Capitolo 3

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Tutti cominciarono ad alzarsi e a lasciare l'aula. Rimasi ferma e osservai il ragazzo al mio fianco alzarsi ed uscire, poi presi lo zaino ed uscii in giardino per poter passare la ricreazione in pace. Presi posto nel mio luogo preferito, i piedi un grande albero molto antico che stava solitario in un angolo del cortile della scuola.

Mi accomodai per terra, appoggiando la schiena al grande tronco, aggiustai la gonna della mia uniforme e tirai fuori dalla zaino una mela, il mio taccuino da disegno e una matita. Amavo disegnare e non vedevo l'ora che il club di disegno ricominciasse per potervi partecipare come tutti gli anni precedenti. Sorrisi a quel pensiero, il disegno mi metteva di buonumore.

Impugnai la matita e cominciai a dar vita al mio disegno. Non appena lo completai, sorrisi soddisfatta e afferrai la mela per poterla finalmente addentare. Ma prima che riuscissi a mordere il frutto, una mano lo strappò bruscamente dalla mia presa. Alzai gli occhi e mi trovai davanti Lee Hyeong il ragazzo più fastidioso della scuola, che si divertiva sempre ad importunare gli altri, me compresa.

Fissai il ragazzo che giocava con la mia mela, lanciandola in aria e afferrandola al volo, mentre altri due suoi amici lo affiancavano ridendo.
<<Hyeong, ridammi la mela.>>
il ragazzo mi guardò in segno di sfida, alzando il sopracciglio.
<<Che hai detto scusa? La rivuoi per caso?>>
mi alterai vistosamente e continuai a parlare alzandomi in piedi.
<<Sei sordo per caso? Rivoglio la mia mela.>>

Lui scoppiò a ridere e voltandosi verso i suoi amici cominciò a prendersi gioco di me.
<<Uuuh, ragazzi avete sentito? Qui qualcuno fa la coraggiosa.>>
rimasi ad ascoltare quelle parole ma Hyeong non aveva ragione, io non facevo la coraggiosa, semplicemente non temevo né lui né i suoi amichetti ed era proprio per questo motivo che si ostinavano a darmi il tormento. Hyeong voleva incutere timore anche su di me, così come faceva con il resto della scuola e il non riuscirci gli dava fastidio.

Sbuffai e gli ripetei la frase precedente.
<<Vuoi darmi questa dannata mela?>> alle mie parole, lui mi si fece più vicino ed ad un palmo di naso, cominciò ad urlarmi contro.
<<Senti ragazzina, quando parli con me dovresti fare meno la spavalda, perché ciò mi dà altamente fastidio. Intesi?>>
io aprii la bocca per poter parlare ma un'altra voce si fece udire.
<<No Lee, credo di non aver inteso bene. Potresti rispiegarmelo?>>

Il capo di Hyeong scattò di lato per poter osservare la persona che proferì parola, così come il mio. Jungkook si trovava a pochi metri da noi, con le mani in tasca e lo sguardo serio intento a fulminare sul posto l'altro. Il bullo fece un passo indietro, osservò i suoi amici che indietreggiarono terrorizzati alla vista di Jungkook, poi osservò di nuovo me e riportando lo sguardo su Kook si decise a parlare.
<<Jeon. Fatti gli affari tuoi. Stavo parlando con Y/n.>>

Solo in quel momento, soltanto quando Hyeong pronunciò il mio nome, Jungkook puntò lo sguardo su di me.
<<Y/n è affare mio!>>
aggrottai le sopracciglia, non capendo il significato di quella frase e Hyeong continuò.
<<Che c'è? Mh? Vuoi divertirti con lei adesso? È la tua puttanella personale?>>
disse quelle parole sorridendo, ma il sorriso gli morì sul volto subito dopo.

Jungkook avanzò verso di lui come un fulmine e afferrandolo dal colletto, incazzato.
<<Lei è la mia ragazza. E se ti rivedo solamente un'altra volta vicino a lei, giuro che ti faccio a pezzetti così piccoli che i granelli di sabbia avranno invidia!>>
finì il suo discorso a denti stretti, poi spinse via Hyeong, togliendogli la mela dalle mani e lasciando tutti a bocca aperta. I tre ragazzi andarono via senza dire altro, lasciando me e Jungkook da soli.

Disegno Il Mio Amore Per TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora