T/n: il tuo nome
Mirco: crush
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Il sole mi stava arrostendo, era il primo di giugno e faceva un caldo assurdo, per fortuna era venerdì.Non vedevo l'ora di togliermi questi leggings e mettermi in pantaloncini arrivata a casa.
Salì sull'autobus, ben 16 minuti di tragitto ma sapevo che ne sarebbe valsa la pena..
Ogni giorno, alla mattina, da lì a qualche mese fa, non vedevo l'ora di questi 16 minuti perché lui era sul quel dannatissimo pullman come se mi stesse aspettando
Si metteva sempre al solito posto e non sapevo come faceva a trovarlo sempre vuoto, io invece cambiavo posto quasi ogni girono ma ne ero grata, perché ogni giorno riuscivo a vederlo da una prospettiva diversa.
Lo so sembro una stalker ma dai chi è che non lo fa!!
Mi sedetti all'unico posto vuoto, l'ultimo in fondo, mentre lui era dall'altra parte del corridoio rivolto verso di me.
Non si accorse di me, ovviamente, chi è che lo fa, sono la timidezza in persona ma forse è per questo che quei 16 minuti cambiarono la mia vita.
Appena mi sedetti e mi misi comoda sul quel sedile di plastica, mi appoggiai al vetro, misi le cuffiette e lasciai che la sua bellezza e i Chase Atlantic fecero il resto.
Iniziai a fissare ogni suo minimo particolare, da come accavallava le gambe, ai suoi occhi concentrati a osservare l'esterno, alle sue labbra serrate e fini, al suo respiro regolare che andava a tempo con il ritmo della musica, alle sue mani: una appoggiata alla gamba destra e l'altra che sorreggeva il capo, le dita vicino alla bocca e staccava con delicatezza le pellicine.
Ero cosi tanto concentrata che non mi resi conto che mi stava guardando confuso al vedermi così beh concentrata su di lui.
Distolsi lo sguardo immediatamente cercando di non essere imbarazzata, ma lo ero eccome.
Non era di certo il caldo ad avermi fatto arrossire in quel momento.
Ritornai su di lui 1 minuto dopo e i suoi erano già sui miei.
Cercai di mantenere il contatto visivo ma dio se era difficile, mi morsi il labbro e ingoiai un po' di saliva notando che mi si era seccata la gola.
Storsi il naso e presi il telefono in mano facendo l'indifferente ma l'unica cosa che volevo era riguardarlo un'altra volta, solo una.
La tentazione prese il sopravvento e i miei occhi incrociarono i suoi ma stavolta riuscì a mantenere il contatto visivo.
Le gambe incominciarono a tremarmi e mi diventa difficile anche respirare, mi persi totalmente nei suoi occhi e come vedevo anche lui nei miei.
Si alzò dal suo posto continuando a guardarmi, prese il suo zaino, se lo mise in spalle, fece due passi verso di me e si sedette accanto a me buttando lo zaino ai suoi piedi.
Abbassai lo sguardo quando realizzai che le nostre gambe era letteralmente attaccate.
Abbassai la musica
Con la coda dell'occhio vidi che si avvicinò al mio viso, spostò la ciocca dei miei capelli che copriva l'orecchio, le sue labbra lo sfiorarono e io trattenni il fiato.
<Ei> sussurrò facendomi rabbrividire
Ingoiai la saliva per la decima volta e risposi <Ei> con un filo di voce
<Il tuo nome?> chiese con voce roca e il mio basso ventre si svegliò
<T/n> risposi dopo svariati secondi
Ebbi il coraggio di girarmi verso di lui e il suo viso era a pochi centimetri dal mio, due secondi dopo il pullman girò a destra e visto che lui era alla mia destra il suo peso si spostò sul mio schiacciandomi contro il vetro e il suo viso ora era a millimetri dal mio.
Ringraziai mentalmente l'autista.
Riuscì a sentire il suo respiro caldo sul mio viso, il sole che entrava da dietro di me illuminava il suo viso che potrebbe sembrare angelico ma il suo sguardo pietrificava.
Dio com'era sexy!
<Io sono Mirco> disse <Piacere> alzò la mano per poter stringere la mia
Gliela strinsi e la sua pelle, come pensavo, era morbida e liscia.
Il suo sguardo si posizionò diritto davanti a sé, il mio invece era ancora sulle sue labbra, poi sul suo naso perfetto e poi finì sul suo collo, lui appoggiò la testa aprendo ancora di più la mia visuale.
Ritornai sui suoi occhi ed erano già sui miei, rabbrividì ancora.
Sorrise
Spostai lo sguardo fuori cercando di fare l'innocente, il mio cuore si fermò quando senti la sua mano sulla mia coscia.
Nel frattempo mancavano ben 3 fermate e lui doveva scendere e speravo che quel momento non arrivasse mai ma la cosa positiva era che il pullman era quasi del tutto vuoto, nella parte dietro c'eravamo solo noi.
Sul dorso della sua mano si evidenziarono delle vene che percorrevano tutto il suo braccio scoperto visto che portava una maglietta a maniche corte.
Il mio respiro si smezzò del tutto, non riuscivo più a far entrare aria nei polmoni.
La sua mano si avvicinò sempre di più alla mia intimità di conseguenza mi morsi il labbro cercando di mantenere i mio ormoni a bada ma era una cosa impossibile.
Con l'altra mano prese la mia gamba facendola appoggiare sulla sua e questo significava che la strada per la mia intimità era ben più aperta.
Lo guardai
<Vuoi davvero che mi fermi?> sussurrò
Mi morsi l'interno guancia, le mie corde vocali non collaborarono quindi scossi la testa imbarazzata per poi girarmi verso di lui.
La sua bocca era semi aperta e quando realizzò la mia risposta sul suo volto comparì un sorrisetto malizioso.
Si avvicinò di più facendo sfiorare le nostre labbra, la sua mano invece continuava a massaggiare il mio interno coscia e il mio basso ventre rispose, l'unica cosa che funzionava in me in quel momento.
La mia mano si appoggiò al suo petto, lentamente la feci scivolare in basso e la distanza che c'era tra le sue labbra e le mie si azzerò.
Le sue labbra erano come me lo ero immaginate da quando gli ho messo gli occhi addosso, morbide, calde e sapevano di fumo.
Non riuscivamo a staccarci e lui fra esattamente 5 secondi doveva scendere da quell'autobus
La sua mano in tutto ciò aveva già familiarizzato con il mio "territorio" mentre le mie circondavano il suo volto per poi affondare nel suo ciuffo.
Si staccò a malincuore
<E' stato un piacere T/n> sussurrò respirando lentamente per poi mettersi diritto, prese la mia gamba e la spostò per poi scendere.
Si avvicinò per l'ultima volta lasciandomi un bacio sulle labbra e poi scese.
"Non vedo l'ora di lunedì" pensai
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just imagine
RandomQuesta è una compilation di brevi "film mentali" dove puoi immedesimarti nel protagonista e immaginare nella tua mente semplicemente leggendo.