mesi e mesi dopo il ragazzo continuava comunque a pensare a quell'entusiasmante luogo a cui era solito andare quelle notti d'estate. con il freddo che faceva con il cielo annuvolato e altre 1000 condizioni poco piacevoli non ci si diresse più. . . voleva. eh si voleva andarci e così prese e partì. ed eccolo lì a pensare e pensare.
Non ci restò tanto poiché aveva qualche linea di febbre ed era assai spossato ma la fredda aria gli dava una sensazione di pulito, sì, di pulito ai polmoni. Nebbia, c'era tanta nebbia come sempre na non si fece scoraggiare di certo, camminava a passo lento per non affaticarsi e all'arrivo nel campo si sentirono delle campane, gli museo ansia ma era bello anche per questo. In estate c'è più luce, un inverno è più scuro ma le stelle si vedono meglio infatti così è, nitide stelle osservava nel cielo privo di nuvole privo di tutto fuorché di piccoli puntini. L'aria si faceva sentire e il naso gli congelava stessa cosa per le punte delle dita ma il cielo era così bello cavolo. Fottutamente stupendo quel cielo ma doveva andarsene, rischiava di fare salire la febbre.
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Il Campo Minato
Non-Fictionun ragazzo che vaga per un campo minato, non si parla di ordigni ma di cose ben peggiori. . . pensieri, ricordi, dolori e altro ancora.