amore mio

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Mi osservai allo specchio, ero nel bagno delle ragazze dove ero andata a rifugiarmi appena avevo visto Trixie abbracciare Alex;
- Irene, sei lì dentro?- chiese Alex da fuori il bagno.
Non risposi.
Alex entrò sbattendo la porta dietro di lui, sulla sua guancia color marroncino-rosa si distingueva ancora la sagoma rossa dello schiaffo che poco fa gli avevo dato; mi girai dalla sua parte opposta per ignorarlo.
- Vattene! Non vedi che questo è il bagno delle ragazze?- gli dissi impassibile.

- Ma cosa ti prende!? Perchè mi tratti così?!- mi chiese sconcertato.

Mi voltai verso di lui e gli dissi diventando rossa come un peperone:
- Perchè hai abbracciato quell'antipatica di Trixie!?-
Sentendo quelle parole scoppiò in una fragorosa risata.
- Cosa c'è da ridere?!- gli chiesi rivoltandomi.

- Io e Trixie facevamo i provini per la recita!- disse asciugandosi una lacrima di gioia che gli era caduta.
Appena sentì quelle parole diventai viola: " Come sarebbe a dire i provini per la recita?!" Pensai.
Mi girai versò di lui ancora rossa in viso e gli dissi:
- Scusa.-
Non disse niente e mi prese per mano portandomi fuori dalla scuola.
- Ma dove mi porti?- chiesi sollevata.

- Lo vedrai.- disse dandomi un'occhiata fugace.
Mi condusse in una piccola scogliera illuminata dai lampioni perchè ormai era diventata sera;
- Perchè mi hai portata qui?- chiesi sedendomi a terra.
Non rispose e si inginocchiò davanti a me dicendomi:
- Ich liebe dich.-

- Cosa significa?- chiesi stranita.
Non rispose e come la prima volta mi baciò, anche senza parlare tedesco sperai che significasse quello che pensavo.
Si staccó da me e all'unisono dicemmo:
- Ti amo.-
Ci voltammo verso la spiaggia e molti fuochi d'artificio seguiti da petardi esplosero creando una combinazione di luci e colori.
Non ci potevo credere: " A volte i sogni si realizzano." Pensai con aria sognante, solo allora mi accorsi che aveva ancora addosso i vestiti della recita.
- Allora, hai altri programmi per la sera?- mi chiese guardandomi.

- In realtà no.- risposi interrogativa.

- Bene, ora li hai.- mi disse.
Non feci in tempo a dire cosa che lui mi aveva già preso la mano e mi stava portando verso la spiaggia.
- Che cosa facciamo qui?- gli chiesi una volta arrivati.
Andò ad una bancarella di costumi trascinandomi con sè, lui prese un costume a pantaloncino e mi disse di sceglierne uno per me, ispirata da tanta dolcezza ne scelsi uno intero color fiamma.
Ci dirigemmo verso un bagno pubblico e uno alla volta entrammo per metterci i costumi; quando ognuno ebbe indossato il proprio costume ci dirigemmo di corsa verso il mare e io con la mano toccai l'acqua per assicurarmi che fosse calda, avendo sentito il calore dissi ad Alex:
- L'acqua è caldissima.-
Allora lui non si fece attendere, venne verso di me e sollevandomi per i fianchi mi buttò in acqua e mentre io cercavo di tornare a galla lui si buttò a bomba in acqua causandomi ancora più difficoltà a vedere.
- Tutto bene?- mi chiese mentre mi spostavo i capelli da davanti la faccia.
Lo spinsi in acqua e risposi:
- A meraviglia.-
Allora iniziò una battaglia di schizzi tra noi due che duró circa mezz'ora.
Finito quell'asso di tempo uscimmo e, rimettendoci i nostri vestiti continuammo il giro tra le bancarelle fino a mezzanotte;
- Oh, no! È tardissimo!- dissi preoccupata.

- Vuoi che ti accompagni a casa?- chiese Alex calmo.
Annuì.
Arrivati a casa mia mi diede un bacio sulla fronte e mi augurò:
- Fai sogni d'oro mio piccolo angelo.-
Lo vidi predere il taxi e lo salutai con la mano dirigendomi verso camera mia con molta cautela per non svegliare i miei genitori.

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