Il Salvataggio

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(avvertimento : qui c'è scene dove è presente sangue - scene lievi-)

Decisi di trovare l'entrata alla fine vidi un ramo e delle foglie le spostaii e eccola la porta.

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senti delle voci mi affretai ad entrare poi mi nascosi, erano due uomini armati che ridevano

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senti delle voci mi affretai ad entrare poi mi nascosi, erano due uomini armati che ridevano.
in fondo alle scale un urlo di dolore, era lì, aspetai che i due se ne andarono, ma niente non volevano smuoversi da li.
Intravedo un'asse di legno e gliela ciocai sulla nuca i due caddero a terra, potevo proseguire, le scale sembravano interminabili dopo un po di tempo arrivai e vidi lui stremato apesso dalle braccia.
un uomo, lo stesso che mi fecce domande, era lì a interrogarlo chiedeva come ci siamo conosciuti, nel mentre io ero nascosta dietro ad una montagna di scatole vuote quando uno stupido barattolo decise di cadere e fare rumore l'uomo si volto

Uomo: chi è la!

Urlo, poi si diresse verso la mia direzione mi spostaii lentamente verso peter,dovevo trovare un modo per toglierlo di mezzo quest'uomo allora con la stessa asse di legno di prima, prendendo coraggio, gliela diedi per capo e collo facendolo cadere a terra.
Peter era svenuto, cercai mille soluzioni per aprire quelle catene alla fine con un sasso e tanta forza riuscii a spacarle.
il corpo cadde a terra stremato dalle torture e segnato da profondi tagli che sgorgano di sangue io con fatica strascinai peter verso le scale e iniziai a salire.

successivamente arrivai all'uscita, stavo sperando che i due fossero ancora a terra, ma le mie speranze erano vaghe e mi ritrovai i due uomini che stavano entrando per capire perché ci fosse così tanto silenzio

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successivamente arrivai all'uscita, stavo sperando che i due fossero ancora a terra, ma le mie speranze erano vaghe e mi ritrovai i due uomini che stavano entrando per capire perché ci fosse così tanto silenzio.
Decisi di nascondere peter e di rifare lo stesso procedimento che funzionò i due erano a terra, ripresi nel mio camino strascinando il corpo poi però dovevo meterlo sulle mie spalle perché non doveva lasciare tracce quindi cercai con tutta la mia forza di metere il corpo di Peter sulla schiena e cominciai a caminare con fatica verso la clinica.
Riuscii ad arrivare sull cilio della strada e proseguii dritto poi sentii lui mugugnare qualcosa e poi non respirava più lo misi a terra e iniziai a fare il massaggio cardiaco dopo minuti  ricominciò a respirare, e lo ricaricai sulla schiena.
la mia maglia E i pantaloni erano ormai sporchi di sangue e terra oltre che da sudore ed inoltre erano strappati in più parti il tempo non era dei migliori infatti iniziò a diluviare.

Dopo un ora e più riuscì a intravedere la clinica, ma la jeep non c'era più e c'era scritto chiuso, nella mia mente pensavo come nkn si erano acrti della mia scomparsa, provai ad aprire ma niente allora mi voltai e mi diressi verso la casa di scott

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Dopo un ora e più riuscì a intravedere la clinica, ma la jeep non c'era più e c'era scritto chiuso, nella mia mente pensavo come nkn si erano acrti della mia scomparsa, provai ad aprire ma niente allora mi voltai e mi diressi verso la casa di scott.
Giunta stremata davanti alla Porta suonai il campanello, Melissa mi aprii vedendomi in che condizioni ero mi aiutò poi mi diede dell'acqua e mi disse di farmi una doccia calda.
Andai di sopra e iniziai a lavarmi.
Dopo un pò di tempo uscii mi misi gli indumenti e scesi, c'erano tutti che  mi fissavano con occhi stupefatti ma anche ratristati, non sapevo che pur non conoscermi ci tenevano a me.

Alessia : ciao
Scott: come stai?
Alessia : bene

Dietro di me sentiti una voce mi volsi e vidi peter in piedi difronte a me io senza curarmi della presenza degli altri mi percipitai ad abbracciarlo come non ho mai fatto prima d'ora, lui ricambio' e con voce bassa e calma mi disse

Dietro di me sentiti una voce mi volsi e vidi peter in piedi difronte a me io senza curarmi della presenza degli altri mi percipitai ad abbracciarlo come non ho mai fatto prima d'ora, lui ricambio' e con voce bassa e calma mi disse

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Peter: grazie, sono in debito con te ora
Alessia : no, gli amici si aiutano a vicenda

Lui sorise e rimanemmo così a lungo.
vidi che Peter era un po zopicante e aveva dolore alla ganba sinistra gli porsi la mano lui la afferó e lo aiutai a scendere le scale, nel frattempo  Melissa  aveva preparato la cena per tutti.
Subito dopo la cena sono andata in camera e peter entrò

Peter : Ale ti volevo chiedere una cosa... tu... Se vuoi ovviamente.... Vuoi diventare la mia beta.....

Io rimasi pietrificata a quella domanda gli riposi di si lui mi averti che poteva fare male io dissi che ero pronta allora prosegui mi presse il braccio e appoggio sul polso i sui canini quando Scott inruppe nella stanza urlando, io e Peter avevamo delle espressioni inpietrite e sorprese poi scott cadde a terra.

un alfa come amico - Un'amicizia o di PiùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora