03 | ᴀʟᴀsᴋᴀ

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Esco dalla cantina, dove ho chiuso il nostro nuovo amico che stanotte mi ha fregato la camera. Ignoro i suoi lamenti attutiti dal bavaglio che gli ho messo sopra la bocca e torno in casa. In cucina trovo Maeve, che stamattina è tornata rossa sotto mio consiglio, che termina la bevanda con MDMA e ketamine. Più tardi interrogheremo l'uomo che ci stava seguendo da settimane.

Ammetto che ci abbiamo impiegato un po' ad accorgercene. In parte perché Maeve ha uno spirito d'osservazione pari alla sua voglia di vivere e in parte perché a me ci vuole tempo per capire le cose.
In realtà abbiamo scoperto tutto per caso: stavamo guardando delle foto stupide per scegliere le migliori da mettere nella nostra compilation, quando ci siamo accorte di un uomo che appariva spesso nello sfondo di molte delle foto scattate nelle ultime settimane.
Io e Maeve sotto uno stesso ombrellino durante il diluvio, l'uomo era dietro un albero con una mantella fluo che si fumava una sigaretta.
Noi su una ruota panoramica a Londra, quest'uomo su un altro vagone.
Io che sorrido e Maeve sfocata perché parla sempre durante le foto, e sullo sfondo l'alba e quest'uomo. E almeno che non sia improvvisamente diventato il sole dei Teletubbies, dubito sia stata una coincidenza trovarlo con noi prima delle 6 del mattino.
Così ieri sera, dopo aver finto di fare un selfie per individuare la sua posizione, ci siamo girate di scatto e abbiamo iniziato a correre per raggiungerlo. Appena l'uomo ha realizzato che due gnome armate di ascia si stavano dirigendo verso di lui, ha ben pensato di iniziare a correre dalla parte opposta alla nostra. Io e Maeve abbiamo iniziato a inseguirlo, ma dopo qualche metro avevamo già il fiatone e c'eravamo fermate. Il nostro inseguimento, però, aveva portato l'uomo a buttarsi improvvisamente in mezzo alla strada e una macchina l'aveva improvvisamente investito. Così noi ci siamo finte le sue sorelle per tranquillizzare le persone che erano accorse e abbiamo portato l'uomo privo di sensi a casa nostra, legandolo su una sedia in camera mia.

«Maeve, hai voglia di interrogare nostro fratello da sola?»

La mia amica mette da parte la polvere creata e mi guarda con un sopracciglio alzato. Rimane seria qualche secondo prima di sorridermi maliziosamente. «Hai da fare per caso?»

«Forse...» faccio la vaga.

«Tipo provare i nuovi vibratori che hai ordinato su Amazon e che ti sono arrivati stamattina?»

Arrossisco. «Maeve!»

Lei mi guarda con aria innocente. «Cosa? Ti ricordo che abbiamo in comune l'account di Amazon, la conferma dell'ordine arriva anche a me. E poi perché ti imbarazzi? Perdi solo tempo a fare la finta figa di legno con me che so tutte le tue avventure con quel poliziotto moro.»

«A proposito di Henry... Pensavo di andare da lui ora.»

«A provare i vibratori?»

Ammicco nella sua direzione. «E anche le manette col pelo che vendevano insieme.»

Maeve mi guarda fiera. «Dimmi che ti sei presa anche qualcos'altro.»

«Se ti riferisci ai frustini in stile Christian Grey allora la risposta è no, non li ho presi. Quelli li lascio al tuo poliziotto.»

Maeve sorride. «Pensa, si chiama anche lui Chris. Deve essere il nome a far venire certe passioni.» Poi con la testa fa un cenno verso la porta. «Vai a farti una sana scopata, che devi recuperare gli anni persi durante l'adolescenza. Al salame in camera tua ci penso io.»

Le sorrido e mi avvicino a lei per darle un bacio sulla guancia. «Grazie Maeve, sei la migliore amica che potessi avere.»

Lei in tutta risposta fa una faccia schifata e si passa una mano sulla guancia dove l'ho baciata. «Ma cos'è tutto questo sentimentalismo? Meno affetto e più sesso.»

Le manette stanno bene a tutti - Soprattutto quelle col pelo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora