6.

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E una volta finita la cena, andai nella mia stanza per continuare quella dannatissima ricerca, ma il mio unico pensiero era lui, il ragazzo dai capelli rosso fuoco.
Non so perché ,ma non riuscivo a togliermelo dalla testa. Ebbi così la brillante idea di cercarlo sui social, precisamente su Instagram.
Dopo diversi tentativi di ricerca, in cui non avevo concluso nulla, mi arrivò una notifica...

* Cico.tobbi_ ha iniziato a seguirti *

Ricambiai il suo follow, presi coraggio e iniziai a scrivergli.

stre
* Vedo che abbiamo avuto la stessa idea *

cico
* Su cosa? *

stre
* Ti stavo anch'io cercando su insta,
ma non ti trovavo *

cico
* Pensa che coincidenza! *
* Che fai? *

stre
* nulla di eccezionale *
* dovrei continuare una ricerca
ma non ne ho voglia *

cico
* scrivere con me non è nulla di eccezionale? :( *
* In teoria dovremmo farla insieme. Se vuoi una mano facciamo una videochiamata *

stre
* Non ho detto questo! *
* Mia madre non mi lascerà mai! *

cico
* Perché? *

stre
* Mia madre è un tipo un po' particolare... *

cico
* del tipo?! *

stre
* ti spiegherò... *
* Comunque posso aiutarti nello studio! *

cico
* Ok... *
* BENE! ...Quando? *

stre
* Domani? *

cico
* Perfetto! *
* Come vuoi fare?... Bar? io da te? tu da me?*

stre
* Indifferente *

cico
* Io da te :) *

stre
* Okk *
* Io adesso vado a dormire...notte *

cico
* Notte <3 *

E si concluse così quella conversazione, la quale mi aveva fatto sentire delle emozioni che non avevo mai provato prima d'ora, emozioni sconosciute, emozioni talmente belle da metterti i brividi, da farti sentire il vuoto, da farti sentire sospeso in aria coricato su una nuvola soffice.
Mi buttai sul letto a fissare il soffitto, lasciandomi cullare dai pensieri e dai sentimenti provati grazie a lui.

*Beep beep...beep beep*

< STRE ALZATI CHE SEI IN RITARDO! > sentii quella voce acuta chiamarmi dal fondo delle scale, avvicinarsi sempre di più alla mia camera.
Aprii lentamente gli occhi e guardai l'ora...le 8:45! Ho solo 15 minuti non ce la farò mai! Dannati sogni e sentimenti, mi fate rilassare troppo!

Mi alzai di scatto da quel materasso morbido, sul quale la notte precedente mi ero rilassato, indossai già il camice da specializzante così da non perdere tempo a cambiarmi nello spogliatoio dell'ospedale. Borsone con dentro lo spazzolino da viaggio (poi capirete perché!) e un cambio per dopo la giornata di tirocinio.
Scesi di corsa dalle scale, infilai la giacca e le scarpe, mentre mia madre mi rimproverava.
< Hai guardato il telefono fino a tardi ieri sera vero? Ecco l'effetto che ti fanno le persone! Ti distraggono! > e mentre mi diceva tutto questo mi metteva dentro al borsone qualcosa da mangiare e una bottiglietta d'acqua.
< Se capita ancora una volta non vedrai più nessuno dei tuoi "amici" ! Ora vai che sei in ritardo! > continuò ad urlarmi dietro mentre uscivo dalla porta di corsa. < Almeno saluta tua madre prima di uscire, MALEDUCATO! > mi urlò dal vialetto di casa nostra, mente io stavo correndo verso l'ospedale.
< SCUSA MA SONO IN RITARDO! > le risposi voltandomi con un sorrisetto irritante.
< NON USARE QUESTE SCUSE CON TUA MADRE! > continuava lei ma non ricevette alcuna risposta.
Che antipatica! Prima mi da ordini e si lamenta per ogni cosa che faccio e dopo vuole pure il bacio sulla guancia prima di andare via! MA OH! Deciditi!!

Tra un lamento e l'altro arrivai in quello spogliatoio dove tutti erano già pronti per iniziare il giro. Posai il mio borsone a terra e corsi nel bagno presente in quello spogliatoio per lavarmi i denti.
Non era uno dei posti più igenizzati del mondo, ma ci accontentiamo. A mali estremi, estremi rimedi.
Una volta tornato nello stanzone principale, ricevetti un sacco di commenti...
< salutare è passato di moda?! > affermò Alex avvicinandosi per primo.
< non ci vuoi più bene? hai deciso di evitarci? > domandò affranta la ragazza dai capelli rosa.
< Ti sei alzato con il piede sbaglio stamattina? > domandò Giorgio con le mani sui fianchi e un sorrisetto piuttosto evidente.
Detesto le persone quando fanno così...
< Scusate ma stamattina ero un po' di fretta ed io detestato arrivare in ritardo! > spiegai ai miei amici.
< Tranquillo! Ma al mattino, appena arrivi, saluta e poi fai quello che vuoi! È l'unica condizione che ti diamo per rimanere nostro amico! > affermò divertito quel topo.
< Va bene...scusate! > non sapevo che altro dire.

< BUONGIORNO MATRICOLE! Come va questa mattina?! > entrò euforico il nostro capo. Subito dietro di lui, già pronto e carico, c'era il ragazzo dai capelli rossi, il quale mi era entrato in testa come una droga. < Bene iniziamo! Nauts, Dragon e Giorgio con me a fare il giro! Mentre Strecatto e Tobbi in laboratorio per la vostra ricerca! FORZA FORZA! > diede gli ordini come un generale fa con i suoi cadetti.
I tre ragazzi seguirono il capo nel loro solito giro mattiniero ed io e Cico andammo nel laboratorio per continuare la ricerca su una possibile cura per la FFI.

Arrivammo in quella stanza che odorava di pulito, era bianca con diversi tavoli vuoti o con microscopi per analizzare meglio ciò che ci interessava. Ci accomodammo ognuno su una sedia, uno da un lato e l'altro dall'altro lato di quel tavolo vuoto, che pian piano riempimmo di fogli scritti e non, libri, computer e un dizionario.
< Ma a cosa ti serve un dizionario? > domandò io rosso non capendo l'utilità.
< E se troviamo una parola che non conosciamo? cosa facciamo? Andiamo a chiedere al nostro capo? > gli risposi con altre domande, per fargli capire il mio ragionamento.
< Ma abbiamo il computer...> mi fece notare lui.
< Ehm...IO NON MI FIDO DI QUELL'AFFARE! Sembra troppo facile, le cose facili non sono mai affidabili! > trovai una scusa per non dargli la soddisfazione di avere ragione.
< Come vuoi tu! Ma in fondo sai che ho ragione! È solo per non darmi soddisfazione vero? > domandò lui divertito.
< Errato! > esclamai convito, anche se in realtà aveva ragione lui.

***

Passarono ore ed ore, indovinate cos'è saltato fuori da questa giornata di ricerca?! NULLA! COME SEMPRE!
< È tutto inutile! È solo tempo perso questa ricerca! >
< Non è vero dai! Troveremo qualcosa, è solo l'inizio! > provò a consolarmi lui.
< Ma se non ci sono riusciti neanche i più grandi scienziati, come potremmo riuscirci noi semplici tirocinanti?! > dissi mettendomi le mani fra i capelli. Ero entrato nel mood disperazione: Vedo il peggio di qualsiasi cosa. Qualunque cosa io faccia per me, in quel momento, è inutile e senza senso.
< Stre tranquillo! Stai andando nel panico solo perché non trovi nulla...devi avere pazienza! > provò a tranquillizzarmi lui avvicinandosi per poi posarmi una mano sulla spalla.
<Che ne dici se domani andiamo a fare un giro?! > mi domandò.
< Ma- ma io non posso...> dissi affranto ripensando a mia madre.
< Come? > chiese con sguardo interrogativo.
< Mia madre...> dissi imbarazzato.
< Che cosa c'entra lei adesso? > domandò ancora più confuso.
< Lei c'entra sempre...non posso fare nient'altro che studiare e lavorare, questo per lei è vita! > spiegai con un tono infastidito la mia situazione.
< So che ci siamo appena conosciuti ma...ti fidi di me?! > mi domandò lui fissando i suoi occhi neri e profondi ai miei gialli e brillanti.
< Si! > risposi secco. Non so perché, ma di lui mi fidavo più che di me stesso.

continua...

SPAZIO AUTRICE

Scusate la lunga attesa ma ero stanchissima e avevo bisogno di riposare :)

Per vostra informazione e gioia sto già scrivendo il capitolo 7.
Se non questa settimana lo faccio uscire inizio della prossima.
Cercherò di pubblicare una volta a settimana visto che non ho molte verifiche.

Dopo questo...come da rito...
SE TROVATE ERRORI È COLPA DI ALFREDO

Insegnami ad amare...💜❤️ [StreCico]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora