4.Mettiamo in atto il piano

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Il suono persistente del mio cellulare mi fece svegliare dal mio dolce sonno, guardai l'ora e mi accorsi che erano solo le 6 del mattino! Chi diamine mi chiamava a quest'ora?! Senza controllare il nome sullo schermo risposi:

Io:"Pronto?!"

X:"Buongiorno Giulia, ti ho svegliata?"

Io: "Marco?! Si mi hai svegliata, cosa c'è di così importante da chiamarmi alle 6 del mattino?!"

M: "Pensavo che magari potevamo andare a fare colazione insieme e poi ti avrei accompagnata a scuola"

Io: "No grazie, preferisco dormire"

M: "Andiamo, ora mai sei già sveglia"

Io: "Senti, se vuoi puoi passare alle 7.30 per portarmi a scuola, la colazione sarà per un'altra volta, ti ricordo che ieri sera siamo stati fuori fino a quasi mezzanotte, perciò vorrei dormire ancora un pò"

M: "Okay, passo alle 7.30, ciao piccola"

Io: "Ciao..no aspet.."

Biiip, ma vaffanculo

Dopo aver riposto il mio cellulare tornai a dormire, ma alle 7.00 la sveglia fece il suo dovere strappandomi nuovamente dal mio sonno. Controvoglia mi alzai ed andai a farmi una doccia, poi indossai dei jeans blu, una canotta bianca con la scritta nera "Fine", la giacca di pelle e le mie amate vans, andai a truccarmi e scesi a fare colazione.

Alle 7.30 puntuali suonò il campanello, presi lo zaino e, dopo aver salutato mia madre, uscì di casa dove c'era un sorridente Marco ad aspettarmi

-"Buongiorno di nuovo Giulia" mi salutò dandomi un bacio sulla guancia e portandomi alla sua auto

-"O mio Dio, que..que..questa auto è magnifica" dissi guardando con aria sognante la Lamborghini che avevo di fronte, lo ammetto, ho un debole per le belle auto

-"Sono felice che ti piaccia" mi sorrise

-"Vero che me la farai guidare?" gli chiesi con una faccia da gatto con gli stivali

-"Ahahah okay, ma cosa avrò in cambio?" mi chiese mentre salimmo in auto

-"Quello che vuoi" gli dissi ancora in trance osservando ogni particolare di quell'auto

-"Guarda che ti prendo in parola" mi chiese con un sorrisetto perverso

-"Tranne entrarmi nelle mutande" lo rimproverai

-"Ow ma che bambina cattiva, comunque ti ricordo che abbiamo una relazione perciò.."
-"Finta relazione, che consiste nello scambiarci effusioni romantiche e stomachevoli in sua presenza, nient'altro" gli dissi fulminandolo con lo sguardo
-"Okay, allora ci penserò"
-"Bene, siamo arrivati, grazie del passaggio, ciao" lo salutai uscendo dall'auto
-"Ferma, ferma, ferma, dove stai andando?"
-"Uh, a scuola?"
-"Pff, si, quello lo so, ma dove vai senza darmi un bacio?"mi disse alzando gli occhi al cielo
-"Ti ho detto prima che.." iniziai a dire, ma fui interrotta dalla sua voce
-"Quale è lui?" mi chiese
Mi guardai intorno vedendolo scendere da un auto a qualche metro da noi. Era stupendo, pensai con la bava alla bocca e gli occhi a cuoricino
-"Quel figo laggiù" dissi a Marco indicando il professore con il capo
-"Bene, quando passa metteremo in atto il piano" mi disse afferrandomi per un braccio e stringendomi a sè
-"Sta passando di fronte a noi" mi sussurrò Marco -"Guardami"
-"Senti Marco, non sono più così sicura del piano" gli dissi allontanandomi un pò da lui
-"Giulia, ora, dai che sta guardando qui" mi disse stringendomi di più a se
-"Scusate ragazzi ma la campanella è suonata" sentì dire una voce dietro di noi -"E tu Giulia hai una verifica no? Non vorrai fare tardi" si rivolse a me Jason
Oddio che occhi.
-"S..si..ora vado" dissi in imbarazzo
-"Ciao piccola" disse Marco abbastanza forte da farsi sentire da entrambi e mi diede un bacio all'angolo della bocca
Io scappai letteralmente in classe dove la prof stava facendo l'appello e, silenziosamente, andai a sedermi al mio posto

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Tre ore dopo fece la sua comparsa in aula il professor Black in tutta la sua bellezza, prima non me ne accorsi ma indossava degli skynni jens neri e una camicia bianca che gli fasciava alla perfezione gli addominali scolpiti, ci fece dividere i banchi e ci consegnò le verifiche.
-"Avete 50 minuti di tempo" ci annunciò sedendosi alla cattedra.
I minuti passarono veloci, anzi velocissimi e senza accorgermene era ora della consegna, pregai che ciò che avessi scritto fosse almeno per la maggior parte corretto. Raccolsi le mie cose e feci per uscire dalla classe ma una voce, la sua, mi bloccò
-"Giulia vorrei parlare qualche minuto con te se è possibile, aspettami nel mio ufficio, aspetto che consegnino tutti e arrivo" mi istruì lui.
Senza obiettare mi incamminai al luogo dell'incontro, entrai e mi sedetti sul divanetto facendo passare il tempo usando il cellulare.
-"Vedo che mi hai ascoltato Giulia" sentì dire da una voce sulla soglia dell'ufficio
-"Professore, certamente" gli risposi incrociando il suo sguardo e alzandomi dal divanetto -"Cosa doveva dirmi?" gli chiesi
Lui si appoggiò alla scrivania e mi fece cenno di avvicinarmi
-"Chi era il ragazzo che ti ha accompagnato a scuola questa mattina?" mi chiese socchiudendo gli occhi
Merda
-"Uh, um, è un...amico.." gli risposi un pò esitante
-"Ma non sembrava che voi lo foste quando vi ho visti avvinghiati davanti alla scuola" mi disse in modo taglente
Non sapevo cosa rispondere, ero nel panico cazzo
"Mi scusi ma a lei non dovrebbe interessare cosa faccio e con chi esco, o sbaglio?" gli chiesi convinta ripensando a ciò che accadde solamente pochi giorni prima nello stesso ufficio
-"Hai ragione, scusa" mi rispose un pò arrabbiato -"Ma ricorda, non ti libererai mai facilmente da me" mi sussurrò all'orecchio per poi allontanarsi quasi subito. -"Ora puoi andare, ci vediamo in classe Giulia" mi salutò sorridendomi sornione
-"A..arrivederci.." gli risposi un pò balbuziente
Uscì velocemente da quel piccolo luogo infernale e corsi alla fermata del pullman, dovevo allontanarmi il più possibilmente da lui..

-"Ehy piccola, ti serve un passaggio?"
Girandomi vidi una macchina familiare avvicinarsi a me
-"Marco, ma cosa sei? Uno stalcker?" gli chiesi un pò irritata
-"Probabile" mi sorrise lui -"Ma ora sali, ti accompagno io a casa" mi disse
-"Okay..grazie" gli dissi aprendo la portiera e accomodandomi dal lato del passeggero -"Ma questa cosa dello stalcker mi fa paura, dobbiamo parlarne"
-"Ahahah, andiamo non ti sto mica perseguitando" mi rispose facendomi un occhiolino
Dopo pochi minuti arrivammo a casa mia
-"Grazie mille Marco, ciao" lo salutai velocemente uscendo dall'auto
-"Prego eh" mi rispose un pò irritato "Nemmeno un piccolo bacetto?" mi chiese
-"Pf, no, ciao ciao Marco" lo salutai con la mano dirigendomi all'entrata.
Voltandomi un' ultima volta vidi che se n'era andato, bene
-"Mammaaa, sono a casa!" urlai per farmi sentire da mia madre e, senza attendere risposta andai in camera mia e mi buttai letteralmente sul letto
-"Amore mio, tu si che mi sei mancato" dissi al mio letto affondando la testa nel cuscino e facendomi trasportare da Morfeo.

~SpazioAutrice~
Bello? Non bello? Brutto? Si? Bo, spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento❤
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Continuo a 10 voti e 3 commenti.
Alla prossima!
Giulia xoxoxoxoxo

Un amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora