06 | ᴀʟᴀsᴋᴀ

554 35 1
                                    

Parcheggio la mia macchina nel garage e sia io che Henry scendiamo.

Un senso di curiosità mi pervade. Ho sempre odiato questo fare di Maeve: dirmi di avere qualcosa di importante e urgente da dirmi per poi dire che me l'avrebbe detta più tardi. La cosa che più mi infastidisce è che molte volte non è vero che ha qualcosa da dirmi, o almeno qualcosa di importante. Spesso lo fa solo per il gusto di farlo. A detta sua "me le cerco le sue vendette" visto che, quando eravamo adolescenti, avevo questo vizio di scriverle la sera prima di andare a dormire. Su WhatsApp le dicevo che le dovevo dire una cosa e di ricordarmelo la mattina seguente. L'ha sempre odiata come cosa. In mia difesa posso dire che preferivo parlarle di persona che per messaggio. Ma Maeve è piuttosto rancorosa e vendicativa. Sono passati anni dal liceo, io ho smesso di scriverle quei messaggi - anche perché ora che siamo coinquiline posso parlarle di persona anche in piena notte - ma lei non ne vuole sapere di smetterla.

In realtà non penso che quello che deve dirmi non sia importante, però credo abbia enfatizzato un po' troppo solo per mettermi curiosità.

Henry mi precede nel tragitto tra il garage e la casa - ormai è venuto qua, in tutti i sensi, così tante volte che potrebbe orientarsi anche a occhi chiusi o al buio.
Si ferma solamente davanti alla porta d'ingresso, in attesa che io prenda le chiavi e apra. Il familiare clic indica che la serratura è stata aperta. Quando entro noto che il salotto è a posto: i libri sparsi in giro sono dove li abbiamo lasciati, sia quelli di Maeve sia i miei azzurri che metto durante il periodo estivo, mentre in inverno metto in salotto libri con le copertine rosse. Questo è una cosa che ho preso da mia madre. A volte frego i libri a Maeve e lei si incazza tantissimo perché le scombino l'ordine nella sua libreria. Anche le candele e i cuscini azzurri sono tranquillamente al loro posto, e non c'è nessun mobile rotto o qualche traccia di sangue in giro.

Tutto questo mi fa tirare un sospiro di sollievo. Significa che non c'è stata nessuna lotta e le novità non riguardano la fuga del nostro prigioniero.

Henry si siede tranquillamente sul divano, mentre io vado verso la camera di Maeve, cercandola. «Maeve? Perché mi devi far venire qua in fretta quando non ti fai nemmeno trova-» Mi interrompo subito quando, aprendo la porta della sua camera, noto Chris addormentato nel letto, ma della mia amica nessuna traccia. Sento la doccia del bagno in camera accesa e allora capisco che Maeve si sta lavando. Sbuffo, pensando alla scopata mattutina fantastica che mi ha fatto perdere, ed esco dalla stanza cercando di non fare rumore. Prima di tornare in salotto passo dalla mia stanza per controllare il nostro ospite e lo noto addormentato sulla sedia con la testa appoggiata sulla sua spalla destra. La posizione non è per nulla comoda e probabilmente si sveglierà con il torcicollo, ma la cosa non mi interessa particolarmente perché, tanto, io e Maeve lo uccideremo nel giro di pochi giorni.

Torno in salotto e tolgo le scarpe prima di mettermi comoda sul divano. Henry mi guarda stranito. «Ma non avevi detto che era urgente?»

Alzo gli occhi al cielo. «Così mi aveva detto Maeve, ma sai come fa.» Io la ammazzo.

Henry si sporge in avanti fino a quando le nostre bocche non si sfiorano. «Potremmo, nell'attesa, andare in camera tua e continuare con la nostra intensa sessione di sesso iniziata ieri...» Il suo respiro sulle labbra mi fa venire la pelle d'oca.

«Mi piacerebbe ma, a meno che tu non abbia la perversione di far sesso mentre nella stessa stanza c'è un uomo legato a una sedia, non credo sia una buona idea.»

«Possiamo sempre rimanere sul divano.» Henry fa a malapena in tempo a baciarmi a stampo che qualcuno si schiarisce la voce.

Entrambi ci giriamo verso il corridoio. Chris è appoggiato alla parete con una spalla. Le braccia incrociate davanti al petto fanno risaltare i muscoli, resi molto evidenti dalla mancanza di una maglietta. Addosso ha solamente dei pantaloni della tuta grigi ed è scalzo.

Le manette stanno bene a tutti - Soprattutto quelle col pelo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora