glamour, fin quando il marciapiede venne costeggiato dalla campagna adiacente; sui rami dei pini la neve ricadeva giù. In lontananza s'iniziò a sentire il gorgoglio del ruscello, così aumentai i passi con la condensa bianca che si formava davanti la bocca, a ogni mio respiro. Mi sfregai le mani a causa del freddo e le infilai di nuovo nelle tasche, godei solo di scorcio della veduta del sinuoso ruscello: agli argini vi erano dei cerbiatti dal manto rossiccio ad abbeverarsi, e alcuni uccelli migratori rasentarono la superficie dell'acqua per spiccare il volo verso l'alto.
Quando ritornai ad addentrarmi nell'agglomerato urbano, il primo edificio che mi apparve fu proprio quello della centrale di polizia: una struttura a due piani dai mattoni rossi e un seminterrato, deducendo si trovassero le celle. Le finestre erano rettangolari, uguale al negozio di mangimi di fronte, il Bata Country, mentre il cortile posteriore accoglieva i veicoli della polizia. Mi soffermai davanti ai dieci scalini in cemento a guardare prima lo stemma del dipartimento e le parole: -POLICE DEPARTMENT CITY OF ENGLAND- spostandoli sull'insegna blu sopra l'ingresso, con inciso: 42St. Road Well Hull bridge, sotto un cielo che suggeriva una condizione meteorologica coperta.
Mi affrettai a salirli, fermandomi davanti una finestra con sbarre orizzontali attraverso la quale si poteva vedere l'ufficio dalle pareti bianche, ben illuminato. Alla scrivania accatastata al muro di destra c'era un computer dal cui monitor scorsi la pagina di google, mentre ai lati era tempestata di fogli, documenti e penne. Poggiai le braccia sul davanzale freddo, nell'attesa qualcuno mi notasse dalle due telecamere installate ai lati dell'ingresso. Dalla porta che si aprì ne uscì la guardia che alzò l'indice per mettermi in attesa, difatti non aprii bocca, lasciai che prima scostaste la sedia girevole dalla scrivania per affrettarsi a pigiare i tasti, cliccando sul mouse e facendo calare di nuovo la schermata di ricerca.
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𝐿'𝑖𝑛𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑙𝑖
VampirosLe anime perdute sistemano quelle ritrovate. Un secolo più tardi, in una cittadina inglese, a una ragazza di nome Beverly che vive una vita poco agiata a causa della precarietà che la circonda, sta per accaderle qualcosa. Un uomo con molte vite far...