Sbadigliai, Miriam mi scuoteva a più non posso dicendomi:
- Dai, svegliati, svegliati! La festa è finita!-- Basta, smettila non sono un manichino di pezza!- esclamai con il mal di testa.
- Finalmente sei sveglia!- disse abbracciandomi.
- Sì, lo sono che ora è?- chiesi assonnata.
- È l'una e tre quarti!- urlò Miriam.
- Cosa?!- chiesi impaurita.
Annuì.- Alex?- chiesi curiosa.
- Dorme nel suo letto; avrebbe voluto ballare con te ma dormivi!- rispose secca.
A quel pensiero arrossì, come poteva voler ballare con me?
- Ma allora noi dove siamo?- chiesi.- Nella stanza degli ospiti. - rispose.
Mi alzai e guardai Alex che si era svegliato da tutte quelle urla.
Mi si avvicinò e chiese:
-Miriam potresti allontanarti?-
Fece come detto e entrò di nuovo nella cucina.
Prima che potessi dire qualcosa lui mi baciò,quel lungo istante mi piacque moltissimo e lui non smise un solo minuto di baciarmi.
Quando il bacio finì Alex mi disse tappandosi le labbra con le mani:
- Scusami è stata una reazione istintiva, mi dispiace perdonami.- e detto ciò ritornò nella sua camera.
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occhi di gatto
RomanceEra buio, i suoi occhi viola si distinguevano nella notte. "il suo pelo era nero, nero come la pece. I suoi occhi, viola ametista brillavano come diamanti alla luce della luna." D'un tratto il buio svanì e sulla mia mano comparve una piccola strisc...