Anonimo

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Alessia: peter ma perchè hai voluto che gli dicessi che eri omega invece che un alpha

lui non mi degno' di uno sguardo po partii

Peter: ci sono stati dei momenti nella mia vita che ho voluto uccidere scott per riavere il mio potere... 

mi aviccinai piano e appoggiai una mano sulla sua spalla

Alessia: con me ne puoi parlare non sarò beta omega o altro ma lo posso capire.

lui rimase in silenzio mordendosi il labbro inferiore.

Peter: non mi sento di rovinarti la giornata 

si volse verso di me mi prese il mento e mi baciò poi staccandosi mi sussurrò

Peter: ale... senti... io non ti vieto di uscire con scott e gli altri ma se chiedono qualcosa sul mio conto non dirgli che sono alpha.

Alessia: va bene.

nel frattempo squillò il mio telefono 

Alessia: è un numero sconosciuto 

Peter: cosa ti scrive

lo vidi era già con le unghie fuori, non scherzava quando mi aveva detto che se qualcuno mi volesse sfiorare per lui era finita.

Alessia: incontriamoci alle ore 20:00 di oggi davanti al liceo 

Peter: ale vuoi che gli rispondo io ??

Alessia: tranquillo magari si è sbagliato

scrissi chi era e che aveva sbagliato numero, l'interlocutore rispose 

"no non ho sbagliato signorina Alessia, sono john elsson"

Peter: non lo conosco mi è nuovo ma non per questo deve toccarti.

Alessia: gli scrivo che gli faccio sapere e nel mentre andiamo da scott e gli alti, convochiamo una riunione?

lui annuì allora mandai un messaggio a scott per digli che stavamo venendo da lui.

eravamo in machina e Peter mi sembrava teso

Alessia: cosa c'e' che ti turba?

Peter: se dovessero scoprire che sono un alpha?!

Alessia: si parlerà con assoluta calma, se ci si riesce

lui sorrise e mi disse che eravamo arrivati, ci dirigiamo alla porta e bussammo 

Melissa ci aprii e ci fece accomodare nel salotto dove c'era gia scott seduto sul divano

Scott: ciao ale e peter, cosa porta te qui ?

Alessia: bhe poco fà un numero sconosciuto mi ha scritto e ha detto che vuole vedermi davanti al liceo alle 20:00 ed è un certo John   elsson 

Scott: io non conosco nessuno, aspetta chiedo a mia mamma

torno e niente nessuno sapeva chi era 

Alessia: cosa devo fare?

Scott: andiamo in clinica chiediamo a deaton, ma prima vorrei parlare in privato Con peter

Lo porto su di sopra, dovetti aspetare lunghissimi attimi.

(SCOTT E PETER)

Scott: non toccare alessia
Peter: Me lo ha già detto liam
Scott: vedo che hai interesse verso lei
Peter: e a te che cazzo ti interessa... Oh o capito forse hai una cotta?
Scott: no sennò tradirei Kira e sai bene che sono una persona leale.
Vedilo come un avvertimento dopo i trascorsi avvenimenti.
(FINE)

dopo una mezz'oretta bella e buona scesero e uscimmo per andare alla clinica arrivati suonammo il campanello è Deaton ci fece entrare e cosi spiegai nuovamente tutto 

Deaton: non mi suona familiare, consiglio l'unica maniera per vedere chi è e andare all'incontro con un piano 

Scott: bene manda un messaggio dove accetti 

presi il telefono e mandai un messaggio dopo pocchissimo mi rispose

" va bene, sappi che devi essere da sola "

Alessia: ha detto che devo andarci da sola, sinceramente è una frase comune dei cattivi poi non so voi.

Peter: io vengo con te 

Scott: ma se sei omega 

fiù non sa meno male, pensai tra me e me

Alessia: cosa significa che se uno è omega non può "proteggere" una persona?

Scott: bhe non è forte quando un beta o un alpha 

Alessia: posso decidere io ?

lui annuì

Alessia: Peter, verrà con me di nascosto, io dovrò andarci da sola ma lui verrà dietro da lontano si nasconde e terrò il telefono in chiamata, anche lui in viva voce cosi sente.

Scott: non male come piano, ma se questo jhon è un lupo o altro?

Alessia: mhm a quel punto c'e' l'ho nel retto.

Peter: diretta.

bhe se non sei diretta non ti prendono come seria.

Scott: avertirò anche gli altri della situazzione

finito la lunga chiachierata erano le 19 e tra un ora devo trovarmi con questo uomo.

ci dirigemmo velocemente verso il loft e mi sistemai con dei pantaloni che avessero delle tasche con le cerniere poi riuscimmo e Peter mi disse

Peter : stai attenta....sai...... Bhe... lascia stare...

Alessia: tranquillo - sussurandogli nell'orecchio- ti amo

lui arrossii, partii e arrivata difronte al liceo vidi un uomo in cappuciato armato

Alessia: buonasera 

John: o ecco qui la signorina 

Alessia: vada dritto al punto.

lui si tolse il cappuccio e aveva un volto famigliare 

john: ti ricordi?

Alessia: bastardo!

mi voltai con la testa  per una sensazione strana poi quando la rivoltai l'uomo mi diede un colpo  che mi fece cadere a terra a questo punto vidi sfuocato Peter che assaltò l'uomo e lo stava scuartando poi buio.

un alfa come amico - Un'amicizia o di PiùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora