secondo incontro

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mi svegliai e guardai l'ora erano le 2 di notte, guardai affianco a me lui era sparito.

in me saliva il ricordo di quella notte iniziò così lui non c'era...all' improvviso un rumore proveniente dal piano di sopra.

era un rumore di dolore, un dolore lacerante sembrava  urlai

Alessia: PETER?!

nessuna risposta poi un ringhio lo stesso di quella sera io corsi alla porta ma non riuscivo ad aprirla, ero sola impaurita non sapevo che fare.

un altro ruggito ancora più vicino era dietro di me , presi coraggio mi voltai, lui era li mi fissava con quei suoi occhi rossi fuoco che mettevano in sugezzione.

in quel momento ero pietrificata quei lapilli di fuoco mi guardavano e  all'improvviso si avvicinavano lenti pieni di rabbia, inciampai, quei suoi occhi come fuoco ardevano, scorsi nel suo volto un lieve cambiamento di espressione quasi  di tranquillità.

all'improvviso la porta si apri di colpo sentii degli spari lui si allontanò scapando dalla vetrata io svenni.

il mattino seguente riaprii gli' occhi e mi accorsi che ero a casa di Sara lei era li seduta sulla poltrona la chiamai

Alessia: ei ciao 

Sara: ei come va?

Alessia: bene 

Sara: ti ha aggredita un'altra volta

Alessia: no questa volta non era un aggressione, i suoi occhi erano rossi fuoco come dei lapilli che cadevano dal celo ma era  tranquillo

Sara: impossibile ti voleva fare a pezzettini

Alessia: secondo me no bhe si mi sarò anche spaventata avuto paura ma infondo magari lui non vuole farmi del male vuole farmi conoscere l'altra parte di se

lei era incredula non sopportava che io vedevo lui come amico, non perché era gelosa ma perché lo riteneva un pericolo per la mia vita, io non la penso in questo modo ognuno è come è.

mi vestii  e preparai uno zaino volevo ritrovarlo per parlargli, uscii dalla finestra lasciando un bigliettino con su scritto < tornerò te l'ho prometto> andai nei boschi girovagai per ogni angolo più di una volta fino a quando vidi lui umano era con maglia e pantaloni stracciati presi coraggio

mi vestii  e preparai uno zaino volevo ritrovarlo per parlargli, uscii dalla finestra lasciando un bigliettino con su scritto < tornerò te l'ho prometto> andai nei boschi girovagai per ogni angolo più di una volta fino a quando vidi lui umano era ...

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Alessia: emm ciao 

Peter: vattene

Alessia: è cosi che si saluta un amica ?

Peter: scusa, solo che voglio proteggerti

Alessia: da chi?

Peter: da me

Alessia: Oooo.... a proposito ieri notte i tuoi oc.

non riuscii a finire la frase che lui disse

Peter: si erano rossi

Alessia: si ma non di rabbia 

Peter: e di cosa se no

Alessia: può suonare strano ma di tranquilità

Peter: sono sorpreso 

Alessia: ma tu ricordi cosa hai fatto ieri?

Peter: non ricordo dopo essermi addormentato so solo che quando ero lupo riuscivo a vederti sfuocata, stavo riuscendo a riconoscerti  ma mi spararono... Maledetti cacciatori.  

lo guardai che toccava le ferite sulla spalla sinistra mi ero accucciata e tirai fuori dal mio zaino l'acqua ossigenata e dei fazzoletti, lui sorrise dicendomi che non dovevo aiutarlo perché quando qualcuno prova a curarlo si trasforma.

Alessia: io ci  provo. tu hai detto che mi vedevi sfuocata no? 

Peter: si ma non so se lo farò di nuovo

Alessia: io credo in te che lo puoi fare

incominciamo a parlare e nel mentre io curavo le ferite, poi quest'ultime si chiusero da sole.

rimanemmo lì a fisarci poi si trasformo e mi atterò il suo muso era vicino alla mia faccia avevo timore ma sapevo che lui c'è l'ha poteva fare infatti si ritrasformò in umano e mi abbracciò.

rimanemmo in quel posto per molto tempo poi lui mi disse

Peter: forse è ora che ti riporti a casa 

così si ritrasformò in lupo e mi portò a casa in groppa.

lo salutai e rientrai in casa , Sara era lì infuriata

Sara: ALE COME CAVOLO TE LO DEVO DIRE LUI TI UCCIDERA'!! 

Alessia: Sara io..

Sara: IO COSA TU NON CAPISCI LO STANNO CERCANDO...!!

lei come sapeva?

Alessia: chi?

Sara: i cacciatori 

secondo il mio istinto lei nascondeva qualcosa....

secondo il mio istinto lei nascondeva qualcosa

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