Mi svegliai che erano già le 9:30.
- Aaaaaaaaaaa! Mamma sono le nove e mezza perchè non mi hai svegliato?!- urlai mentre mi infilavo alla svelta la maglia.- Irene, calmati è festa non c'è scuola.- disse mia madre pulendosi gli occhi.
Mi fermai, buttai per terra la maglia del pigiama, arrabbiata con il mondo, e me ne tornai nel mio letto buttandomi la coperta fin sopra la testa.
- Ehi, alzati dormigliona; hai dormito anche troppo. - disse una voce.
Mi tolsi la coperta di dosso e mi alzai.- Oh, ciao Miriam non pensavo venissi qui stamattina. - risposi sbadigliando.
- Sono venuta per darti una cosa. Che... oh, per fortuna è qui.- disse frugando nelle sue tasche.
Mi porse una busta; la aprì, diceva:Cara Irene,
Domani terrò una festa a casa mia vorresti venire?
P.S. poi ti dirò dove abito. Miriam mi ha dato il tuo numero.
Alex.- Allora, ci andrai?- mi chiese vedendo che avevo finito di leggere.
- Sinceramente non saprei. Un momento ma come fai a saperlo?- risposi.
- Semplice mi ha invitata. Ti prego vieni così mi accompagni. Ti prego, ti prego, ti prego...- mi implorò.
- Va bene. Vediamoci domani sera in piazza, così ti accompagno.- risposi a Miriam salutando la con la mano mentre usciva da casa.
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occhi di gatto
RomanceEra buio, i suoi occhi viola si distinguevano nella notte. "il suo pelo era nero, nero come la pece. I suoi occhi, viola ametista brillavano come diamanti alla luce della luna." D'un tratto il buio svanì e sulla mia mano comparve una piccola strisc...