Capitolo 7

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Mi strinsi nelle spalle, non avevo nessuna intenzione di reagire, non ne avevo voglia.
<<Senti Hyeong, per favore... non... non è giornata.>>
non lo guardai nemmeno quella volta, strinsi ancora di più i disegni di Jungkook, come se potessero inforndermi forza, come se il mio coraggio dipendesse da loro ormai, come se stringendoli al petto la loro vicinanza mi facesse sentire Jungkook vicino. Hyeong mi osservò stringere quell'oggetto, mi si avvicinò drasticamente, afferrandomi un polso.
<<Che cosa tieni lì? Perché cazzo lo stringi come se ne dipendesse la tua vita?>>
deglutii e la paura che Hyeong potesse scoprire quei disegni e magari distruggerli mi invase prepotentemente il petto cominciando a bruciare.

<<N-niente... sono solo... documenti.>>
il ragazzo fece una smorfia.
<<Documenti eh? E vuoi che io ci creda?>>
strattonai il polso che ancora Hyeong teneva saldamente, ritraendolo e rispondendo in modo deciso.
<<Sono documenti ho detto!>>
un altro ghigno malefico occupò il suo volto.
<<Bene, allora mostrameli se non hai niente da nascondere.>>
feci un passo indietro ma il ragazzo prontamente mi afferrò dalle braccia e cercò di strapparmi il raccoglitore dalle mani. Non volevo vedesse i disegni di Jungkook. Non volevo che li scoprisse o li rovinasse per colpa mia.
Mi sottrassi dalla sua presa e inaspettatamente feci una cosa che mai avrei pensato di fare, almeno, non credevo di saperlo fare: diedi un pugno in pieno volto al ragazzo, che indietreggiò barcollando tenendosi il naso con le mani che subito cominciarono a tingersi di rosso. Spalancai gli occhi e la bocca incredula. Non credevo di essere in grado di colpire così forte qualcuno, non volevo fargli del male ma mi sentivo messa alle strette, in gabbia e agii d'impulso. Mi guardai la mano dolorante, poi osservai di nuovo il ragazzo che ancora si toccava il naso a denti serrati per il dolore.

Il sangue ormai aveva sporcato tutta la sua maglietta e alcune gocce rosse andarono ad occupare anche il pavimento. Ero totalmente in panico, non seppi cosa fare ma altri passi si fecero sentire alle mie spalle e dopo poco, Jungkook fu di fronte a noi. Rimase per qualche tempo immobile, osservò con le sopracciglia aggrottare e la labbra schiuse per lo stupore il ragazzo, poi guardò me, ancora totalmente rapita dal panico. Notò il raccoglitore che tenevo stretto tra le braccia ma non disse nulla.

Improvvisamente, Hyeong portò nuovamente la mano a tastare il suo naso e delle forti urla uscirono dalle sue labbra.
<<CAZZO! PORCA PUTTANA! MI HAI ROTTO IL NASO!>>
diede un forte pugno ad un armadietto alle sue spalle creando ancora più rumore. La porta dell'ufficio del preside si aprì, attirando la nostra attenzione e io cominciai a tremare per la paura. Inaspettatamente però, Jungkook scattò in avanti, afferrò Hyeong per il colletto della giacca dell'uniforme e sollevò un pugno parlando a gran voce.
<<COSÌ IMPARI AD INFASTIDIRMI, COGLIONE!>>
non appena disse quelle parole, la figura del preside comparve più seria che mai.
<<Che sta succedendo qui?>>

Jungkook spintonò via Hyeong, che confuso proprio come me rimase in silenzio a guardarlo, poi rispose al preside.
<<Questo stronzo continua a rompermi le palle. Gli ho detto di smetterla se non volesse che gli spaccassi la faccia ma a quanto pare lo desiderava tanto e l'ho accontentato.>>
spalancai gli occhi. Jungkook mi stava difendendo. Si stava prendendo la colpa del pugno davanti al preside e ne avrebbe pagato le conseguenze. Il preside continuò serio.
<<Jeon! Sei sempre il solito!>>
si interruppe osservando le condizioni di Hyeong, afferrando il suo mento e osservando il suo naso ancora gocciolante di sangue.
<<Signor Lee vada in infermeria. Mentre lei, Jeon, lei verrà nel mio ufficio, subito!>>
Jungkook non disse niente, mi osservò un'ultima volta e mi diede le spalle
a io non potevo rimanere lì a guardare.

<<No! Aspetti!>>
il preside mi prestò la sua attenzione confuso, mentre Jungkook mi sussurrò.
<<Che cosa stai facendo?>>
io scossi il capo.
<<No, tu che cosa credi di fare? Signor preside, non è colpa di Jung- di Jeon. È colpa mia.>>
Jungkook strinse gli occhi e poi voltandosi verso il preside protestò.
<<Non le dia retta, vuole solo fare la paladina...>>
io lo interruppi.
<<No, sono stata io, Signore. Glielo giuro.>>
il preside era sempre più sconvolto. <<Signorina, mi sta dicendo che è stata lei a ridurre in quel modo il naso del signor Lee?>>
io annuii.
<<Sì, signore, sono stata io.>>
il preside ascoltò le mie parole poi ci guardò entrambi.

Jungkook continuò, per nulla deciso a mollare.
<<Signore non le crederà mica?>>
allora il preside intervenne serio.
<<Basta, non mi interessa chi è stato. Entrambi voi due, nel mio ufficio subito! Aspettatemi lì, io mi accerterò delle condizioni del signor Lee e poi mi occuperò di voi!>>
osservai il preside allontanarsi e dirigersi in infermeria, poi superai Jungkook e mi incamminai verso la presidenza, seguita dal ragazzo. Una volta dentro presi posto in una delle due poltroncine poste di pronte alla scrivania, mentre Jungkook occupò l'altra. Rimasi in silenzio con ancora i disegni del ragazzo tra le braccia e continuai a fissare le punte delle mie scarpe.

Dopo un po' Jungkook parlò.
<<Sono i miei disegni quelli?>>
mi voltai a guardarlo e schiusi le labbra, portando l'attenzione al raccoglitore.
<<Sì, beh... vedi...>>
Jungkook mi interruppe.
<<Perché hai dato un pugno a Lee?>> abbassai ancora lo sguardo.
<<Hyeong voleva... voleva prenderli e io non volevo che strappasse i tuoi disegni o che li vedesse... insomma, sono bellissimi e...>>
Jungkook mi guardò intensamente.
<<Li hai visti?>>
annuii timidamente e lui strinse gli occhi.

Disegno Il Mio Amore Per TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora